21/09/21

Siamo soli e non ci parliamo più: comunicazione e smartphone

Siamo letteralmente ipnotizzati dagli schermi. Poi però, quando alziamo la testa, ci accorgiamo di essere soli in mezzo a un sacco di altra gente sola, tutti in compagnia del proprio amato telefono. 

Che ci sta succedendo? 




16/09/21

La DISPARITÀ DI GENERE dipende dalla forza fisica?

Sul mio canale YouTube inizia una nuova rubrica intitolata “Parole di Libri” che è tutta dedicata, pensate pensate... ai libri!

Originale, eh?

Cosa farò di bello? Che tipo di video saranno?
Allora, diciamo che l'idea è leggervi dei pezzi di romanzi che mi sono particolarmente piaciuti per poi commentarli e invitarvi a discuterne insieme.

In questo primo episodio il titolo che ho scelto è Ragazze Elettriche, e la domanda che ci pone è: ma la disparità di genere dipenderà mica dalla forza fisica?!
Non so voi cosa ne pensate ma in caso fatemelo sapere qui o sul Tubo e insomma, parliamone!



Nel caso foste più comodi c'è anche il podcast su Spotify che inizia oggi con la seconda stagione!

30/06/21

Il racconto dell'ancella e il femminismo (anche) per maschi

Il Racconto dell'Ancella di Margaret Atwood è un libro così denso e ben scritto che non può lasciarci indifferenti. Di domande me ne ha suggerite parecchie e vorrei condividerle con voi. 

Vi lascio qui il mio ultimo video e se vi va, miei cari cervelli... iscrivetevi al canale e parliamone!




18/06/21

Meladizione!

 Scatta la mela, scatta in avanti in un flash e...⁣

"Andata!"⁣⁣

Sbatto il mento sul tavolo e cado a terra privo di sensi. ⁣⁣
Credo.⁣⁣
Non posso parlare. ⁣⁣
Non mi riesce proprio. ⁣⁣
⁣La sensazione è di osservare a  360° come certe fotocamere.⁣
Devo aver battuto forte perché vedo tutto, tutto... ⁣

Non so spiegarmelo ma vedo il tavolo, vedo me, vedo me che mi rialzo, me da fuori. DA FUORI! E barcollo, centro in pieno la colonna portante qui di fronte prima di urlare "Ci sono, ci sono riuscito, ci sono riuscito sul serio!"⁣

⁣Il mio corpo, la mia faccia, mi fissa e se la ride. Se la ride di gusto. La mia mano mi afferra, mi solleva dal tavolo e i miei denti mi staccano un pezzo con un morso netto.⁣

⁣Un brivido di follia mi percorre tutto il torsolo facendomi venire la grinze alla buccia. Riesco solo a pensare "MELADIZIONE!!!"



13/05/21

Lettera a un/una diciottenne

Da un po', alle pagine di questo blog, preferisco gli articoli e i podcast di Punto e a Copy e i video su YouTube. Eppure CervelloBacato è uno spazio che non voglio lasciare, perché ogni tanto, come avete visto, mi piace raccontare e raccontarmi in modo, forse, un po' più personale.

Oggi comunque no... non toccherà a me scrivervi. Non ancora. Sarà invece Luca Salvadore, che già ci ha portato con sé a Giacarta nello scorso #OpenMinded, a condividere qualcosa con noi.

Mi ha chiesto di prestargli il blog per una lettera a cui tiene molto, un testo che ha scelto di dedicare a tutti quei e quelle diciottenni a un passo dal fare grandi scelte di vita.  Se vi va di leggere le sue parole quindi, sono felice di ospitarle qui.



Caro/a neo maggiorenne,

ho deciso di scrivere queste righe per condividere alcune riflessioni, vissute su un piano sia personale che di condivisione con i miei conoscenti, relative a quel famoso periodo della vita dove si decide molto del proprio destino, talvolta senza averne i mezzi.  Spesso mancano le informazioni, malgrado l’esistenza del web, o le testimonianze altrui, che tanto sarebbero utili al processo di scelta del proprio futuro.

10/04/21

Open Minded | Vagando per le periferie di Giacarta (di Luca Salvadore)

Eh sì!
Non solo torno ad aggiornare il blog, ma lo faccio rispolverando una rubrica a cui tengo particolarmente, ovvero: #OpenMinded!

Per chi non lo ricordasse (o nel malaugurato caso capitasse qui per la prima volta) #OpenMinded è composta da guest post e vuole far conoscere esperienze, abitudini, passioni e credenze che di solito sono ritenute lontane dalla rassicurante quotidianità.

Oggi allora eccoci in compagnia di Luca Salvadore che ci racconterà di un viaggio speciale tra le periferie di Giacarta! Pronti a viaggiare con lui?
Allora tre, due uno... Aprite le vostre Menti!

Indonesia, più di quindicimila isole, centinaia di idiomi ed etnie. Quasi 14.000 km di distanza a piedi, nel caso qualcuno pensasse di affrontare un viaggetto sulle proprie gambe.
Il piano è chiaro, perlomeno in parte, visto che sappiamo che la prima settimana è a Bintaro (sobborgo di Giacarta), la seconda a Sumatra (a grandi linee tra Pekanbaru e Padang, seguendo l’Equatore, tagliando l’isola a metà da est ad ovest), la terza di nuovo nella capitale.
L’attesa è di quelle importanti, essendo per ambedue il primo viaggio in un Paese extraeuropeo oltre le sei ore di volo. Ventiquattr’ore di viaggio, contando le otto ore di scalo a Doha. Scalo avvenuto in condizioni climatiche estreme, forse quindici gradi. Raccomandiamo, pertanto, di preservare la copertina della Qatar Airways, onde evitare raffreddori di stampo desertico.
Undici mesi prima abbiamo aderito al progetto “Insieme per la Missione”, organizzato dai Padri Saveriani di Vicenza. Un incontro al mese per nove mesi, ed esperienza lontani dal nido di casa, solitamente tre-quattro settimane.
Il mio compare di viaggio, amico da anni in realtà, ambiva da principio all’Asia, paese noto per meditazione, sovrappopolazione, consumi di riso pari a quelli di birra in Germania, arti marziali. Tipico esempio di pregiudizio che portiamo in dote noi europei: difatti, l’Asia è grande, non a caso la meditazione non è una caratteristica particolarmente indonesiana, come non tutti i tedeschi bevono tre litri di birra al giorno, e non tutti gli italiani suonano il mandolino mangiando tranci di pizza.
Siamo preparati, consci di cosa poter mangiare e cosa no, vaccinati in ogni dove (febbre tifoide, epatite A, meningite, questa aggiunta causa la mole di viaggi di lavoro che vivo ogni anno).

17/03/21

Jack Sock, personaggio difficile

Jack Sock? Personaggio difficile. Americano del Texas, altezza uno e ottantasette, capello biondo sbiadito e stempiatura avanzata, è il classico statunitense sulla cinquantina che un italiano si immagina seduto al pub, in un tardo pomeriggio domenicale, a bere birra in bottiglia mentre lui guarda il vuoto e tutti gli altri la partita. Non è importante sapere di che partita si tratti, né tantomeno di quale sport. Conta solo l'immaginario, lo stereotipo, quella scena vista e rivista in decine di film che indugiano anche solo per un momento sul padre ruvido e superficiale, impegnato a evitare i classici impegni del padre decente.



Questo Jack Sock ora smette di bere e si rende conto di qualcosa. Realizza, non si sa come, di essere nient'altro che una successione di istanti. Sì. Capisce di essere una serie di momenti presenti, di adesso, di adesso, di adesso, che si perdono in un passato che fatica a ricordare. C'è così poco, di ciò che è, che quasi gli sembra di non essere una persona vera. Quindi riprende a bere, Jack Sock, coi fischi e gli insulti del pub rivolti all'arbitro incorniciato alla tv. Le imprecazioni gli rimbalzano in testa, ora cadente e appesantita dall'alcol. Quindi giunge a una consapevolezza: questo momento, questo mio momento, non esiste perché nemmeno io esisto. Non sul serio.
Jack Sock ne è devastato.

21/01/21

Come disegnare meglio? Disegnando a testa in giù!

Sembra assurdo e in effetti letto così suona parecchio strano.

Però, credetemi, lasciandomi spiegare bene avrete più chiaro il come mai sia cosi difficile disegnare e perché farlo a testa in giù dia una grossa mano.




11/01/21

Parliamo di creatività? Eddai, su!

Nuovo video e vi parlo di creatività!
Sì ma di preciso come ne parlo, cosa dico, e perché, perché, perché?
(momento delirio, perdonatemi)

Non c'è motivo di farsi prendere dal panico.
In pochi minuti cercherò di raccontarvi cos'è, come funzioni e se sia possibile potenziarla. Et voilà!



31/12/20

2020 in due minuti

Davvero è arrivato quel momento dell'anno? 
E davvero tu, che qui dentro ci stai scrivendo sempre meno, hai il coraggio di fare questo post?

Ehm... le risposte sono Sì e Sì, e quindi, come già fatto per il 2014, il 2015, il 2016, il 2017, il 2018 e il 2019, ECCO IL MIO 2020 IN SOLI 2 MINUTI!!!

Gennaio
Si ritorna in Venetolandia dopo il capodanno a Londra, senza sapere che sarà l'ultimo viaggio all'estero (sìvabbè, come se io uscissi dall'Italia tutti i giorni, dai!), leggo Italian Way of Cooking 2 e La memoria di Babel.


25/10/20

Inisieme soli

Invecchiare insieme fa schifo, è una palude in cui affoghi sempre. Preferirei⁣ essere al suo posto. A volte mi chiama Scheggia. Lo sai da quanto non mi chiamava così? Non⁣ l’hai nemmeno sentito, tu. Era il ‘63, il tempo di nascere e come una ladra ti sei rubata il suo⁣ affetto, così, e io sparita. Senti questa. A un certo punto mi chiama Scheggia e dice di amarmi,⁣ come quel giorno, sulla panchina al Kensington Park.⁣⁣Quel vecchio babbeo passa il tempo a sbavare senza ricordarsi come tenere in mano il⁣ cucchiaio, e poi d’un tratto si fa serio, mi prende le mani e dice Schieggia, ecco io, vedi, c’è una cosa che⁣ vorrei dirti da un po’ e… e si sistema la cravatta e si ingella i capelli che non ha, e io intanto ho⁣ come una locomotiva sparata a mille per tutte le vene, il cuore in testa che esplode e lui che dice⁣ Mi vuoi sposare. ⁣⁣Capito? Mi vuoi sposare, mi dice, con quel suo stupido, stupido sorriso di⁣ vecchio senza denti e la mela frullata che gli sporca il mento. Dio. E poi niente. Se ne torna via.⁣ Sparisce per sempre lasciandomi sola con lui, sola sulla nostra panchina, sola per il resto della⁣ nostra vita insieme.⁣



24/10/20

Farsi sentire

Trascinato sull'asfalto da scarpe da ginnastica e stivali di gomma, nei bagliori rosso fumogeno di una città che vuole gridare. Due ore prima sul sedile di un auto, sul feed di Instagram, la testa tra le foto della tipa che gli piace. Ora il manganello sulla tempia, craniata sul cemento, fischi come ai concerti e adrenalina che dice corri. Avanza faccia a terra prima di chiudere gli occhi. E chi ci pensa a come finisce? Era solo casino, di quelli che a volte servono a farti capire che non va più bene così come sta andando. Luca, poi? Magari Andrea? Corrono via. Ciro li passa a muso duro, controcorrente, mazza in mano. Farsi sentire, urla. Con noi. E Non va bene è una marea rovente sui lampeggianti che vagano incerti.
E il corpo è sempre in mezzo alla strada, sui titoli di domani, nome comune di martire pronto a gridare nelle bocche degli altri. Lui che lì c'era quasi per caso, come i suoi amici, e voleva cambiare, capire, scappare.



06/10/20

Il Mind Wandering e la banana che non ti aspetti

Avete sempre la testa per aria?

Niente paura! Non solo è abbastanza normale (lo si fa in media per il 30% del tempo) ma in certi casi è anche sinonimo di creatività.




04/10/20

Crescita personale: meglio leggere SAGGI o ROMANZI?

 Per un percorso di crescita personale è meglio leggere saggi o romanzi?

Molti pensano che siano le nozioni dei saggi le più utili, ma i romanzi, con le loro storie, sono altrettanto importanti e in questo video vi spiego il perché.


Voi poi ditemi la vostra però, mannaggia a voi!

29/09/20

Cosa ho imparato nel mio PRIMO LAVORO coi SOCIAL

 Quali sono le skills indispensabili per chi lavora coi social?

Ce ne sono tante, ma in questo video vi parlo di quella secondo me più importante, e di come l'abbia imparata nel mio primissimo lavoro.


23/07/20

Bambini e smartphone: qual è il problema?

Spesso capita di vedere bambini di 3 anni o meno incantati davanti agli schermi di smartphone e tablet; situazione che, per le nuove generazioni di genitori probabilmente rappresenta la normalità, dato che questa tecnologia è una soluzione veloce e pratica a tante necessità.

Ma farà davvero bene quest'accoppiata "bambini e smartphone"? Oppure nasconde dei pericoli? Proviamo a ragionarci su con questo video ;)

20/07/20

Liberi di VESTIRSI senza essere GIUDICATI... possibile?

Esiste davvero il diritto di vestirsi come si vuole? E se sì: questo significa che siamo al riparo dai giudizi altrui?
In questo video tento di rispondere a queste domande parlando di moda, ma soprattutto di comunicazione legata alla moda.

Fatemi sapere che ne penzate cervelli!


30/06/20

Il finale di Dark? Ecco perché non ha senso

Sì, ho un canale YouTube (da poco tempo, se vi va iscrivetevi dai dai su!) e sì: ho finito di vedere Dark è mi è piaciuta moltissimo, anche se il finale, a dir la verità, mi pare davvero senza senso.

Perché?
Ve lo racconto qui nel video.

Voi l'avete vista? Che ve ne pare? Vabè, aspetto vostre notizie!

27/03/20

Famiglia, virus, scienza, futuro

Vorrei riflettere con voi su alcuni temi di questi giorni: famiglia, coronavirus, scienza e futuro.
Ieri leggevo un passaggio di Pornage (un saggio sul mondo della pornografia e della sessualità) che indagava appunto il "sistema famiglia", interrogandosi sulla sua stabilità.

In particolare si evidenziava come la modernità, con internet, social e app abbia reso i legami tra le persone (e non solo quelli) più facili e rapidi da costruire ma meno solidi, tanto che il matrimonio, se e quando arriva, diventa spesso un peso, il fenomeno dei "single a vita" non è così inusuale e i nuclei familiari non hanno più l'importanza e la coesione che si notava 50 anni fa.

Ci ritorno ora, sul tema famiglia, perché nella triste attualità del COVID-19 ha un'importanza notevole, non solo per i molti nuclei che si disgregano a causa di perdite improvvise, ma anche perché la diffusione e la mortalità del virus sembrerebbe variare da nazione a nazione anche per il differente modo di vivere la famiglia (stendiamo un velo pietoso invece su come vengano raccolti e divulgati i dati).
Famiglie unite, che condividono la quotidianità con zii, nonni e i bisnonni, si ritrovano a fare i conti con un contagio che non guarda in faccia nessuno; famiglie meno legate e presenti invece, riescono in qualche modo a scamparla, grazie forse all'abituale distanza tra i membri che le "compongono". 

Potrebbe essere un bivio, questo in cui ci troviamo, capace di mettere in dubbio quel senso di aggregazione insito nelle nostre culture? Sarà un futuro più individualista quello che ci aspetta, anche per gli impatti psicologici che avrà quest'emergenza? Sono solo una domande eh, così, per riflettere...


19/03/20

L'alieno di Color Out of Space

Mezzanotte, sono a casa per colpa della quarantena e leggo che forse la situazione durerà ancora. Isolamento. Che faccio quindi? Attacco l'internet e mi vedo Color Out of Space, ed entro in una bolla...

Tratto da un racconto del 1927 di Lovecraft, questo film del 2019 mi ha letteralmente stregato. L'ho trovato disturbante, cupo al punto giusto, teso e potente. E prima che me lo diciate sì, lo so, c'è Nicolas Cage tra gli attori e tanti di voi non lo digeriscono assolutamente MAI, ma qui, signori cari, il suo personaggio è così sinistro che non potrete che adorarlo!

La vicenda è semplice: la famiglia Gardner vive tra i boschi del New England in una splendida fattoria. Ci sono papà Nicolas, mamma e tre figli: due adolescenti e un marmocchio. Una notte, tutto all'improvviso, un meteorite cade in giardino illuminando tutto di rosa. La cara famiglia esce a vedere che è successo e da qui si inizia a scendere...