Benvenuti! Oggi a intrattenerci ci sarà il caro MikiMoz con un guest post tutto in ambito fumettoso. Siete pronte signorine? Vi consiglio di leggerlo perché mi son rotto un po' i maroni di voi altri là fuori (e siete in tanti) sempre pronti ad additare questa forma d'arte come qualcosa di indegno e stupido. Ma bando alle ciance, a lui la parola... e ascoltatelo o finisce che vi prende a fumettate in testa! Moz: un nome una garanzia.
Da sempre considerato un media di serie B, specie rispetto al più blasonato romanzo, solo in questi ultimi anni il fumetto sta conoscendo un processo di sdoganamento agli occhi della massa.
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Lui si chiama Mozgus e converte a suon di Bibbiate in testa! |
Addirittura facendosi chic per quanti, spesso gli ignoranti di ieri, oggi se ne vanno al parco a leggere la propria graphic novel o l’ultimo lavoro di qualche vignettista. Tra questi e la massa di cui sopra, non ho alcun dubbio su chi salvare: nessuno. Ma almeno, pur come moda, si dà voce al fumetto.
Che è in realtà un mezzo di comunicazione stupendo, perché unisce le parole di un romanzo all’arte del disegno.
In passato, si è detto di tutto sui fumetti, e sempre in negativo. Tanto che nella nostra lingua, definire qualcosa “fumettone” non è certo lusinghiero. Colpa anche della scuola e dei vecchi insegnanti tromboni, per nulla avvezzi alle novità o forse spaventati di fronte a qualcosa che faceva leva sui più giovani.
Sì, non sia mai che paragoniate un libro a un fumetto! A scuola fanno leggere solo libri, tacendo sul resto.
Ma quanti sanno, aspiranti scrittori, quale grande lezione di ritmo e dialogo può essere appresa grazie al fumetto?
Ma quanti sanno, rampanti lettori, che ci sono fumetti che nulla hanno da invidiare (anzi…) ai romanzi?
Personalmente conosco decine di opere che ritengo assolutamente superiori a molta della produzione libresca. E, come per i romanzi, ci sono opere commercialissime. E altre bruttissime.
Titoli per ogni età, per ogni gusto, di ogni genere.
Diverse “scuole”, da quella americana a quella francese, passando dal Giappone all’Italia.
Un vasto mondo fatto di storie adulte, mature, ma anche divertenti e scanzonate. Supereroi, criminali, indagatori dell’incubo, guerrieri, santi cavalieri, combattenti in marinaretta, omini blu, cowboys, soldati, astronauti, artisti, ladri… Un mondo infinito che abbraccia Topolino e Diabolik, Valentina e Batman, L’Uomo Ragno e Lucky Luke, Lupin e Goku.
Il fumetto ha un valore, un valore immenso. Ultimamente se ne sono accorti anche a Hollywood, sempre più a corto di idee originali e a caccia di storie già pronte. Come quelle, colorate o b/n, dei fumetti.