Maggio come sei sfacciato!
Maggio ti guardo in mezzo ai campi e sei davvero esagerato.
Maggio di petali belli che esplosi,
che maggio per quelli è ormai troppo tardi,
maggio verde che brilla come i petardi
di un Capodanno a Napoli che mai più ti scordi.
Maggio caldo, maggio seducente,
maggio a volte sei pure bollente.
Maggio di cosce nude e corpi che fanno l'amore nelle tende,
maggio eccitato,
maggio che va un po' via di testa,
maggio che ha un orgasmo,
maggio in tempesta,
maggio oh stai calmo che qui ci vola via la tenda,
maggio fermo un attimo, mi rimetto almeno la mutanda!
Maggio demente, maggio spaccone.
Maggio galletto che alza la cresta
maggio perfino di gradine in testa
maggio porca puttana che gran cazzone,
mi hai rovinato la macchina, la camporella e pure l'occasione!
Ma tanto, maggio, a te che ti frega?
Che sei maggio bel sorriso, maggio simpaticone,
maggio intriso di bell'allegria per uscire fuori che è già primavera.
Maggio dopotutto... si sta proprio bene
fuori con gli amici, a maggio, a bere la sera.
Maggio magico,
maggio magistrale nel tuo slancio vitale,
maggio di maggiolini in mezzo ai prati
che volano al tramonto, a maggio, nel parco giochi in fondo al viale.
Maggio sei l'infanzia che muove i primi passi,
maggio anche di adolescenti in motorino che fanno un po' i gradassi.
Maggio vorrei tanto che tu non passassi,
perché poi dopo maggio le stagioni van via
e tu ricominci, rifiorisci, rinasci,
e noi un po' ti odiamo perché non ci capisci.
Maggio, maggio che ti ho appena cantato.
Maggio arrivi e già te ne sei andato.
Maggio, che mese, che mese sei stato!
Sai maggio, io spero ti sia almeno piaciuto
questo pezzo breve, maggio, un po' improvvisato.
Maggio ti lascio allora con un saluto,
tanto mi aspetti il prossimo maggio,
tu giovane e bello e assai risoluto,
e io con quell'anno in più che tu non avrai vissuto.