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05/07/16

Dare le perle ai porci

Ogni anno almeno un giovanotto del quale curiamo gli interessi viene in ufficio e vuole dar via il suo denaro. [...] E' confuso, piagnucoloso, indignato! Esige di sapere , cupamente, quanto vale. Noi glielo diciamo. Lui arrossisce dalla vergogna, anche se la sua fortuna si basa su una cosa onesta e utile [...]
La storia ci dice questo, signor Buntiline, mio caro giovanotto, se non ci dice altro: regalare una fortuna è una cosa futile e distruttiva. Trasforma i poveri in piagnoni, senza arricchirli o metter loro l'animo in pace. E il donatore e i suoi discendenti entrano a far parte della schiera di quei poveri piagnoni.

Potete trovare Perle ai porci cliccando proprio QUI ;)
Ormai mi è chiaro: io voglio molto bene a Kurt Vonnegut, e oggi vorrei spendere due parole per un romanzo che ho trovato veramente eccezionale.
Parlo di Perle ai porci, chiamato anche Dio la benedica, Mr. Rosewater, che narra le vicende di un ubriacone milionario, Eliot, che è anche un ex capitano di fanteria e vecchia conoscenza del viaggiatore nel tempo Billy Pilgrim. Sì, proprio il protagonista del Mattatoio n.5 di cui vi ho raccontato Qui.

Anche in questo caso, quel che mi ha colpito è stato lo svolgersi della narrazione, che non è del tutto lineare ma preferisce saltellare qua e là da un personaggio all'altro rimandando spesso e volentieri ad episodi passati. E assieme a questo, si inserisce ovviamente l'enorme varietà di temi che Vonnegut riesce a trattare, mantenendo sempre un tono leggero e fuori dalle righe capace però d'arrivarti dritto alla pancia, facendoti provare cose in cui non puoi non rispecchiarti.

14/03/16

Così va la vita

''Come... come finisce l'universo?'' disse Billy.
''Lo facciamo saltare in aria noi [...] Un pilota collaudatore trafalmadoriano preme uno starter, l'intero universo sparisce.'' Così va la vita.
''Se sapete tutto questo, '' disse Billy, ''non c'è qualche sistema per prevenirlo? Non potete impedire al pilota di premere il bottone?''
''L'ha sempre premuto e lo premerà sempre. Noi lo lasciamo e lasceremo sempre fare. Il momento è strutturato così.''

Dicono che Mattatoio n.5 sia il romanzo anti guerra per eccellenza e che sia un pilastro della letteratura e che se non lo si è letto si è brutte persone e tu non l'hai ancora fatto allora devi andare in un angolino e vergognarti fortissimo. Questo si dice dell'opera di Vonnegut, e forse proprio per questo inizialmente mi ci sono avvicinato con un po' di diffidenza e certo, anche vergogna, dato che non lo conoscevo, né ne avevo sentito parlare.
Tanto per citarne un secondo di... paradosso
Non ti dicono però che tra quelle righe ci si perde in un paradosso continuo, viaggiando nel tempo assieme a Billy Pilgrim, l'omuncolo protagonista di una storia nata dalla penna di un scrittore che ha vissuto il bombardamento di Dresda, scrittore a sua volta steso nero su bianco da Vonnegut: autore dell'autore di un romanzo dentro al romanzo. Co... cosa?!

La vita di Billy è grottesca, ma così l'intera struttura che regge le pagine che la contengono. Per mano si è condotti fin dentro la seconda guerra mondiale e poi lasciati lì, in balia di un mostro inconcepibile. Lo sdegno per la guerra non è una critica puntuale, ma invece un gioco privo di regole, poiché è lei stessa sregolatezza che prende forma. Billy quindi è un rispettato optometrista, e ancora un abbozzo di studente, un soldato, un marito e un papà. Billy è tante cose e capisce di esserle tutte insieme. O meglio, le vive tutte assieme, poiché il tempo, come imparerà dagli alieni di Trafalmadore, è tutto il tempo, non un solo istante, non un un pezzo di ambra con dentro una mosca.

Avanti e indietro viviamo con lui l'essere padre, l'essere animale in una zoo di trafalmadoriani, l'essere spettatori terrorizzati di una città rasa al suolo da 1500 tonnellate di bombe esplosive e 1200 di bombe incendiarie; e questo intontiti dal nonsense di una narrazione che non segue un filo lineare, stravolta come un filmato di guerra visto al contrario, in cui mitragliatori risucchiano proiettili da corpi di persone resuscitate e cannoni raccolgono colpi dagli aerei che tornano immediatamente a volare. 
Tutto assurdo, sì, certo, ma la guerra, in fondo, non lo è comunque?

13/09/17

Una bomba atomica non è abbastanza

Una cosa che mi rilassa da morire?

I grandi disastri naturali e le catastrofi. Che siano vulcani in eruzione, terremoti, tsunami, tornado o esplosioni termonucleari poco importa... guardare cotanta distruzione comodamente dal Tubo è un nuovo passatempo che spesso e volentieri mi da la buonanotte.
What the fuck sta dicendo?
Potreste pensare che io non sia del tutto normale, ma d'altra parte davvero volete negare il fascino irresistibile di un tsunami assassino? 
E' un po' come quando da bambini si distrugge qualcosa di bello, tipo il castello di sabbia del tuo amichetto che c'aveva messo tanta cura per tirarlo su e che sfiga vuole sia edificato comodamente a un tiro di schioppo del tuo fettone di cui tu, incuriosito, testi senza tanti complimenti il potenziale distruttivo.
Una soddisfazione, no?

29/08/18

Postdopo e anteprime

L'estate sta finendo un anno se ne va...

Io la detesto sta canzone.
Il problema è il periodo. Agosto è un mese stronzo: pieno di belle speranze, il caldo, le stelle cadenti, le ferie, il mare, gli amici, e poi arriva verso la fine, con le giornate corte, il fresco, il lavoro (o la scuola).
Sapete, hanno inventato una parola per tutto questo: disgustoso.

Ma non è per parlare dell'autunno e del meteo che vi scrivo oggi, quanto, piuttosto, per aggiornarvi un po' sulle ultime e le prossime settimane.

Vacanze
Da quando lavoro le ferie coincidono ahimè con Ferragosto. Tanta gente, prezzi alti, posti stra pieni, ma meglio di un calcio nel culo, dicono.
Io e la dolce Claudiashish siamo stati a Verona a vedere Calcutta (o a Calcutta a vedere Verona?) a Gardaland a testare il mio coraggio sul Raptor e all'Isola d'Elba in un bed & breakfast eccezionale. Un posto magico, lussuoso, coccoloso, immerso nel verde e pieno di animali (2 pecore, 2 labrador, un'oca, svariate paperelle, galline, galli, oche, un gatto...) tenuto da persone eccezionali che ti viziano come un pascià. Si chiama Podere dell'Imperatore. In caso siate da quelle parti andateci!

10/11/19

Diamoci una svegliata

L'avete già visto l'epico scontro tra la congresswoman Alexandria Ocasio Cortez e il multimiliardario Mark Zuckerberg?

L'ho beccato parecchie volte su Facebook perché tanti l'hanno ricondiviso tifando fortissimo per la Cortez. Penso sia normale, no?
Lei, così sicura e decisa, giovane e bella e intelligente, ma soprattutto così simile a noi comuni mortali, incalza lui, il robotico e babà ba balbettante businessman che ci ha incastrati tutti e s'è fatto tanti di quei soldi che noi manco in trecento vite potremmo mai vedere.

Insomma è naturale avercelo sulle balle sto Zuckerberg, no? Ed è giusto dare ragione a lei, che sottolinea quel fastidioso problema delle bugie, delle fake news, della verità a cui Facebook non da attenzione, vero? Vero?

30/12/16

2016 in due minuti

Facciamo che ormai è tradizione, ok?
Come avvenuto per il 2014 e il 2015, anche quest'anno voglio raccontarvi (e raccontarmi) in soli due minuti tutto l'anno appena trascorso. Vi assicuro che andare poi a rileggere quel che si fa a distanza di tempo risulta veramente utile e "curioso".
Comunque sia, iniziamo tornando indietro a...

Gennaio
Il nuovo anno comincia a Napoli, dove si vanno a festeggiare gli 85 anni della nonna. Comincia la sessione invernale d'esami, guardo The Revenant e mi arriva una proposta irresistibile: tenere 5 lezioni sul blogging a degli studenti del liceo scientifico!

31/12/17

2017 in 2 minuti

Dopo il 2014, il 2015 e il 2016, anche quest'anno merita un mega riassuntone sul blog.
Il 2017 è stato pieno di belle cose, di cambiamenti e di sfide. Un anno che purtroppo, anche per questi motivi, mi ha visto bloggare un po' meno. Capita, no?

Ma bando alle ciance e ritorniamo indietro fino a...

Gennaio
Si ricomincia da dove avevo lasciato, col corso di Web Graphic Design a Padova che durerà fino a giugno. Intanto il primo romanzo dell'anno è Wolf (consigliatissimo, lo trovate qui), mi vedo Arrival, miglior film dell'anno, e mi godo i tramonti invernali tra un pizza di Emanuel sensei e l'altra.


Febbraio
La La Land è incredibile, compio ben 26 anni, si va a insegnare lo snowboard al fratellino anche se qualcuno dovrebbe insegnarlo a me, Il grande elenco telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso) è il secondo assurdo romanzo dell'anno (lo potete accattare qui) e i nuovi studi mi fanno scoprire che il nostro cervello sta attento al massimo per il 30% del tempo.

Poi il film su Mc Donald's ci ispira tanto che Claudia ne farà una tesi di laurea, e il progetto #MyTesyTelling vede finalmente una conclusione.