Ogni anno almeno un giovanotto del quale curiamo gli interessi viene in ufficio e vuole dar via il suo denaro. [...] E' confuso, piagnucoloso, indignato! Esige di sapere , cupamente, quanto vale. Noi glielo diciamo. Lui arrossisce dalla vergogna, anche se la sua fortuna si basa su una cosa onesta e utile [...]
La storia ci dice questo, signor Buntiline, mio caro giovanotto, se non ci dice altro: regalare una fortuna è una cosa futile e distruttiva. Trasforma i poveri in piagnoni, senza arricchirli o metter loro l'animo in pace. E il donatore e i suoi discendenti entrano a far parte della schiera di quei poveri piagnoni.
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Potete trovare Perle ai porci cliccando proprio QUI ;) |
Ormai mi è chiaro: io voglio molto bene a Kurt Vonnegut, e oggi vorrei spendere due parole per un romanzo che ho trovato veramente eccezionale.
Parlo di Perle ai porci, chiamato anche Dio la benedica, Mr. Rosewater, che narra le vicende di un ubriacone milionario, Eliot, che è anche un ex capitano di fanteria e vecchia conoscenza del viaggiatore nel tempo Billy Pilgrim. Sì, proprio il protagonista del Mattatoio n.5 di cui vi ho raccontato Qui.
Parlo di Perle ai porci, chiamato anche Dio la benedica, Mr. Rosewater, che narra le vicende di un ubriacone milionario, Eliot, che è anche un ex capitano di fanteria e vecchia conoscenza del viaggiatore nel tempo Billy Pilgrim. Sì, proprio il protagonista del Mattatoio n.5 di cui vi ho raccontato Qui.
Anche in questo caso, quel che mi ha colpito è stato lo svolgersi della narrazione, che non è del tutto lineare ma preferisce saltellare qua e là da un personaggio all'altro rimandando spesso e volentieri ad episodi passati. E assieme a questo, si inserisce ovviamente l'enorme varietà di temi che Vonnegut riesce a trattare, mantenendo sempre un tono leggero e fuori dalle righe capace però d'arrivarti dritto alla pancia, facendoti provare cose in cui non puoi non rispecchiarti.