Non puoi pretendere sia solo luce,
altrimenti rimarresti accecato.
Aggiungici invece l'ombra
e inizierai a capire lo spessore
di quel che hai davanti.
21/02/24
Luci e ombre
06/12/23
Lunatica
Oggi è dolce,
domani non la puoi avvicinare.
Ama l'arte,
la letteratura,
la lettura.
Piega gli angoli delle pagine
e sottolinea
con la matita
le parole che la disorientano.
Non vuole sembrare incoerente,
ma se rinunciasse
a quel cambiamento
non sarebbe più lei,
non si capirebbe.
Parlassero pure gli altri.
Ridessero.
Che tanto a che serve
sembrare d'un pezzo
se puoi essere
felicemente lunatica?
27/11/23
L'osservazione del pilone
Il pilone zurbzicone,
l'erba frizzillèra,
il sole oleosmatico e poi io, io, io:
che non colgo neanche un tarfuglio!
Quello che avete appena letto è un mio tentativo di poesia metasemantica.
E che roba è?
Il linguaggio metasemantico è un'espressione artistica e letteraria che crea linguaggio seguendo un processo piuttosto particolare.
Anziché partire dai concetti per poi associare loro suoni e segni grafici, fa il contrario: prima vengono i suoni e poi si attende che il patrimonio d’esperienze interiori di chi legge o ascolta, magari il suo subconscio, dia significati, valori emotivi, profondità e bellezze.
Se volete saperne di più, ci ho scritto un bell'articolo (ma bello davero davero!) su Punto e a Copy, il mio sito dedicato al mondo della comunicazione. Lo trovate qui.
12/05/23
Gli ultimi giorni
Potresti prenderti il sole
dritto negli occhi e
cieco dal male
stringeresti le palpebre
forte per trovare un equilibrio
sospeso col fiato corto
di chi si stringe attorno
per non farti cadere prima
del momento che arriva
onde gentili in cerca di un porto
contro il tifone che urla nel vento
dopo un'estate di vita folle
Potresti sentirti quasi tradito
dal caso, da Dio,
oppure dal tempo
che si aggira storto su
tutto il tuo corpo e
dentro tu bruci e
anche se hai il fuoco
invece sorridi
per non spaventarli
miseramente chinati
a raccogliere i pezzi
mani bagnate coi
visi salati
Potresti aspettare, quasi, sospeso
respirare d'istanti che
non puoi dominare
però puoi restare,
ti prego,
tu resta,
e...
suona le note
di un'altra canzone
canta parole distratte d'amore
canta di gioia, in alto l'umore,
a vele spiegate, oltre tutto il dolore
Potresti ignorarli,
sedere sul fondo,
così lontani
i suoni del mondo
galleggiano a vuoto
dentro un ricordo,
ma lì nel profondo,
silenzio, marino:
una risata, decisa e ispirata,
cenerino in spalla
battuta in canna:
oh, è appena salpato, un vero pirata!
a mio zio, un vero pirata |
06/05/23
Primavera
Languidi lividi viola
Sfacciata malizia
Degli occhi offesi
Sfumano freschi boccioli
Rinata prodezza
Dai miei desideri
Profumano i giorni, domani
Gentile delizia
Custode di ieri
Anima senza rancore
Libera forza
Dei tuoi pensieri
Davide Storti
06/04/22
Pii pa pa parappò
in Calabria con le radio
tutte pii pa pa parappò
pa pa parappò e i pantaloncini Sergio
Tacchini bianchi da tennis,
i fichi maturi sul marcapiedi
pa pa parappò non pestarli
nelle corse tra cugini con i padri
in mocassini blu, di tela nuova,
blu che è sera pa pa parappò
al viale dei platani grandi e l'odore del dopo sole,
delle colline, del lungomare, dei giochi
I'm the scatman improvvisato
e i bambini ancora cantano, le onde lunghe
pa pa parappò, in Calabria con le radio, ancora lì, sotto un parapara pii...
02/03/17
La via di casa
scattata il 26 febbraio, Altavilla |
30/07/15
Diamanti
graffiare profumi succhiando
sorrisi, riflessi negli
occhi capricci e curiosi.
Potremmo dormire soli per
niente, fuggire la schiena oppure
assaggiare, ballare bramare magari
bruciare, lingue lenzuola e ardere ancora.
Potremmo sbagliare tempo e momento,
sporcare pensieri scoprendoci
i nervi, squarciare
la pancia all'amaro là in testa.
Potremmo per caso spingere
il caso, o scrivere vecchie
solite strade, cadere in
cazzate un po' per ciascuno.
Potremmo tremare, prendere... fiato,
poco e affogare come
una volta, e
ricominciare tutto daccapo.
22/12/14
Il contrario
Scarponi nel cielo piovono lacrime luride
andandosene veloci nelle loro case, nelle chiese,
nei negozi con le luci che ballano le canzoni.
Grandina una moneta e centra
la tazza col resto del ghiaccio.
Stasera il compare è fortunato. Io non ne ho voglia
di stare in ginocchio, ore di mani sporche
di freddo a pregare verso il freddo.
Meglio il mio cartone sotto al culo,
la lana sopra e il vino nella pancia,
e me ne sto steso a guardare il mondo al contrario,
che lo so che è tutto il contrario di me.
Scarponcini e tacchi che corrono nel Natale, sotto la neve che sale.
11/09/13
Muori di abitudine
dell'abitudine. Letale e spietata,
perfetta sposa delle menti umane nel tempo,
nella natura, nelle situazioni; non c'è uomo che ne sopravviva.
Muori perché Senti il ticchettio sotto ai polpastrelli
delle lettere che si consumano, assieme
al tempo, rintocchi d'orologio
che ti separano dalla vita.
Lavori, il dovere: la meta.
Muori perché Assapori la pelle liscia delle sue cosce,
brividi umidi fino alla sua intimità...
E ancora, e ancora, ancora vedi quelle non tue,
giovani bramate da lontano,
pulsioni che un giorno paghi, stufo di lei.
Muori perché Vedi il lago piatto del futile, superficie
di superficialità che si spande a colpi di
mode vintage-retrò a vite alte di
vite mai all'altezza, basse come la tua. Scatti
di reflex che racchiudono felicità, finta.
Muori perché Tocchi il tuo amico morto, con
le sue idee morte. Gli occhi spenti suoi
e i tuoi che bruciano salati, mentre uomini
macchine sparano i colpi di quegli
altri uomini che sparano ordini. A che pensano?
Muori perché Senti il tanfo della stanzina stretta,
decine e decine di stracci e ossa sudate imbacuccate
da pelli ustionate e cadenti.
Strisciano tutti, uccisi dalla fame e dai gas delle docce,
aperte con la stessa innocenza di quelle che piangono acqua, non sangue.
Di abitudine, è certo, l'uomo si uccide sempre.
07/06/13
Tu ricordi, tutto.
Futuri stretti in sussurri,
perdono le promesse, volutamente, dimenticate.
30/11/12
Fuoco di notte
quando sei solo tu e
il buio, che tutto quel fuoco
che brucia dentro esce.
Scende lento, bollente,
scavando la faccia che
ne era piena, prima, di tutti quei
baci che non sai più per chi sono...
21/09/12
28/08/12
La sagra di fine estate
era tutto il palazzo e gli amici di giochi.
11/07/12
Fa paura, succede oggi!
06/07/12
07/06/12
D'estate
fin dove vedevi,
di nubi arrabbiate
di onde irrequiete,
e il vento più fresco
sui visi e la pelle
lasciava ben pochi
coi piedi lì in spiaggia.
Sentivi sussulti nel
buio del cielo e l'aria
spaccata, rotta crepata,
la luce nel mare,
poi gocce
dall'alto, rubavano
il dolce
tepore alla sabbia.
Nei passi era dura,
fredda sorpresa, dal
giorno rapito che non
si aspettava,
e ancora una bomba, di
luce, e rabbia, che unisce
due mondi distanti
uno sguardo...
sentivi la pioggia
copiosa sul chiosco
portava alla quiete
dall'urlo dell'alto.
15/05/12
Strada di maggio
Quando l'ho visto gli ho fatto una foto e poi... E' seguita questa |
21/04/12
Inno a Nostro Signore Iddio
28/03/12
La bimba, la mamma
Guance di mare é