23/07/25

Hikikomori

Pensieri di colla, sotto le scarpe,
oggi la gravità pesa almeno due volte.
Sai mi sono abituato a non sentire niente
sto vuoto lo trascino tutto il giorno, qui, nella mia mente.
Io ci parlo con la gente, c'hanno tutti qualche stortura,
giornate piene e pochi soldi, il futuro fa paura.
La sera torno a casa stanco, la vedi questa luna
o anche tu stai sugli schermi e nessuno ti s'incula?

Ma come abbiamo fatto a ridurci in questo stato?
Qualcuno dice è la politica corrotta, i magna magna, lo Stato.
Ma a me non me ne importa, mi sento appesantito,
pensieri di colla sotto le scarpe di un povero frustrato.
Una volta era più facile, avevo pure degli amici.
Bastava un giro fuori e una birra, per essere felici.
Poi tutto complicato, nemmeno più a parlarci.
E metto peso e sono solo e mangio troppo come i porci.

Ho mollato anche il lavoro, son tornato qui dai miei.
Il più sfigato di tutti i veneti, uomo giovane, ma senza schei.
Me lo devi dire, urlano, perché fai così, che cazzo hai!
Ma non so che cosa dirgli, faccio schifo, e vorrei...
andarmene, lasciare tutti quanti, lasciare me, soprattutto, in pace.
Che poi mi metto a ridere se penso a quelle loro facce,
il sollievo di non aver più tra i piedi un incapace
vedendo l'unico risultato di cui sarei capace.

Poi trovo una parola, hikikomori, suona giusta.
La melma del web sputa fuori almeno una risposta.
Una luce qui nel nulla, per capire, una speranza,
per spiegarmi cosa sono diventato, trincerato in questa stanza.
Un fenomeno giovanile, ma io sono eccezionale
proprio in questo fallimento dovevo essere un campione.
Lo psico dice di non giudicarmi, di rispettare il mio dolore,
pensieri di colla sotto le scarpe, devo darmi un po' d'amore.

Trovare altre persone, ricominciare un'altra volta.
delle persone io c'ho paura sai, non sono un maschio alpha.
Sono l'omega della fila, quello che non inviti alla festa,
sono quello rimasto fuori che spia escluso dalla finestra.
"Ma la mia porta intanto è aperta. Il primo passo, è ciò che conta.
Tu parla qui con me", fa lo psico, "la tua è una rimonta."
Sai ci ho messo mille anni a ritrovare la mia spinta,
sono due volte più forte di prima e la gravità che pesava, infine, l'ho vinta.



1 commento:

  1. E' una realtà così claustrofobica che non riesco neanche a farci entrare un pensiero.

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