23/07/24

Inespresso

L'inespresso viaggia feroce
nei contorni delle cose a cui tenevi. 

Di solito risposa quieto,
nei giorni che crescono a mesi e anni,
e così, indisturbato,
s'infila tra le fessure dei mobili di casa,
nelle intersezioni dei tasti delle tastiere,
dentro i cuscini stanchi del divano,
sotto le coperte sgualcite dei letti,
nelle tasche dei vestiti appesi alle grucce,
sulle credenze e le mensole colme di oggetti,
sopra al tappeto assieme alla polvere. 

Se ne sta silenzioso,
in attesa,
dimenticato,
fintantoché, al momento opportuno...
striscia veloce e ti s'infila negli occhi!

Oh! come saltano all'occhio
le imperfezioni della tua vita,
come risaltano i futuri immolati
per distrazioni e fatiche intentate. 

Ogni sguardo è un mancamento,
un'occhiata alla banalità delle certezze inscalfibili,
una ferita netta e quasi indolore,
un sanguinamento che non puoi più tamponare.

Rimangi le stesse bugie che ancora racconti,
ingoi i rimpianti,
stordito,
senza forze.

Ma ormai è quasi andato,
quasi morto ancora una volta
il bagliore dei passati che hai lasciato scappare.

L'inespresso riprende la strada
che va dai tuoi occhi ai sogni infranti,
tornando a nascondersi tra i particolari
che riempiono un vuoto che non vuoi più rivedere.

9 commenti:

  1. Quell'inespresso che fa capolino ogni tanto, va colto al volo invece. mentre sei stanco, quando pensi che non vale la pena, proprio mentre ti ci siedi sopra, sul divano, e il pc acceso attende solo un via che anche oggi non arriverà. L'inespresso è un atteggiamento indolente che vorrebbe solo partecipare prima di diventare solo passato. Inespresso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Proprio vero. Ma quante forze nascoste dobbiamo vincere per non farlo arrivare.

      Elimina
  2. che meraviglia!
    c'è universalità nascosta in questo tuo personalissimo sentire.
    massimolegnani

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Massimi. Mi fa sempre piacere sapere che qualcuno può cogliere qualcosa per sé nei miei testi ;)

      Elimina
  3. Una polaroid cosa può scatenare.
    Bel pezzo.

    (Poi magari la foto non c'entra, ma da patita di foto e non potevo non notarla... a dieci anni -taaanto tempo fa- me ne regalarono una venne rovinata da un uso incauto meno di un paio di anni dopo... sigh)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In effetti è stata aggiunta dopo, ma mi sembrava ci stesse davvero bene. Ti ringrazio comunque ;)

      E peccato per la polaroid...

      Elimina
    2. Grazie della solidarietà.
      Buona estate Davide.

      Elimina
  4. Hai descritto in maniera molto efficace e sentita qualcosa che credo sentiamo più o meno tutti. Lati di noi che vorrebbero esprimersi e per mille motivi non ci riescono, allora ogni tanto vengono a pungolarci per ricordarci che ci sono, che vogliono essere ascoltati e tirati fuori.
    Un saluto :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Yashal! Sì, penso sia un sentire condiviso e fastidioso. Accorgersi di aver lasciato andare intenzioni importanti senza quasi accorgersene.

      Elimina

Vuoi parlarne? Lascia un commento!
Ti piace quel che hai letto? Condividi sui social!
Non ti piace? Fa' come sopra! ;)