L'inespresso viaggia feroce
nei contorni delle cose a cui tenevi.
nei giorni che crescono a mesi e anni,
e così, indisturbato,
s'infila tra le fessure dei mobili di casa,
nelle intersezioni dei tasti delle tastiere,
dentro i cuscini stanchi del divano,
sotto le coperte sgualcite dei letti,
nelle tasche dei vestiti appesi alle grucce,
sulle credenze e le mensole colme di oggetti,
sopra al tappeto assieme alla polvere.
Se ne sta silenzioso,
in attesa,
dimenticato,
fintantoché, al momento opportuno...
striscia veloce e ti s'infila negli occhi!
Oh! come saltano all'occhio
le imperfezioni della tua vita,
come risaltano i futuri immolati
per distrazioni e fatiche intentate.
Ogni sguardo è un mancamento,
un'occhiata alla banalità delle certezze inscalfibili,
una ferita netta e quasi indolore,
un sanguinamento che non puoi più tamponare.
Rimangi le stesse bugie che ancora racconti,
ingoi i rimpianti,
stordito,
senza forze.
Ma ormai è quasi andato,
quasi morto ancora una volta
il bagliore dei passati che hai lasciato scappare.
L'inespresso riprende la strada
che va dai tuoi occhi ai sogni infranti,
tornando a nascondersi tra i particolari
che riempiono un vuoto che non vuoi più rivedere.
Quell'inespresso che fa capolino ogni tanto, va colto al volo invece. mentre sei stanco, quando pensi che non vale la pena, proprio mentre ti ci siedi sopra, sul divano, e il pc acceso attende solo un via che anche oggi non arriverà. L'inespresso è un atteggiamento indolente che vorrebbe solo partecipare prima di diventare solo passato. Inespresso.
RispondiEliminaProprio vero. Ma quante forze nascoste dobbiamo vincere per non farlo arrivare.
Eliminache meraviglia!
RispondiEliminac'è universalità nascosta in questo tuo personalissimo sentire.
massimolegnani
Grazie Massimi. Mi fa sempre piacere sapere che qualcuno può cogliere qualcosa per sé nei miei testi ;)
EliminaUna polaroid cosa può scatenare.
RispondiEliminaBel pezzo.
(Poi magari la foto non c'entra, ma da patita di foto e non potevo non notarla... a dieci anni -taaanto tempo fa- me ne regalarono una venne rovinata da un uso incauto meno di un paio di anni dopo... sigh)
In effetti è stata aggiunta dopo, ma mi sembrava ci stesse davvero bene. Ti ringrazio comunque ;)
EliminaE peccato per la polaroid...
Grazie della solidarietà.
EliminaBuona estate Davide.
Hai descritto in maniera molto efficace e sentita qualcosa che credo sentiamo più o meno tutti. Lati di noi che vorrebbero esprimersi e per mille motivi non ci riescono, allora ogni tanto vengono a pungolarci per ricordarci che ci sono, che vogliono essere ascoltati e tirati fuori.
RispondiEliminaUn saluto :)
Ciao Yashal! Sì, penso sia un sentire condiviso e fastidioso. Accorgersi di aver lasciato andare intenzioni importanti senza quasi accorgersene.
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