20/03/17

La Bella e Gaston

Disney procede con la rivisitazione dei suoi classici d'animazione riportandoli sul grande schermo in versione film. 
Dopo un paio di Alici marinate da Burton, una Bella così addormentata da farsi fregare il posto da Malefica, una Cenerentola che non ho visto e un libro della giungla dalla CGI pazzesca, arrivano canticchiando pure Belle e la sua Bestia che, devo dire, non sono niente male davvero!

Questo era uno di quei cartoni che non mi catturava per la trama, quanto piuttosto per le atmosfere, qui ancora più oscure e gelide. Il castello del principe è uno spettacolo di tenebra e decadenza, il bosco che lo circonda è un postaccio in cui non ci metterei piede neanche se mi pagassero. 
E poi ci sono le sale in cui il povero padre di Belle cercherà riparo, infestate da una maledizione che per un attimo riesce persino a far sentire il suo peso.

16/03/17

Leggere un blog? Richiede troppo tempo

Oggi parliamo del legame tra social, blog, scrittura e lettura
Mmm sento già lo sfrigolio dei gomiti che cedono, intenti a sorreggervi la testa addormentata...
L'idea mi è arrivata da un paio di articoli letti in questi giorni. 

Il primo, pubblicato su PambiancoNews, parla di come si sia evoluto, negli ultimi anni, lo stile delle blogger più famose d'Italia, evidenziando quanto testi e aggiornamenti, nei loro siti, siano lentamente spariti, in favore di contenuti visivi e interventi massicci (e più brevi) sui social.
Il secondo, postato ieri sul blog Silverfish Imperetrix, focalizza invece l'attenzione sul pubblico, catturato dalla velocità folle del web e poco propenso a soffermarsi in letture che gli rubino più di 10 secondi di vita.
Due angolazioni per vedere il medesimo problema.

Che poi... qual è il problema?
Dove sta l'elemento fastidioso, antipatico, pericoloso, in questo quadro?

13/03/17

Non credo alla scienza! scrisse da uno smartphone

Non molto tempo fa l'ormai noto virologo Roberto Burioni, divenuto suo malgrado una star dell'internet, scrisse un lungo post in cui sosteneva di come la scienza non fosse democratica, trattando di un problema piuttosto fastidioso e così riassumibile: la gente non si fida più della scienza.

Il perché proprio oggi un discorso del genere sia tanto sentito è facile dirlo. 
Scienza, di Gilberto Corbellini lo trovi cliccando QUI
Il web ci ha permesso di condividere con chiunque le nostre conoscenze, siano esse realmente concrete come colossali baggianate. Non essendoci alcun discriminante per giudicare il marasma di input che ci sta attorno però, se non quello della nostra valutazione personale, ecco che spesso conoscenze scientifiche perdono terreno sotto l'irresistibile appeal delle balle dei cantastorie più abili.

E cantastorie non è un termine usato a caso. Ma per questo, date un occhio qui.