Ecco, nemmeno io sapevo chi fosse prima di imbattermi nel singolare motivo per cui fu arrestato nel lontano 1524.
La sua colpa fu, in un certo senso, l'aver commesso del "design". Sì lo so... che cavolo significa?
Facciamo un po' di ordine, suvvia!
La vicenda, citata nelle primissime pagine del saggio Critica portatile al Visual Design, viene raccontata per spiegarne uno dei concetti cardine, e cioè che un artefatto di design non esiste in un originale, ma nelle sue copie.
Parlare di originalità e di copie significa anche parlare di arte legata alla sua diffusione di massa. E dato che l'arte è prima dispensatrice di pensieri e idee, talvolta persino rivoluzionarie, viene da sé, per qualcuno, ragionare tirando in ballo parole come controllo, ordine e perché no, la sempreverde repressione.