15/08/13

Hurt

-Ciao, che fai?.-
-Ehi ciao. Mi annoio, tu?-
-Mi annoio anch'io. Cazzeggio su facebook. Sei molto bella in quella foto comunque.-
-Ma dai, dici?-
-Sì sul serio. Hai degli occhi stupendi.-
-Oh beh, grazie caro.-
Grazie 'caro'? Certo, come no.
-Senti volevo chiederti se ti andava di uscire uno di questi giorni.-
''Visualizzato''. Tic, tac, tic, tac. I secondi scorrevano, lei non rispondeva... perché non rispondeva? Perché ci metteva tanto? Eppure l'aveva visto, l'aveva visualizzato. Aveva detto che non stava facendo niente, che si stava annoiando. Quindi perché ancora silenzio? Tic, tac, tic, tac.
''Sto scrivendo...''. Il cuore di Marco batteva più forte, i pensieri si fermarono.
-Scusami- lettere nere su sfondo bianco, -mi aveva chiamato di là in cucina mia madre. Comunque può andare dai. Ora scusami ma devo spegnere che esco, ci sentiamo.-.
''Offline''.
Marco restava lì impalato, gli occhi persi tra il blu e il bianco del social, nell'immagine di lei, un'icona quadrata, cappelli ricci e scuri che incorniciavano due occhi verde acqua da togliere il fiato. Marco era felice ora che ci pensava. Aveva ricevuto un sì, finalmente un sì. Certo lei se n'era andata via subito senza lasciare il tempo di organizzare, ma il giorno seguente le avrebbe riscritto, così aveva deciso, e si sarebbero messi d'accordo per l'appuntamento.
Si mise a letto e spense la luce, s'infilò sotto il piumino, cuffie nelle orecchie, play. Erano tutte agrodolci le canzoni che gli riempivano la testa e i pensieri. Quelle parole e quelle melodie tristi lo capivano e lo raccontavano, si sentiva un tutt'uno con esse, e si sentiva solo... Perché nessuno lo voleva intorno, e non riusciva a capacitarsene. Non era un brutto ragazzo, non particolarmente. Un tipo normale, ecco. Guardandosi allo specchio dopo la doccia indugiava spesso sul suo corpo. Era magro, una leggera peluria gli cresceva da sotto l'ombelico arrampicandosi fino al petto, dove si espandeva in un cespuglio scuro. Pallido come un cencio, facilmente incline alle bruciature da sole e con gli occhi scuri, una leggera acne sul viso e il timido grigiore sopra il labbro, niente barba ancora. Come lui ce n'erano a milioni, persino di più cessi. E quindi...
Perché? Perché lui doveva starsene là, il sabato sera alle undici e mezza, a diciott'anni, senza uno straccio d'amico con cui uscire, senza una ragazza da baciare. Se solo Fabio non fosse partito per l'altro lato del mondo...
Una luce nel buio: lo schermo dello smartphone proiettò un alone bluastro sul soffitto. Sarà lei? pensò Marco. Oppure Andrea! Potrebbe aver cambiato idea decidendo di passare a prendermi, magari si va in disco insieme o a bere qualcosa con tutti gli altri e... Aprì il messaggio e lesse ''Vodafone, la informiamo che l'opzione xxx sarà rinnovata entro il giorno xx/xx...''. Gettò via il telefono, lontano. Com'era premurosa quella cazzo di Vodafone!
Tornò amaramente alla sua solitudine. Johnny Cash, Hurt e malinconia. Pensò alla lingua calda di Marta, a come sarebbe stato sentirla mentre s'intrecciava con la sua. L'arricciò all'indietro, piegandola nelle più contorte forme che riuscisse fare. Chissà com'è  limonarsi una tipa... Scese giù, all'elastico delle mutande, se le calò delicatamente. La mano affusolata di Marta gli graffiava timidamente il pube con le sue unghie affilate, per poi afferrare forte il suo pene turgido. Su e giù, prima piano, poi forte, poi ancora piano e di nuovo più svelto. Marta era sopra di lui, gambe aperte e fica calda e grondante di piacere, gambe lisce come la seta punteggiate da pochi piccoli nei.
Marco immaginava i suoi seni tondi e sodi, i capezzoli che sbattevano ritmicamente sul suo viso, mentre lei con foga lo montava, mentre la mano di Marco accelerava, più forte sempre più forte. Marta urlava il suo nome, i loro bacini che si strusciavano selvaggiamente e il profumo di rose nell'inarcatura del suo collo. ''Si Marco, ancora dai spingi, di più tutto dentro si Marco ohh Marco Marco!'' gridava eccitata Marta nella sua testa. E il piacere era quasi arrivato, nascosto nei pochi secondi tra l'intimo desiderio e il caldo bollore del suo seme, che s'incanalava per tutto il suo membro. Ancora un attimo, un attimo soltanto e...
-Marco, Marco svegliati!- tuonò la madre spalancando la porta, in una cascata di luce che invadeva la stanza e il cuore a tremila di lui, la mano tolta alla velocità del suono e un ondata di piacere e terrore che gli inzuppava le lenzuola. 
-Che c'è ma, che cazz...?!- balbettò non riuscendo a simulare nulla, la faccia da stronzo sfigato dipinta su un volto che era già la caricatura di se stesso, un viso che tutti prendevano in giro, sempre.
-Mi hanno chiamato... Papà...-.
Non disse altro sua madre, non serviva. E da quelle parole all'ospedale, all'ultimo sguardo a suo padre, alla bara che scendeva e s'infossava sotto terra, Marco visse come in un sogno immerso nella nebbia. Eventi che scorrevano in modo incontrollato, pensieri in un loop infinito di banalità, dolore e incomprensione. Accade davvero? si trovò a domandarsi più e più volte, fissando il vuoto davanti a lui mentre pupazzi inespressivi ciarlavano vuote parole di circostanza alla madre distrutta, al fratello maggiore disperato e a lui, immobile come una statua di cera, perso nel nulla più assoluto.
I giorni seguenti Marco si sentiva sereno e anche morto. Erano state tre di numero le frasi ricevute via sms e una via facebook da parte di ''amici''. Quattro minchiate piene d'indifferenza e banalità. E Marco si sentiva bene, e morto e solo. Non esisteva più nulla di lui forse, solo un buco al posto della testa e un fosso per quello del cuore. Non c'erano più pensieri, non c'erano più giudizi, svanito il dolore, svanito il senso di solitudine, di inadeguatezza, di inferiorità. Suo padre, il suo unico amico, non c'era più. Sparito.
Ricordò un prato e il tramonto, l'erba appena tagliata a primavera e il pallone da calcio troppo grande per lui. C'era suo padre a sorridergli, che lo incitava a calciare più forte, più forte. Ricordò se stesso avvolto in un morbido asciugamano, il corpicino fresco di borotalco, le mani grandi e attente di suo padre che si riempivano d'acqua fresca e gli lavavano il viso. Ricordò il suo abbraccio contenuto, una semplice mano attorno alla spalla e poche parole a sussurrargli che tutto si sarebbe sistemato, che le ragazze erano un mistero tutto da scoprire, che avrebbe avuto tempo, che ogni uomo, persino lui, finiva col cuore spezzato per colpa di una stronza insensibile. Ricordò il dispiacere che provava vedendolo sempre solo, sempre in difficoltà assieme agli altri, sempre preso di mira. Ricordò i film al cinema, le partite alla play. Ricordò il suo sorriso gentile e il suo viso arrabbiato, i suoi insegnamenti, il suo profumo e il suo calore
Lo pensò ancora un secondo, lo raggiunse. Un calcio alla sedia, una stretta di fuoco che gli mordeva il collo, gli occhi pulsanti e il mondo che diventava viola, poi nero. Poi nulla.


14/08/13

Guest post al contrario (nel senso che è mio ma anche no): Karmaledetto

Buon metà settimana ragazzuoli! Oggi post rapido per comunicarvi un'interessante iniziativa che v'invita voi tutti (ma anche senza di me che insomma non voglio sembrare egocentrico) a fare post tutt'insieme...
Il discorso s'era iniziato con Misantrophia, con MikiMoz, l'avevo sentito fare pure da Pier(ef)fect (madonna quant'è ffigo il suo nome), e nulla... Consiste nel creare post in collaborazione.

Scrivo qui oggi per dirvi quindi che se andate da Misantrophia QUI troverete il nostro primo post fatto da tutti e due insieme, cioè da me, lei, Misantrophia, io, Cervello, Bacato, CervelloBacato e compagnia bella. E... Questa pessima presentazione sto già immaginando gli effetti che avrà... Come tirarsi la zappa sui piedi insomma!

E allora via, andate là a leggere, che si parla di Karma! ;)

12/08/13

I post più letti di luglio col bene che vi voglioioio

In questo torrido lunedì d'agosto vi da il benvenuto il nostro appuntamento mensile ormai osannato e copiato persino oltre oceano. I 5 post più letti dello scorso mese su questo blog sonooooo... (rullo di tamburi)...
Che bella l'estate

Al 5 posto il (probabilmente primo di una lunga serie) racconto sul mestiere del porta pizze, arte tanto nobile quanto scassa marroni.

In 4 posizione lo studio scientifico e sociologico sui famosissimi Duecento Metri di Fuoco e Fiamme, area geografica in cui si presenta un fenomeno quantomai curioso e al limite della resistenza umana.

Al 3 gradino del podio il post scherzone che v'ha fatto credere che il blog chiudesse, quando invece andava solo in vacanza :)

Alla 2 resiste l'Intervista Bacata numero sssseiiii, quella a The Mist, che l'è una gran brava donzella.

E il vincitore di questo mese è lo studio fenomenologico del Mi Piace di Facebook!

E con ciò, cari regazzi, è tutto. Voi mercoledì molto probabile un guest post particolare. State tonnati eh!

09/08/13

Refresh: La Salerno-Reggio Calabria vs CervelloBacato e co.

Leggenda narra che nel nostro italico stivale vi sia un tratto autostradale che non s'ha da fare!. Leggenda narra anche che io quel malefico tratto l'abbia fatto e che sticazzi, è lammerda confezionata a corsie!!! (corsie?! quali corsie?!)... Sì, sto parlando della mitica autostrada A3, tratta Salerno-Reggio Calabria...

Sicchè, come vi dissi in questi post, me ne andai in vacanza in Soverato, facendo poi tutt'un tour della simpatica regione calabbbbbbrese, dove ogni ''b'' di Calabbbbria e calabbbbrese corrisponde a circa un'ora di estenuante percorrenza, giacché 'sta benedetta punta dello stivale è una cosa lunga ma lunga che nemmeno il CavolinoDurino di Rocco Siffredi o il cavallo domestico di Cicciolina alèalè. Ovviamente per giungere a destination, passai per cotale ''autostrada'', che a chiamarla ''autostrada'' il mio self control schizza male, creandomi spasmi involontari del collo perché per tenermi sveglio m'ero pure strafatto di RedBull (ti mette gli spaaaasmiiii!). Direte voi ''Ma perchè non ne hai fatta un'altra di strada, viste e sentite le cattive novelle che persino i tuoi nonni si raccontavano con terrore durante le fredde notti invernali, quando si voleva far spavento ai piccini?!'' Semplice! In Calabbbbbria di strade, ce ne sono una cosa tipo pochissmee!

Comunquemente, arriviamo al dunque. Entriamo in questa maledicta A3, molto bellina per il primo tratto Napoli-Salerno, coi fiorellini bianchi e violetto a dividere i sensi di marcia e le tre corsie (o due poche volte) più più ben asfaltate che si possano trovare su e giù per lo stivalo (e l'ho fatto tutto, sicché io, un po' come Alex Schwazer, posso dire che di ciocco... ehm, di asfalto me ne intendo!).  (Sta battuta fa pietà eh!).

Giungiamo poi nel pezzo Salerno-Reggio Calabria, e lì...
''Beh, non è così male come tutti dicevano no? E' pure fatta bene!''
''Si dai, me la ricordavo peggio... Meglio così!''
E non l'avessimo mai detto. Che Zeus ci fulminasse all'istante per quelle parole sittanto scellerate! Cioè si, il primo pezzettino è fattibile e decente, diciamo che sembra un'autostrada vera. Ma poi...

''Oh, la prima coda''
''Oh, le corsie sono due''
''Oh, le corsie sono due e strette''
''Oh, l'asfalto non assomiglia più ad afalto ma a sassi, dune e cune e vi sono bizzarri omini fluorescenti arancioni che fanno gesti strani ai lati della strada''
''Oh... Perché vedo macchine venirmi contromano?!?''
''Ou fermo fermo, qui ci sono solo due corsie, ma una è per noi mentre l'altra è per il senso di marcia opposto!''
''Occhio occhio, ci sono i conetti in mezzo alla stradaviapianoMadonnamiaMaCheOhhhhh!?!?!?''

07/08/13

Cazzi e mazzi vari! Se poi volete vedermi pure la faccia è il momento giusto... ;)

Bloc Party e Flux nelle orecchie che mi sta imparanoiando duro. Ste giornate, che ve lo dico a fare, sono torride e io sto cucinando a sole lento. Dato che di temi scottanti non me ne vengono, e nemmeno frizzanti, non mi resta che parlarvi di cazzi e mazzi miei, così giusto per farvi gradire e regredire. Ebbene...

Il caldo e l'assenza di mare nelle vicinanze, che noi siam sperduti nel mezzo della Padania (la Padania non esiste), si fa sentire forte e si corre tutti al fiume. ''Il fiume?!'' direte voi? Eccerto amici cari. C'abbiamo da queste parti un fiume pulito e ghiacciato che in certi punti crea dei piccoli paradisi d'acqua limpida e smeraldina che sono davvero una manna dal cielo. Si sta lì, a studiare, a cazzeggiare, a far due tufi, tre tartufi e un tris di tuffi, a evitare nudisti maschi sempre troppi e a sbirciare le nudiste donne giovani gnocche che saran poche ma che a noi colpiti da un magro periodo di vulva ci fanno un gran piacere. 

Poi c'è lo studio che va avanti, che in settembre riparte la sessione e quindi allegriaaaa (ma un cazzo proprio). Poi c'è pure che avrò un colloquio di lavoro, un lavoro abbastanza serio che pregate tutti le vostre divinità divine e pagane, che ogni aiuto qui è ben accetto.

C'è anche che scrivo. Mi ronza insistente per la testa di risistemare e finire un racconto che trovo davvero molto molto molto bello dedicato a Due minuti a mezzanotte, ma lo schizzo di sedermi a scrivere poi fila via, sto stronzo. Meglio però procede Il non morto (trovate tutte le info qui nel blog in giro girando), che lo so che ve lo ripeto da tremila anni che lo sto tirando avanti ma stenderlo nero su bianco è tutto un altro paio di maniche rispetto a stenderlo nella mia testa. E io le maniche non le sopporto che mi fanno sudare al momento.

Infine, giusto per concludere in bellezza, bella simpatica emozionante notizia: ho riicontrato una vecchia conoscenza, ovvero una mia specie di zio, che non vedevo da anni e anni. Non sapete che meraviglia, che gioia, che felicità. Era il mio ''zio'' da quand'ero un pischello, ora per motivi vari (ovvero non era davvero mio zio) ci si è allontanati ma poi ritrovati, come dicevo prima. E nulla, sono felice. 

Felice e sudato. Cazzo che caldo. Scusate il post un po' così ma oh, pure muovere le dita sulla tastiera fa sudare, e poi la blogosfera si spopola di sti mesi. Se non doveste beccare i miei post ogni tanto non vi preoccupate, io ci sono... Sono un cadavere arrostito, ma ci sono ;)

Ahhh importante! Volete vedere la mia faccia di culo?! Quella vera vera?! Andate da MikiMoz che m'ha intervistato e ci troverete pure il mio vero io, per la primissima e ultimissima volta di ever! Andate, ciao andate dai ciao!

05/08/13

Bacato&Cervello: Akira

Ma che diavolo....?!
Cervello: Beh dai, è stato un bel film no?
Bacato: Si abbastanza. Non era poi così difficile da seguire, meno male...
Cervello: Già, già... Sono soddisfatto dai.
Bacato: Io però non ho capito una cosa...
Cervello: Ovvero?
Bacato: Ma com'è che erano tutti gemelli in quel film?
Cervello: Bah, sarà stata la bomba che è esplosa all'inizio no?
Bacato: Ah giusto, giusto. Dici che le radiazioni poi hanno fatto si che nascessero in seguito solo persone con la faccia tutta uguale? In effetti un futuro popolato da gente identica non può essere poi molto roseo. Ecco, ora mi spiego pure quella società tanto scontenta che si vedeva...
Cervello: Esatto, esatto... Bel film però eh?
Bacato: Certo certo, e nemmeno così difficile da capire come dicevano tutti! A parte in qualche scena, sì...

02/08/13

Ciao amighi, ciao! W l'amicizia, specie quella premiata!

Con apocalittico ritardo mi faccio vivo a lei, la carissima Kety, che dal suo blog pieno di ricette m'ha premiato quasi un mese fa col premio dell'amicizia. Chi sono io dunque per non festeggiare quell'attimo di pazzia che ha portato una qualche persona dall'altro lato della websfera a pensare a me anche per un secondo e perciò a premiarmi? 
(si capisce che sta frase lunga è un riempitivo messo così un po' accazzo?)



Vediamo di che si tratta insomma! Il premio dell'amicizia funziona così:
-Scrivo 7 cose che non sapete di me
-Inserisco il link del blog che m'ha premiato (lo trovate lassù)
-Ci ficco l'immagine del premio
-Scelgo 15 blog con meno di 200 followers (ma anche no, ne sceglierò... 3, giusto perché sono un amabile stronzo!)
-Segnalo a ogni blog il conferimento del premio

Alor, via che si va, vecchie prugne!
Sette cose che non sapete di me? Boh! V'ho già sputtanato di tutto e di più qui dentro... Diciamo che ... Adoro l'acqua, e infatti la bevo ogni giorno. Poiii... Odio le lenticchie, ma pure i piselli non è che siano sto gran che. Le regazze in costume hanno effetti ipnotici sulla mia semplice mente (''Hodor!'' confermò Hodor). Evito di abbronzarmi troppo perché altrimenti divento davvero troppo nero. Mi piace il caldo e l'estate ma sono il primo che poi se ne lamenta. E per finire... Non sono in grado di scrivere sette cose su di me che voi già non sappiate. 

Ora tre blog amighi miei che considero abbastanza amighi amighi... 
Potrei citarvi MikiMoz, che oltre che amigo è pure amante, e che non considererà affatto questo premio. Che pezzo di merda eh!?
Dopodiché si potrebbe premiaree... Cavolo siete tanti eh! Mmm... Ale Tredici, che pure lui non segue mai i premi e i meme, altro simpaticone vaffanculo tiè beccate questa!
E per finireeeeee... Olivia, la single sotto copertura che in realtà sta solo aspettando che io mi faccia avanti e la corteggi, già lo so. E lei i premi in teoria li segue, cioè, le conviene altrimenti insulto pure lei. Ma no, non lo farei mai con una regazzauola ;)

Ecco, è tutto. Saluti baci e abbracci a tutti. 

31/07/13

Le Interviste Bacate #7: Glauco Silvestri

Benvenuti, cari amici, al nostro consolidato appuntamento dall'elevato spessore culturale. Oggi con noi è qui un blogger che è anche scrittore, o uno scrittore che è anche blogger. Insomma, eccoci qui con Glauco Silvestri!

Cervello:
Buongiorno grande Glauco! Che dici di iniziare qui l'Intervista Bacata numero non ricordo più di preciso quale? Iniziamola dai, sì sì è giunto il momento!
Intanto presentiamoci: piacere, Cervello, e tu, a quanto pare, sei un vips! Sono emozionato, giuro. Tu come ti senti?

Glauco:
Vip io? No, assolutamente. Sono una persona normalissima che blogga e, soprattutto, sono in fibrillazione per via di questa intervista. E' passato parecchio tempo dall'ultima volta che mi è stata offerta una opportunità come questa.

Cervello:
In fibrillazione addirittura? Wow, quale onore! Iniziamo con le domande allora :) Chi sei, dove blogghi, da quanto, e come mai il tuo spazio web è così dannatamente fico? E' l'ora di vantarsi ;)

Glauco:
Da dove cominciare? Mi chiamo Glauco, classe 1972, in arte Gloutchov (soprannome affibbiatomi dai colleghi di lavoro). Amo scrivere, leggere, il cinema, la vita all'aria aperta... ma è dalla scrittura che è nata la necessità di aprire un blog. Son partito da un piccolo spazio online fornito da Virgilio... cos'erano? I primi anni 2000? Poi sono migrato a IlCannocchiale, quindi a Blogger... dove sono tutt'ora. Il mio blog è raggiungibile a questo indirizzo:  http://blog.glaucosilvestri.it
Su questo blog scrivo alla giornata, senza palinsesti, senza "argomenti" guida. Ci trovate di sicuro le recensioni ai libri che ho letto, ai film che ho visto, i miei 'capolavori' in arte digitale, ma anche cose molto meno interessanti, perché estremamente personali. Un tempo, invece, ero un blogger più serio! ^^ Fino a qualche hanno fa ero noto in rete per il blog "31 Ottobre", dove parlavo del mondo degli esordienti, dei piccoli editori, e fornivo anche delle lezioni in pillole per migliorare il proprio stile narrativo. Da che pulpito lo facevo? Il blog era nato per raccontare l'esperienza di una pubblicazione, poi si è allargato a tutto ciò che gira intorno alla narrativa grazie alle mie esperienze dirette (pubblico con successo pressoché nullo sin dal 1997! ^_^). Ho sempre pensato che quel blog fosse un elenco di cose da "non fare", ma i miei lettori la pensavano diversamente, e uno di loro ha pure fatto il botto (ma non posso fare nomi!). Oggi '31 Ottobre' funge solo da mirror per le mie recensioni libresche (il passato del blog è stato oscurato per motivi personali), mentre un mirror analogo, ma per i film, è presente su un altro mio blog secondario chiamato 'Stretto in un Angolo'. Ma sarebbe una storia lunga e noiosa il parlare di tutti questi blog.
Ho anche un sito. Di questo invece sono orgogliosissimo perché racchiude tutti i miei più recenti lavori narrativi, in ebook e non. E' raggiungibile all'indirizzo:  http://www.glaucosilvestri.it  
Qui ci trovate i miei ebook gratis, quelli in vendita, i miei racconti brevi, alcune mie poesie, un paio di testi di canzoni, tre audiobook... e anche una galleria fotografica della mia nuova passione, ovvero l'arte digitale.
Che altro? Noto che alcuni seduti in prima fila stanno già ciondolando sulla sedia mentre stanno in piena fase REM, per cui mi fermo qui.

Bacato: 
Svegliatevi, teste di cactus! Siate educati col nostro ospite! 
Cervello: 
E insomma sei davvero molto presente sul web, e sei pure stato pubblicato! Qualche dettaglio al riguardo? Bacato: 
Facciamo finta che due anni fa hai fatto il botto. Com'è la tua vita ora? Sesso, droga e rock n'roll o qualcosa di molto diverso?

Glauco:
Dettagli sulle mie pubblicazioni? Diciamo che i miei editori son (quasi) tutti falliti, o hanno chiuso i battenti poco dopo aver scelto me come autore della loro scuderia. Credo... credo che basti questo a raccontare la mia carriera di scrittore!
Ora è tutto diverso (più o meno). Penne, Pennelli e Rock n'roll di sicuro. Per droghe intendi i prodotti da drogheria? Non faccio un uso intensivo di spezie ma in casa ci sono sempre... e ai fornelli mi piace sperimentare (visto poi che ho vicino a me una pizzeria d'asporto per i casi di emergenza!). Vorrei viaggiare un po' di più. Ma è un periodaccio e manca la pecunia. A proposito. Il cappello lì davanti non è che mi è caduto, eh? Se qualcuno ci vuol buttare una monetina, è gradito! Io poi, magari, forse, vi faccio una strimpellata con la mia chitarra prima di andare via!
A proposito... visto che sono un grande scrittore, e un grande correttore di bozze, volevo segnalare che il vostro intervistato (ma chi è? Gloutchov?) ha risposto con: ''Fino a qualche hanno fa ero noto in rete per il blog 31 Ottobre"...  hanno con la "h"???? 
L'ho sempre detto alla mia metà gemelli di studiare italiano. Io che son bilancia devo sempre stare attento a tutto. Fa sempre casini lui... mannaggia. Ah, a proposito, Piacere di conoscervi Cervello & Bacato. Io sono la doppia personalità di Glauco, quella che non si fa chiamare con quel soprannome incomprensibile... che poi gliel'hanno affibbiato perché somiglia a un giocatore di basket bulgaro di mille anni fa, un tale Georgi Glouchkov!

Bacato: 
Quindi porti sfiga?! Bene... (dopo quel giorno, CervelloBacato non scrisse più nulla). 
Cervello: 
Anche tu una doppia personalità insomma! Qui è pieno di schizzati l'internet... Ma tu, caro Glauco, cosa fai nella tua vita, qual è il tuo lavoro? Quello noioso e triste intendo, perché a scrivere dicono non ci si faccia i soldi...

Glauco:
Sì, sì... un pochino di iazza la porto. A proposito... hai uno strano colorito, sicuro che stai bene? Eheheh...
Sì, son doppio pure io. Il gemelli è quello pazzo e creativo. Il bilancia è il razionale che tira le redini quando quell'altro tenta di buttarsi dal tetto per fare superman... (eppure son convinto di riuscirci, è tutta questione di mantello e mutandoni rossi sopra il pigiama!).
Tornando a bomba, mi guadagno da vivere nell'elettronica. Faccio il masterista. In pratica progetto quei supporti verdi dove vengono montati i componenti elettronici che servono a far funzionare tutti i gingilli che usiamo quotidianamente. Roba complicata da spiegare e già vedo un paio di persone che abbandonano la sala quatti quatti! Lavoro per un grosso marchio italiano che sicuramente avrete visto pubblicizzato in televisione. A scrivere, confermo, non si fanno i soldi, specie se le case editrici falliscono non appena ti pubblicano!

Cervello:
Ah, che lavoro interessante, ho presente più o meno, dai. 
Bacato: 
Si, come no, dai Cervè che non hai capito n'cazzo! Comunque sia mi piace il gemelli. Ma com'è che hanno i nomi dei segni zodiacali? Sarai mica un amante dell'astrologia? Cioè, credi nell'astrologia?!

Glauco:
Amante no... ma è una disciplina che mi incuriosisce (a proposito, questa risposta l'avevo già scritta ma fb ha deciso di non digerirla). Gli oroscopi non sono sicuramente portatori di grandi verità ma ho notato che le caratteristiche caratteriali dei vari segni sono bene evidenti nelle persone. Tutto qui...
E comunque è proprio perché sono un Gemelli ascendente Bilancia che le mie due (o quattro, se vogliano notare che Gemelli e Bilancia sono segni doppi) personalità si chiamano così.
Ma lascia che sia io a farti una domanda: Perché tu e Bacato (o tu e Cervello), vi chiamate così?

29/07/13

Tequila, sale e ...

Buongiorno vecchi stronzi, come state? Vi sono mancato? Siete felici del mio ritorno con insulto gratuito di cui ora chiedo umilmente perdono?!
Ebbene sono tornato da questa settimana di mare. Mi sono abbronzato, un po' sbronzato ma non tanto come pensavo, e ho imparato a ffare una cosa nerdissima nuova nuova. Dai su, che vi racconto un po' le vacanze, che oggi non c'ho un cacchio da fare (se non studiare).

S'inizia con viaggio in treno lunghissimo, su un freccia rossa che era pieno di fighetti giacca e cravatta e poi me, che vestito come un barbone mi sentivo un po' stranito, ma tant'è. Il mezzo dopo era un regionale menomale, ed ero veramente tornato alla normalità: facce tristi, tutti sudati e niente aria condizionata. Ou yeah! Ora ci siamo cara mia Trenitalia di stocazzo.
Arrivo a casa di zia, che più che una casa era na villetta. Solo il giardino superava le dimensioni della mia abitazione. Ma bbene! Mattina e pomeriggi di mare, relax e tanta tanta lettura. Fate conto che quel Game of Thrones, per chi ne sa, l'ho fatto arrivare da prima della battaglia con l'alto fuoco alle Nozze Rosse. E c'ho aggiunto un po' di Seggio Vacante della mamma d'Harry Potter che però non mi piace troppo come è scritto. 

E insomma s'è conosciuto pure un po' di genti, locali calabbresi stavolta, il che è ottimo perché in caso ci tornassi li troverei ancora tutti là. E proprio di questi calabbbbresi ora vi voglio parlare. In due parole: erano Nerdacci! 
Ho imparato, anzi no, non ho imparato ma sono sulla via, a giocare a Dungeons&Dragons... Fi-ga-ta! Cribbio, dovrebbero giocarci tutti. Ti apre il cervello quel gioco, davvero. E ora capisco il buon Alessandro Girola quando diceva che fare il dungeon master (o un simile ruolo in altri giochi simili) lo ha aiutato a divenire un narratore migliore. Esticazzi!

Ma non è tutto nerdoso il tempo vacanziero, nonnò! Invero c'era molto relax, certo, ma poi pure qualche momento cazzeggio festoso, tant'è che la prima sera ho fatto le dovute conoscenze in spiaggia armati di alcol e cibo, che sembrava poco ma ne ho scolato comunque un bel po'. Che non so se lo sapete, ma in Suddolandia a quanto pare bevono un po' meno che in Venetolandia, patria mondiale dell'alcolismo pre-adolescenziale. Sono lo stesso tornato nel mio letto abbastanza rincoglionito e ho dormito come un facocero con la panza piena. Non temete per il mio livello d'ubriachezza insomma, che vi sentivo già in pensiero per me.
E l'ultima sera, per finire in bellezza, s'è ripetuta uguale uguale, ma con un po' d'amicizia in più!
Non so, sembra un seduta spiritica!

''Ehi!'' si diceva il giorno prima, ''Facciamo che io porto sale e limone e ci prendiamo pure la tequila, così domani non ve la dimenticate la vostra ultima serata qui!?'' invitavano bonariamente i calabbbresi con tanta voglia di saliminerali e frutta.
Si fa la spesa e s'arriva la sera, tutti in spiaggia, che pizza e bere non mancano, ma mannaggia la miseria la tequila manco a vendere un rene si trovava. Scartata l'idea quindi non s'è fatta, amen, ma è partito un bel giochino obbligo/verità, di quelli che si facevano quando s'era più ggiovani e che è sempre una gran bellezza.

E che ve lo dico a fare di come è andata... Se sceglievi verità eri una mezza sega e partiva il coro di ''Buuuh'' con lanci di pietre in segno di disprezzo, e allora s'era tramutato in gioco dell'ObbligoeBbasta. Com'è andata a finire?! E' finita che come dicevo la Tequila e il sale non c'erano, ma due e più limoni (e ringrazio quel pervertito di Davide per l'idea) ci sono scappati che era una meraviglia!

Un grazie a voi, genti dagli strani accenti che non siete altro ;)

17/07/13

Basta, è finita. Il blog chiude!...

... Chiude perché non ce la faccio, non ce la faccio proprio, non ci riesco a scrivere qualcos'altro di nuovo qui sopra. Davvero, e non sto scherzando. Non riesco più a scrivere, e so che non ce la farò nemmeno in futuro. Prima o poi questo momento doveva arrivare, l'avevo messo in conto, l'avrete messo in conto pure voi altri blogger. Prima o poi succede, arriva la fatidica data e tack, tipo fosse uno yogurt scaduto, non se ne fa più niente. Immangiabile, inscrivibile... Mmm... Che paragone schifoso... 
Ultimamente è di moda chiudere blog e burattini!

Vabè, basta giri di parole. Non posso più scrivere, non-ce-la-fac-cio! 
Anche perché vado in vacanza e internet non ci sta, e quindi me lo volete spiegare come posso io scrivere, pur volendo, se non c'ho il wifi?!?! Un futuro già segnato insomma! :D

Ecco, il blog chiude... Per una settimana! Ehehehe ma poi torno eh, più fastidioso e scemo che mai. Almeno è quel che spero.
Me ne vo un po' in calabria, e anzi, se qualcuno di voi si trova nelle vicinanze di una certa cittadina chiamata Praia, venite hobbit, venite, che guarda caso riesco a già a beccare di persona una blogger molto simpatica e carina nonché mitica, dato che m'ha rifatto l'estetica del blog, che è Giusy Manzella. Ecco, se volete aggregarvi, noi saremo a sbronzarci nel mare. Nel senso che berremo alcune birre in mezzo al mare, e poi annegheremo. Sarà bello!

Non piangete comunque, vi infastidirò lo stesso tramite twitter e riuscirò, teoricamente, a leggere i vostri blogss... Credo. E quindi nulla, ciao cari miei. Venerdì, comunque sia, ultimo post pre-vacanze, che sarà un'Intervista Bacata ad un personaggio davvvvvvvero curioso e piuttosto vippps! State tonnati, stay tuned ;)

Baci baci, Gossip Girl.. Ehm, CervelloBacato!

15/07/13

Fenomenologia del ''Mi Piace'' di Facebook

Una delle più grandi invenzioni che hanno irrimediabilmente sconvolto il nostro vivere quotidiano, dopo quella delle supposte e del lunedì mattina, dopo il romanzo di Willwoosh, dopo i leggins da uomo, dopo i cetriolini nei panini del McDonald's, e dopo i meme con Leonardo di Caprio, è senza ombra di dubbio il Mi Piace di Facebook.

Mmm Mi Piaceee!!!
Il Mi Piace di Facebook è quella manina bianca che sembra dire ''Ok'' ma invece significa ''mi piace'', e il collegamento tra ''pollice in sù'' e ''mi piace'' non è che lo si veda poi tanto forte. E proprio io, che sono notoriamente molto intelligente, c'avrei messo piuttosto una faccina con la lingua fuori, che a mio parere dimostra molto meglio quel ''Mmmmmm mi piaceeee'' che vorrebbe invece esprimere la sopracitata manina.
Il Mi Piace di Facebook ha cambiato radicalmente il modo di vivere di milioni di persone. Esso, col tempo, ha assunto i più svariati significati e il semplice gradimento è andato ben più lontano di quanto fosse inizialmente sua intenzione... Sta frase non l'ho capita nemmeno io, ma sto tentando di dare un tono serio prima di enunciare le mie cagate astrali...

Si parte da un semplice concetto. Si legge qualcosa in bacheca, e se è gradito e non s'ha cazzi di commentare, parte il mi piace. Semplice, chiaro, intuitivo, pulito.

  • Tizio mette una canzone che trovo carina? Mi piace!

Tizio pensa:''Che bello, ho qualcosa in comune con la persona che ha messo Mi piace!

  • Caia scrive un pensiero con cui mi rispecchio? Mi piace!

Caia pensa:''Che bello, anche tal persona la pensa come me!

  • La tipa mette in mostra i suoi seni con nonchalance? Mi piace!

La tipa pensa:''Wow, qualcuno mi apprezza davvero per quel che sono dddentro! Ora mi sento importante!''

I sopra elencati esempi sono per l'appunto modelli base di come dovrebbe funzionare il Mi Piace di Facebook. La realtà dei fatti però è ben diversa. In particolare vi sono più di un paio fenomeni che si scatenano per la maggiore, e sono legati entrambi al tipo di sesso di chi pone il Mi Piace. Andiamo perciò ad analizzarli in maniera seria e composta, supportando il tutto con testimonianze reali e immagini che la gentile regia è riuscita con tanta fatica a recuperare.
(clikkate qui per far partire la musichetta di superquark in sottofondo)
Tenete presente che il documentarista, che sarei io, fa parte delle persone ''normali'' a cui più sotto farò riferimento.

L'uomo che mette Mi Piace:
Occhi: sono in questa posa così
da mostrarveli meglio ;)
L'uomo che mette Mi Piace lo fa principalmente per mostrare arrapamento gradimento verso la femmina che pubblica una foto. Giacché per sua natura, il maschio, è per la maggior parte della sua giovinezza single, e per la maggior parte della sua vita unostronzopezzodimerda, sarà sempre, in qualunque caso, ogni volta che potrà, spinto a mostrare un certo soddisfacimento quando gli si parano due belle poppe davanti. Se gli va bene la femmina noterà il Mi Piace, ed egli potrà godere di quel pezzo di carne cui lui ha appena approvato la buona produzione. Ma pure se è fidanzato, come si accennava, apporrà il suo timbro, chiaro! Cioè, le poppe son sempre le poppe, cazzo di discorsi sono?! Poi, a seconda del livello di stronzopezzodimerdaggine di cui si fa portatore sano, starà a sua discrezione cornificare o meno la sua fidanzata.
S'assiste allora a queste foto con donzelle in costume (o con le grazie varie ed eventuali esposte pure in pieno inverno grazie ad ingegnosi escamotage)
trivellate da Mi Piace di maschi arrapati che con quella manina vorrebbero far capire alla suddetta portatrice di vagina che ''sono estasiato dal contenuto artistico di tale iconografia'', frase in realtà più esplicabile in ''con la tua foto io mi ci ammazzo di pugnette, vorrei trivellarti con ben altro di quella manina, poiché v'è qualcos'altro che è all'insù oltre al pollice!''.
Inizia quindi il gigantesco impero di Mi Piace sotto a tutte quelle foto che riportano una ragazza mediamente piacente in atteggiamenti e pose che sia esplicitamente sia implicitamente (ma volontariamente) mostrano un accenno di tette/culo/panciapiatta.

14/07/13

Non sono una puttanaaaaa!

Buona domenica ragazzuoli! Video assolutamente divertentissimo, non serve conoscere Final Fantasy per goderselo, davvero. Io ci sono morto :) E chi l'ha fatto è un genio, inutile dirlo..

12/07/13

I post più letti di giugno, però famo na cosa in fretta!

Buongiorno e benvenuti ai post più letti dello scorso mese. Quest'oggi post rapido perché non c'ho tempo, ma presto v'aggiorno sul che sto a ffà, probabilmente via twitter o altro. Ah ecco, di fianco trovate i tastini per i social, che se non avete già pigiato cioè siete persone peggio. Quindi fatelo ;)
Arrivando a noi, partiamo dal meno al più letto.

Quinta posizione il post con le mie impressioni su Man of Steel, il film su Superman che m' piaciuto anche se si poteva fare meglio.

Alla quarta una piccola discussione mentale tra me e me circa la responsabilità di un post che non era stato scritto e... Vabè, delirio!



Sale sul podio in primissima posizione il meme/premio Summer Survey.

E con questa super velocità io mi defilo, vi saluto, e buonagiornata a tutti! Non preoccupatevi, che pure se sono di fretta ve vogggglio bbene lo stesso ;)

09/07/13

I Duecento Metri di Fuoco e Fiamme e la nefasta malattia che mi colpisce: la ISEAA

Ora, io lo so che avevo già fatto un post molto tempo fa in cui parlavo di questo problema. Però lo facevo in termini generali. Generali nel senso che raccontavo di questa piaga che mi fa girare i maroni e del suo effetto nefasto in tutto l'arco della mia vita. Andiamo allo specifico ora. Parliamo di adesso, dell'estate.

Mi fa un ridere...
Ormai ne sono convinto: ho una malattia rara di quelle che mostrano ogni tanto in programmi tipo Mistero o WildOltreNatura, quello con Fiammetta Cicogna che l'è pure na gran gnoccolona e c'ha quella r moscia da farti rizzare il p... Il pelle! Si, ti viene IL pelle d'oca! Ma non perdiamoci a parlar di questa biondazza.
La malattia rarissssima che secondo me m'affligge è la sudorazione eccessiva alle ascelle.
''Ah forse ne ho sentito parlare. Iperidrosi per caso?''
''No, IperSudorazioneEccessivaAlleAscelle! E' scientifico, si chiama così!''
Porca miseria, nel mentre che vi scrivo è sera, non fa fresco ma insomma, la non presenza del sole che batte si percepisce, e ho il ventilatore a palla che alita giusto sotto l'ascellonica destra... Che suda... Mi sono appena fatto la doccia, sono uscito da venti minuti o giù di lì, e nonostante tutto, lei se ne strafrega, e suda. Ma vi pare!?

Ora, come lo spiega la scIenza questa cosa?! Perché, cara la mia ascella emozionata, devi piangere continuamente? Hai pure il vento addosso, che ti lamenti a fare? L'altra tua sorella che soffre non s'è mica messa a frignare come te! Boh... 
E arriviamo a parlare dei famosi 200 metri di fuoco e fiamme. Questi DuecentometriDiFuocoeFiamme li ho scoperti due anni fa circa, iniziando a frequentare l'università. Essi sono gli ultimi duecento metri di percorso che mi portano all'entrata dell'edificio. Perché si chiamano così?

Foto di repertorio: dietro la duna l'entrata dell'università.
Perché che sia inverno, autunno, estate o primavera, e notate bene che ho messo in disordine le stagioni non so bene perché, in questo breve spazio la temperatura aumenta vertiginosamente senza alcuna spiegazione logica. Non ci si può far niente eh, sul serio. 
Esempio tipico è quello dell'esame (tipico vabè, come se n'avessi fatti tanti d'esami... beh, provati si! conclusi.. ehmmm ma andiamo avanti!): 
Non sei mai stato uno che si veste particolarmente elegante per fare gli esami, cioè non lo trovi ''sensato'', però insomma ecco, non è che ti vesti da straccione, un minimo di senso estetico magari lo vai cercando. Il punto è che conoscendo la tua sindrome di IperSudorazioneEccessivaAlleAscelle, che in verità hai notato, e stai notando, avviene solo per una di esse alla volta...
''Specificazione: soffro di ISEAA ad ascella a fase alternata.''
.. dicevi, cerchi di non sforzarti troppo nella lunga passeggiata che ti porterà in università e di percorrere le zone più fredde o fresche evitando quindi i mortali raggi del sole.

Il bello è che ci riesci ad evitarli, arrivi quasi a destinazione fresco come una rosa, ma poi... I DuecentoMetriDiFuocoeFiamme ti aspettano e ti fregano sempre sempre sempre. E sul serio, non te ne raccapezzoli proprio. In quel tratto il sole inizia a fucilarti. Che vi sia forse qualche eruzione solare giusto nel mentre del mio passeggiarci? Possibile mai?! Cioè, questa è la spiegazione più logica, plausibile e semplice che sono riuscito a trovare. Voi ne vedete forse altre?! 

Fatemi sapere VOI come la scienza può spiegare tutto ciò, e come voi, soprattutto, lo interpretate. E se potete farmi un favore, chiamate la redazione di Voyager, Mistero e/o WildOltreNatura, quest'ultima preferibile soprattutto se viene Fiammetta da me per farmi diventare famoso.
Cervello: No beh, bello diventare famosi così! -.-''
Bacato: Ma si, poi vediamo Fiammetta e ci proviamo abbomba!
Fantasia erotica numero 7:
Ohh mio bel Cerrrrvellino... Grrrrrh!
Cervello: Ma se sudiamo!?
Bacato: Con le femmine? 
Cervello: No giusto, noi ci sappiamo fare in certi ambiti ;)
Bacato: Ou yeah!
Cervello: Adoro questi (rari) momenti d'intesa!

P.s Potrebbe essere che sudo per l'ansia? 
P.p.s No, è sicuramente IperSudorazioneEccessivaAlleAscelle
P.p. p.s Sudo tanto solo d'estate, e non sono messo così male come voglio farvi credere in questo post, è tutto molto burlone e leggero.
P.p.p.p.s E se avessi detto l'ultima frase solo per sembrare meno ''problematico''?

Nota finale di diversi giorni dopo, da leggere rigorosamente come fosse una pubblicità di assorbenti per donne:
Caro diario, ero così stufa di sentirmi imbarazzUata davanti alle ggenti. Loro mi vedevano, mi odoravano coi loro buchi del naso e io mi sentivo addisaggiata. Ma ora, grazie a *nomedellamarca*, ho appena scoperto un deodorante stick eccezioUnale, che mi fa sentire finalmente libera e leggiUera come una farfallina che svolazza in un campo pieno pienissimo di fiori!
Grazie *nomedellamarca*, da oggi mi sento più donna!

... Eh... Ricordo che non sono una donna, ciao!


08/07/13

Le Interviste Bacate #6: The Mist

Buongiorno amici erotomani! Perché vi chiamo così quest'oggi? Semplice, l'intervista che sta per seguire è al quanto piccante, quindi mettetevi comodi e prendete a cinquine la parte perbenino che è in voi ;)
Vi presento la carissssima The Mist!

Cervello:
Buongiorno The Mist, e bbenvenuta nella primissima intervista bacata numero sei!
Sei emo?



The Mist:
Il Caos me ne scampi! Trent'anni fa forse mi ci avrebbero scambiata. Avevo anche il viziaccio, certe volte di disegnarmi sulla pelle con una lametta da barba, ma ancora gli Emo non erano stati inventati, così a nessuno è venuto in mente di paragonarmici. Detesto essere inserita in qualsiasi gruppo. Io sono io (con una d davanti) e basta. Anche se per qualche anno andavo in giro spacciandomi per punk in realtà i punk non mi consideravano una di loro, perché non sono in grado di uniformarmi.
E a proposito, ciao, Cervellino mio bello *_*

Cervello:
No che non si può! U.U E' un posto serio, scherziamo?!
Bacato:
The Mist:
Ops... censurami tutta! :D

Bacato:
Comunque sia niente censura! :D Ma scusa, porno cacca anche? Parli delle pratiche sessuali alla two girls one cup? No perché quelle io proprio oddio no...
Cervello:
Oh, pure lui ha un contegno...

The Mist:
No. Racconto di episodi della mia vita. Possono essere espliciti, ma mai realmente pornografici. Cerco sempre di mantenere un certo livello, senza scadere troppo. A parte la porno-strocca "Se fossi un uomo." Quella è la descrizione messa in poesia di come io scoperei una donna, se fossi un uomo. O di come vorrei che un uomo scopasse me. Ma nella letteratura ci sono esempi ben più turpi di quanto non siano i miei scritti, e sono considerati capolavori. Quindi io scrivo capolavori! ^_*

Cervello:
Mi pare una conclusione più che logica!
Bacato:
Ammetto che questo idiota di Cervello non ha seguito troppo il tuo blog, ma che dire, m'hai invogliato così tanto con questa descrizione che io mi ci butterò a capofitto finita l'intervista! E vediamo di finirla in fretta quindi... Finita? Bene ciao io vado a leggere! :P :P :P
Cervello:
.... Si ecco... Chi sei tu, cara The Mist? Una ragazza o una donna? E cosa fai nella tua vita di bello, inteso come lavoro?

The Mist:
Io sono una bambina imprigionata in un corpo che non si rende conto che non dovrebbe invecchiare. Non sono proprio capace di crescere. Un maschiaccio, che si diverte un mondo a vivere nell'universo maschile a 360°. Adoro gli ambienti saturi di testosterone, e non intendo in senso sessuale. Proprio a livello di divertimento. Trovo le uscite fra sole donne la cosa più banale, noiosa e squallida che possa esistere. Nella mia vita ho sempre frequentato principalmente uomini, i miei amici sono quasi tutti uomini, e i miei passatempi preferiti sono tipicamente maschili. Lavoro? Un tempo ero una promettente futura sindacalista. Poi ho fatto l'errore di innamorarmi e trasferirmi a 300 km da casa mia. Alla fine della relazione e al mio ritorno a casa ho scoperto che a quarant'anni sei troppo vecchia e qualificata per meritare un lavoro, così adesso mi arrangio alla meglio, e sopravvivo grazie ad una piccola rendita. Il resto del tempo lo trascorro scrivendo racconti e poesie, e dedicandomi a svariate comunità virtuali, a singhiozzo. Sono incostante. Mi stanco in fretta e cambio spesso. Però traggo grandi soddisfazioni da tutto ciò!

Cervello:
Per quanto adori le donne non posso che concordare... In quanto a divertimento siete... Noiose! Ben poche sono quelle che sanno divertirsi ''come un maschio'', e queste sono talmente belle e piene di vita che risultano ingestibili sentimentalmente parlando... Almeno per me.
Bacato:
Ti dirò, io mi sono perso Cervello... Che stai a dì? Comunque la porno strocca è.... Ma andiamo avanti! Uscendo principalmente con maschi, quindi, credi nell'amicizia uomo-donna? Nel senso, credi un uomo possa provare amicizia autentica verso una donna senza metterci in mezzo il pene?

The Mist:
Caro Cervello, non sono ingestibili solo per te. Temo che non esista proprio un uomo in grado di gestirmi. Questo mi crea qualche problema. Io in genere dopo qualche tempo tendo a fuggire il fanciullo, proprio perché il mio bisogno di vita mi spinge a correre, e spesso il fanciullo non è molto concorde con me, e qua iniziano i guai. Chissà perché più cerchi di scappare, più qualcuno si sente in diritto di catturarti, ad ogni costo e con ogni mezzo. Anche non piacevole.
Bacato mio, lo sai che tu sei il mio favorito? Si, credo nell'amicizia uomo donna, semplicemente perché secondo me metterci di mezzo il pene non la inficia. Il mio miglior amico, per molti anni, è stato un ragazzo gay che era etero solo con me, e con cui facevamo marachelle in giro, seguita da sesso spettacolare. Senza coinvolgimenti sentimentali, che logorano ogni rapporto. Adesso lui convive con il suo uomo ed è felice, è ancora un mio amico anche se, per ovvie ragioni, non facciamo più marachelle assieme. ^_*

Bacato: 
Questa storia mi piace un sacco! Quindi tu dici che col pene in mezzo un amicizia tra uomo donna resta pur sempre amicizia..

Cervello:

Io credo i sentimenti prima o poi ci si mettano in mezzo... Di fatto lo dici pure tu, finisce che ti corrono dietro e tu fuggi, tranne in un caso che è abbastanza particolare. E...

Bacato:

Non sei sposata, convivi e/o hai un compagno stabile, o combini marachelle?

The Mist:
Se ci si mettono di mezzo i sentimenti si complica tutto. L'amore è una complicazione incredibile. E' un sentimento traditore. Destinato a svanire. Molti poi confondono la passione con l'amore. Quando la passione cala e si spegne, ed è inevitabile sulla lunga distanza, poi iniziano i problemi.
Se invece non hai coinvolto sentimenti così sublimi ed elevati, ma sei sempre rimasto su un piano più... mmm... diciamo animale... selvatico... allora l'amicizia si salva.
Pensa ad una qualsiasi tua ex. Nella maggioranza dei casi c'è dolore, astio, rancore, accuse e colpe. Questo è quel che rimane delle ceneri di una storia d'amore, solitamente.
Se hai un amico, un buon amico, e ogni tanto ci fai sesso, senza che nessuno dei due pretenda nulla dall'altro, le cose sono molto diverse. Ti diverti, dai e ricevi piacere, soddisfi un bisogno primario, perché non va sottovalutato che la sfera sessuale fa parte dei bisogni primari di un individuo, e lasci fuori dalla porta tutte le altre problematiche che inevitabilmente si presentano in una relazione.
Non sono sposata. All'asilo pestavo selvaggiamente il povero Alessandro perché asseriva che da grande mi avrebbe sposata. Già allora avevo le idee chiare. Ho convissuto solo una volta. Mi sono innamorata solo 4 volte. Sono stata lasciata solo una. Tutte le altre volte sono fuggita io, prima che le cose precipitassero, e no, niente figli e molte marachelle :)

Bacato:
Il gioco erotico che preferisci! ;) Il più inaspettato, e l'alimento che preferisci maggiormente usare!

07/07/13

Un giorno magari magari...

Buona domenica a tutti. Dato che da qualche giorno mi sono appassionato di slackline, oggi vi mostro di che si tratta e fin dove vorrei riuscire ad arrivare con questo bellissimo gggiochino :D Per ora riesco a camminarci sopra senza cadere... E' già qualcosa, no? :D

05/07/13

Refresh: Socializzazione da autobus.

Sono in corriera di mattina non troppo presto e mi appresto a raggiungere l'università. Tutto tranquillo, stravaccato nel sedile con grazie d'ippopotamo ingolfato da un abbuffata di scoiattoli (cosa mangiano gli ippopotami poi?), fisso curioso il paesaggio (visto mille volte ma mi piace osservare durante i viaggi) con la musica nelle orecchie.
N'è meglio così!?
Poi... Accade ciò che mai vorresti! La batteria del lettore mp3 finisce e comincia il panico! ''E adesso come faccio a pensare senza le mie colonne sonore personali!?''

Evento questo che sono sicuro non vi capiterà troppo spesso dato che tutti, conoscendo la brutta sensazione ed il disagio psicofisico causato da questa brutale connessione col mondo reale nudo e crudo, cercano di evitare di lasciare la batteria a secco!

Ritornando a noi comunque, dopo qualche secondo di difficoltà e dopo alcune smorfie facciali che m'hanno donato la bruttezza di Claudio di Biagio (oh, sei un grande eh), mi sono messo l'animo in pace. Mi sono guardato intorno due minuti, il tempo di ambientarmi, e poi ho notato una cosa alquanto bizzarra: nonostante il numero di persone presenti fosse considerevole, non volava una mosca! Silenzio di tomba! Tutti se ne stavano per i cavoli propri con la musica nelle orecchie.

Non è una cosa un po' triste?! Certo, fosse prima mattina potrei anche capire e anzi odio con tutto il cuore le oche (e pure gli ochi!) che starnazzano in bus mentre tu sei ancora tra le braccia di Morfeo. Ma in questo caso non riesco a capacitarmene. 

Io ero solo, quindi mi facevo i cavoli miei! Ma possibile che in tutto il resto del bus non ci fosse stata una coppietta di morosi, una gruppo d'amici o anche un marpione (a parte me) che ci provasse con qualche donzella e che facesse un minimo di interazione sociale?! La musica (in questo contesto) c'ha fatto diventare asociali?! Non ci credo nemmeno io a questa bestemmia che ho appena detto ma... Che altra spiegazione c'è?!

Fortunatamente il mio triste e silenzioso tour verso la stazione delle corriere è stato allietato poi dall'arrivo di un simpatico omino. Questo dopo avermi battuto la mano sulla spalla per farmi distogliere l'attenzione dal finestrino, caricandomi nel mentre che mi giravo di grande speranza per la finalmente ritrovata riappropriazione del valore dell'unità e della condivisione d'idee e di opinioni fra le persone, ha emesso un rauco vocione dicendo: ''Eeeeh ragazzo favorisca il biglietto prego!''

Si, che bello!... Yeah!





03/07/13

La nobile arte del portapizze: ecco i ferri del mestiere, mò vai, stronzo!

Premessa doverosa: i fatti raccontati, gli elementi citati e nominati, le assurdità e i paradossi che incontrerete da qui in avanti, sono tutti realmente esistenti e accaduti. Esticazzi!
Avendo io lavorato in più di tre differenti pizzerie quel che dirò sarà una somma delle molteplici esperienze. Così insomma tiro merda atutti ma anche a nessuno. Comodo vero? :)

Me lo spieghi, caro amico, cosa cazzo ti ridi a fare?!
Stai guidando, media di 70km/h costante in viuzze di paesini del cazzo, sui 90 qkm/h nelle strade statali, non di più, perché di più figurati se ci va quella carriola motorizzata che ti ritrovi sotto il culo. Di fianco una pila fumante bollente profumosa di pizze, in bocca bava che cola, urla potenti di fame del tuo stomaco, nervi a fior di pelle e vene pulsanti grosse come i vermoni che Timon e Pumba si ciucciavano nel Re Leone in sovrimpressione sulle tue tempie, schifosissima musica pop degli anni 80/90 alternata ad Ave Marie di Radio Maria: così, inizia il nobile mestiere del porta pizze.
Che per carità, potrei pure dire che è un bel lavoro, perché infine dai, non è poi tanto male come lavoro, ma come ti fanno elicotterare i coglioni quando sei un porta pizze, in nessun altro mestiere mai!
(non prendetevela per il linguaggio ''sciolto'')

Inizia tutto coi primi giorni, quelli in cui il tuo predecessore, che chiamerai sensei mentre lo guardi con occhi ammiranti, ti inizia a questa nobile arte del consegnatore di pizze a domicilio. Sensei, e lo dici sul serio con stima, perché questo guida con una mano mentre con l'altra tiene la sigaretta, con l'altra ancora cambia marcia, con un'altra tenta di trovare una stazione radio decente e con una risponde ai messaggi mentre con una cerca il bigliettino con sopra scritto l'indirizzo della consegna, il quale è volato via (ma pensa un po', non succede mai) mentre in tutto ciò t'accorgi che si, dovrebbe averci solo due mani questo povero Cristo d'uomo ma riesce a fare comunque tutto e nel frattempo suona pure il clacson schiantando il muso addosso al volante e grugnendo come un canguro idrofobo al novantenne ancora patente munito che blocca il traffico davanti a lui.

Due giorni di training, e poi sei solo. Le strade non le sai, figurati, ma le pizzerie ti fanno dono di questa splendida mappatura della cittadina in cui si trova l'attività, mappa in scala 1 a 4, che non tiene un cazzo di vie, di punti di riferimento, di segnalazioni, e che se devi portare qualcosa ad un cliente in un altro paesino ti dicono ''Ma che cazzo non hai ancora imparato le vie?!'' e tu vorresti rispondere ''Ma che cazzo, le vie di sto posto manco sono segnate, e che c'ho gugolmaps incorporato in testa?!'' ma opti per un più cortese ''Eh no, ho la memoria un po' corta ma quasi quasi uso il navigatore dai...''. Il mio, navigatore, chiaramente, che fa pure un po' schifo. Ah, la mappa mica te la puoi portare dietro eh, resta incollata alle pareti dentro al locale. Ma è chiaro il senso... o no?

E insomma tu parti e ti ci fai il callo, prima o poi le vie le impari, così come le scorciatoie, quelle sono le parti più facili. Impari un sacco di altre utilissime cose, che a chiamarle ''cose'' è riduttivo, perché le si potrebbero chiamare ''modi di vivere'', o ''modi di essere'', anzi facciamo ''way to be'', che in inglese suona tutto molto più cul! E tali way to be sono tipo come ad esempio:
Un uso della lingua italiana più che corretto, fare tratti di strada contromano in sensi unici se sei in ritardo (lo sei sempre), o chiedere ai passanti il nome della via in cui sei in quel determinato momento mentre stai procedendo comunque alla velocità di circa 20km/h (ho già detto che sei sempre e comunque in ritardo?) e hai il cartello della via giusto di fianco a te ma non lo vedi perché c'è quel cazzo di camion parcheggiato giusto davanti (vedi te, i casi della vita). Oppure ancora, e non di meno conto, comprendi come driftare perché c'è l'asfalto bagnato o anche solo perché c'è l'asfalto che è asfalto, normalissimo asciuttissimo granuloso asfalto, e tu hai una macchina di merda che è ottima (ossimoro), davvero, ma non puoi fare le curve, perché non curva. Nel senso che sterzi e lei va dritta per i cavoli suoi, tiè!

01/07/13

Non mi pare il caso di di di... Addio Google Reader che Rider!

Oggi in teoria è il giorno in cui il mondo dei blogger s'incasina male per colpa di Google Reader, che ha deciso di morire e di non Readere più. Ah ah ah che battuta divertente! -.-''
Se siete giunti fin qui a leggere, sempre in teoria, l'avete fatto per vie traverse e non tramite il blogroll che trovate solitamente nel... Nel blogroll... Cioè, scusatemi, ma il mio lessico in questo specifico campo è davvero povero e io non sono nemmeno troppo sicuro di aver capito cosa sia un blogroll pur usando questa parola con estrema nonchalance. La cosa importante è riuscire a farvi intendere che io in realtà ne so di quel che parlo, anche se non è così', e l'apparenza è tutto. Che poi al momento a me funziona tutto come al solito... Booh!
Ci lascia googlereader, oo il blogroll, ooo quel che è, e lo fa con una
detonazione vivace e sorridente. E' stato bello ;(

E nulla, oggi dovevo mettervi il primo post riguardante quel nobilissimo e affascinantissimo nonché avventurosissimo lavoro che è il porta pizze, però, vista appunto l'incombenza di questo sinistro allineamento di pianeti e dei suoi devastanti effetti, con la paura quindi di non vedervi correre come siete soliti fare per leggermi, ho rimandato. Perché sì, dai, lo sappiamo che voi appena vedete qualcosa di mio sul blog correte proprio sfondando muri e barriere del suono pur di leggerlo. Siete assetati di conoscenza no? No? Sì, probabile, ma qui c'è tutto tranne quella, sicché, sto a dì bugggie. 
Vabè, cenci ai bendati, arriviamo al dunque. 

Bacato: immaginate persone bendate vestite di cenci che mangiano ceci mentre corrono a casaccio in mezzo ad un'autostrada arsa dal sole co' le macchine che sfrecciano e aiuto magari li tirano pure sottooo!
Cervello: ma perché?! io io non l'ho capita io... Perché devi dire ste cazzate?... :(

Il post lo metterò mercoledì, mentre oggi vi costringo invito tutti a continuare a seguirmi tramite bloglovin, cliccando su quel bel tastone azzurrone che trovate lì sulla colonna di destra, ehmm sinistra, no destra. Si, destra! E' normale alla mia età, secondo voi, fare casini con destra e sinistra? Non m'è mai successo, giuro, ma ultimamente mi sento così tremendamente insicuro circa il distinguere la destra dalla sinistra... Sto male, molto male. E continuo a dire ''circa''. Sto male, molto male.
Fate conto che mentre arrampico succede che
''Metti il piede sinistro su quella presa gialla e spingi, poi prendi la presa con la mano destra là sopra...''
...e io sbaglio tutto perché li inverto cado e muoro. E poi sono insicuro, giustamente.

E nulla, scusate la poverezza di tutto ciò, ma non volevo correre il rischio di lasciar inosservato quell'importante argomento di cui quindi giustappunto vi parlerò non appena giungerà la giornata di mercoledì. Ok?! 

Bacato: sì, ok, però ora sta zitto!
Cervello: ok... ma non stavo mica parlando io eh.
Bacato: a no? ma se non parlavo io, e nemmeno tu, allora chi diavolo...?!