Benvenuti, cari amici, al nostro consolidato appuntamento dall'elevato spessore culturale. Oggi con noi è qui un blogger che è anche scrittore, o uno scrittore che è anche blogger. Insomma, eccoci qui con Glauco Silvestri!
Cervello:
Buongiorno grande Glauco! Che dici di iniziare qui l'Intervista Bacata numero non ricordo più di preciso quale? Iniziamola dai, sì sì è giunto il momento!
Intanto presentiamoci: piacere, Cervello, e tu, a quanto pare, sei un vips! Sono emozionato, giuro. Tu come ti senti?
Glauco:

Cervello:
In fibrillazione addirittura? Wow, quale onore! Iniziamo con le domande allora :) Chi sei, dove blogghi, da quanto, e come mai il tuo spazio web è così dannatamente fico? E' l'ora di vantarsi ;)
Glauco:
Da dove cominciare? Mi chiamo Glauco, classe 1972, in arte Gloutchov (soprannome
affibbiatomi dai colleghi di lavoro). Amo scrivere, leggere, il cinema, la vita
all'aria aperta... ma è dalla scrittura che è nata la necessità di aprire un
blog. Son partito da un piccolo spazio online fornito da Virgilio... cos'erano?
I primi anni 2000? Poi sono migrato a IlCannocchiale, quindi a Blogger... dove
sono tutt'ora. Il mio blog è raggiungibile a questo indirizzo: http://blog.glaucosilvestri.it
Su questo blog scrivo alla giornata, senza palinsesti, senza "argomenti" guida.
Ci trovate di sicuro le recensioni ai libri che ho letto, ai film che ho visto,
i miei 'capolavori' in arte digitale, ma anche cose molto meno interessanti,
perché estremamente personali. Un tempo, invece, ero un blogger più serio! ^^
Fino a qualche hanno fa ero noto in rete per il blog "31 Ottobre", dove parlavo
del mondo degli esordienti, dei piccoli editori, e fornivo anche delle lezioni
in pillole per migliorare il proprio stile narrativo. Da che pulpito lo facevo?
Il blog era nato per raccontare l'esperienza di una pubblicazione, poi si è
allargato a tutto ciò che gira intorno alla narrativa grazie alle mie esperienze
dirette (pubblico con successo pressoché nullo sin dal 1997! ^_^). Ho sempre
pensato che quel blog fosse un elenco di cose da "non fare", ma i miei lettori
la pensavano diversamente, e uno di loro ha pure fatto il botto (ma non posso
fare nomi!). Oggi '31 Ottobre' funge solo da mirror per le mie recensioni
libresche (il passato del blog è stato oscurato per motivi personali), mentre un
mirror analogo, ma per i film, è presente su un altro mio blog secondario
chiamato 'Stretto in un Angolo'. Ma sarebbe una storia lunga e noiosa il parlare
di tutti questi blog.
Ho anche un sito. Di questo invece sono orgogliosissimo perché racchiude tutti i
miei più recenti lavori narrativi, in ebook e non. E' raggiungibile
all'indirizzo: http://www.glaucosilvestri.it
Qui ci trovate i miei ebook gratis, quelli in vendita, i miei racconti brevi,
alcune mie poesie, un paio di testi di canzoni, tre audiobook... e anche una
galleria fotografica della mia nuova passione, ovvero l'arte digitale.
Che altro? Noto che alcuni seduti in prima fila stanno già ciondolando sulla
sedia mentre stanno in piena fase REM, per cui mi fermo qui.
Bacato:
Svegliatevi, teste di cactus! Siate educati col nostro ospite!
Cervello:
E insomma sei davvero molto presente sul web, e sei pure stato pubblicato!
Qualche dettaglio al riguardo? Bacato:
Facciamo finta che due anni fa hai fatto
il botto. Com'è la tua vita ora? Sesso, droga e rock n'roll o qualcosa di molto
diverso?
Glauco:
Dettagli sulle mie pubblicazioni? Diciamo che i miei editori son (quasi) tutti
falliti, o hanno chiuso i battenti poco dopo aver scelto me come autore della
loro scuderia. Credo... credo che basti questo a raccontare la mia carriera di
scrittore!
Ora è tutto diverso (più o meno). Penne, Pennelli e Rock n'roll di sicuro. Per
droghe intendi i prodotti da drogheria? Non faccio un uso intensivo di spezie ma
in casa ci sono sempre... e ai fornelli mi piace sperimentare (visto poi che ho
vicino a me una pizzeria d'asporto per i casi di emergenza!). Vorrei viaggiare
un po' di più. Ma è un periodaccio e manca la pecunia. A proposito. Il cappello
lì davanti non è che mi è caduto, eh? Se qualcuno ci vuol buttare una monetina,
è gradito! Io poi, magari, forse, vi faccio una strimpellata con la mia chitarra
prima di andare via!
A proposito... visto che sono un grande scrittore, e un grande correttore di
bozze, volevo segnalare che il vostro intervistato (ma chi è? Gloutchov?) ha
risposto con: ''Fino a qualche hanno fa ero noto in rete per il blog 31 Ottobre"... hanno con la "h"????
L'ho sempre detto alla mia metà gemelli di studiare italiano. Io che son
bilancia devo sempre stare attento a tutto. Fa sempre casini lui... mannaggia.
Ah, a proposito, Piacere di conoscervi Cervello & Bacato. Io sono la doppia
personalità di Glauco, quella che non si fa chiamare con quel soprannome
incomprensibile... che poi gliel'hanno affibbiato perché somiglia a un giocatore
di basket bulgaro di mille anni fa, un tale Georgi Glouchkov!
Bacato:
Quindi porti sfiga?! Bene... (dopo quel giorno, CervelloBacato non
scrisse più nulla).
Cervello:
Anche tu una doppia personalità insomma! Qui è
pieno di schizzati l'internet... Ma tu, caro Glauco, cosa fai nella tua vita,
qual è il tuo lavoro? Quello noioso e triste intendo, perché a scrivere dicono
non ci si faccia i soldi...
Glauco:
Sì, sì... un pochino di iazza la porto. A proposito... hai uno strano colorito,
sicuro che stai bene? Eheheh...
Sì, son doppio pure io. Il gemelli è quello pazzo e creativo. Il bilancia è il
razionale che tira le redini quando quell'altro tenta di buttarsi dal tetto per
fare superman... (eppure son convinto di riuscirci, è tutta questione di
mantello e mutandoni rossi sopra il pigiama!).
Tornando a bomba, mi guadagno da vivere nell'elettronica. Faccio il masterista.
In pratica progetto quei supporti verdi dove vengono montati i componenti
elettronici che servono a far funzionare tutti i gingilli che usiamo
quotidianamente. Roba complicata da spiegare e già vedo un paio di persone che
abbandonano la sala quatti quatti! Lavoro per un grosso marchio italiano che
sicuramente avrete visto pubblicizzato in televisione. A scrivere, confermo, non
si fanno i soldi, specie se le case editrici falliscono non appena ti
pubblicano!
Cervello:
Ah, che lavoro interessante, ho presente più o meno, dai.
Bacato:
Si, come no,
dai Cervè che non hai capito n'cazzo! Comunque sia mi piace il gemelli. Ma com'è
che hanno i nomi dei segni zodiacali? Sarai mica un amante dell'astrologia?
Cioè, credi nell'astrologia?!
Glauco:
Amante no... ma è una disciplina che mi incuriosisce (a proposito, questa
risposta l'avevo già scritta ma fb ha deciso di non digerirla). Gli oroscopi non
sono sicuramente portatori di grandi verità ma ho notato che le caratteristiche
caratteriali dei vari segni sono bene evidenti nelle persone. Tutto qui...
E comunque è proprio perché sono un Gemelli ascendente Bilancia che le mie due
(o quattro, se vogliano notare che Gemelli e Bilancia sono segni doppi)
personalità si chiamano così.
Ma lascia che sia io a farti una domanda: Perché tu e Bacato (o tu e Cervello),
vi chiamate così?
Cervello:
Beh è semplicissimo!
Bacato:
Io e lui ci chiamiamo così perché dato che
Cervello:
E ora, caro Glauco, andiamo a spulciare la tua vita! Dove e con chi
vivi? E...
Bacato:
Oddio mentre ti scrivo in tv c'è Ellen Page in piscina mezza
ignuda che nuota.........
Glauco:
Ahahahahah... Guarda, sto giusto giusto attendendo che una cortese donzella
giunga alla mia dimora per un pasto leggero e successivo cinema (nel senso che
abbiamo i biglietti gratis per un film, non che facciamo un filmino tra noi!!).
A ogni modo, per ora vivo solo soletto, nella periferia di Bologna, vicino a un
parco e non troppo lontano dalla fabbrica della Ducati. Mica male, no?
Senti ma... su che canale è Ellen Page? Gemelli sta bonino che tra poco arriva
Ale e... Ma che fai? Accendi la tele? Mannaggia!
Cervello:
Ormai è sparita... Se n'è andata... Dunque vivi solo soletto?
Bacato:
Dai che il
filmino lo farete dopo il cine!
Cervello:
Eddai che magari poi lei legge!...
Comunque sia mica male, davvero. Ora facciamo una domandina sul blogging, visto
che sei qui da un bel po'. Non trovi che...
Bacato:
... certi blogger siano
stronzi e snobisti?!
Glauco:
Sì, non ci sono più i blog di una volta. Oggi sono tutti troppo concentrati ai
numeri prodotti dai loro contatori. Parlano di qualità di ciò che viene proposto
online, di lavoro duro, eccetera eccetera... nulla da eccepire, ma il fine
ultimo è quel maledetto contatore. Non è un caso che spesso compaiano post in
cui si annunciano cifre stratosferiche di lettori, o che ci si lamenti perché un
motore di ricerca non li indicizzi più come "una volta" e ora siano meno
visibili online. Ciò ha trasformato il blog da il diario online che era, a una
sorta di schiacciasassi inarrestabile. Pur di fare audience si spara a zero su
tutto, anche su cose che solo qualche anno prima le si era apprezzate. Il
successo di un uomo si vede dal numero di nemici? E allora via alla mattanza di
post critici su tutto e tutti, persino post critici sui post critici, come se
non ci si rendesse conto che pure sul proprio blog ci sono post critici. E poi,
ora che il blog è diventato di moda, son comparsi pure quelli che "sanno tutto
loro", quelli che "solo la loro voce è verità". Questo tipo di persone è sempre
esistita, sia chiaro, però il web ha amplificato ancor di più il loro ego... ed
è una brutta storia perché si stanno formando anche i "fan club" di tal blog o
tal'altro blog...
Un brutto andazzo... Forse è un po' per questo motivo che ho deciso di rivedere
completamente il mio approccio al blog. Sentivo che stavo perdendo la direzione,
che era il blog (e i suoi argomenti, e perché no pure il suo contatore) a
governare me, e non il contrario. Essere blogger era sempre stato un piacere per
me... ma negl'ultimi tempi era diventato un onere, un lavoro, una ricerca
continua di qualcosa che potesse piacere ai miei lettori (nei tempi di massimo
splendore toccavo, con IlCannocchiale, il migliaio di contatti, e con 31 Ottobre
i 500 contatti giornalieri), e soprattutto che potesse attirare nuovi lettori.
Tutto girava attorno al blog...
Un bel giorno mi son fermato e mi son detto: Ehi, Gemelli, ma non doveva essere
il blog a girare attorno a te? Forse stavo diventando uno di quelli lì che citi. Ma penso di essermi fermato
per tempo.
Cervello:
Un bel quadro hai dipinto... Guardandomi potrei dire che pure io qualche volta
mi lascio prendere la mano, e il blog governa me ... Cambiando discorso e
distogliendoci completamente dal blogging, parliamo di una cosa che mi interessa
abbastanza. In teoria, se non ho capito male, hai avuto la terribile esperienze
del terremoto quando fu in Emilia qualche anno fa. Che ricordi hai?
Glauco:
Brrrr... Fortunatamente sono stato toccato di striscio. Ricordo che la prima
scossa, quella avvenuta di notte, mi prese completamente alla sprovvista. Mi
sono svegliato che il letto ballava, e il quadro sopra la mia testa (2 x 1.5
metri, con cornice in acciaio) faceva rumori sinistri. Ricordo che - vi parrà
assurdo - la mia reazione fu di eccitazione (tipo: soccia che terremoto!). Sono
rimasto a letto. L'unica mia preoccupazione era che il quadro mi finisse in
testa, per cui mi misi a sedere... pareva interminabile. Solo quando ha smesso
mi son reso conto del pericolo passato. Da quella scossa, ogni giorno, sentivo
vibrare qualunque cosa io toccassi. Io stesso tremavo leggermente. Con i
colleghi, gli amici, ci si guardava in silenzio e poi scattava la domanda: è il
tavolo che trema o sono io? Poi c'è stata la seconda scossa, quella venne di
pomeriggio. Ero al lavoro. Al mio piano, in ditta, eravamo solo in due in quel
momento. Ricordo che ballava tutto, dai monitor dei pc alla sedia su cui stavo.
Io e il mio collega ci siamo messi sotto le porte, e abbiamo atteso che finisse.
Mezz'ora più tardi la direzione ci ha fatti andare tutti a casa, per
precauzione, per controllare la stabilità dell'edificio con calma.
Puoi immaginare che i tremori "percepiti", a parte le scosse di assestamento,
sono continuati e perdurati a lungo.

Cervello:
Io la sentii poco, abitando in Veneto, e nonostante ciò sono rimasto
terrorizzato. Fossi stato in te non so come avrei reagito, fossi stato in quelle
persone ancora più sfortunate... Mamma mia, terribile, davvero... Bacato:
Ora
domanda stupida! Parlaci di quella volta che ti sei sfondato di canne, alcool e
hai fatto il vandalo durante quella calda vacanza ad Ibiza!
Glauco:
Ehm... ci dev'essere stato un errore! Non sono mai stato a Ibiza! Magari c'è
stato Bilancia e non me l'ha detto, o viceversa, chissà!
Da questo punto di vista sono piuttosto innocente. Non ho mai fumato una canna
se non quella volta in cui, in un ritrovo tra ex compagni di classe, si andò a
mangiare all'osteria dell'Orsa. Si tratta di un locale ricavato nelle cantine di
un antico palazzo del centro storico di Bologna, avete presente? Soffitti bassi
di mattone, con struttura a volta, molto medievale e di "ambientazione".
Insomma... il tavolo di fianco a noi era occupato da un gruppo di ragazzi che
faceva un gran casino tra risate e battute ad alta voce. E da quel tavolo si
levava una nuvola di fumo dall'odore inconfondibile... una nuvola talmente densa
da occupare ogni interstizio del locale. Ecco, un caso di "fumo passivo" che
porta il buon umore.
Quanto all'alcool posso raccontare una vicenda buffa. Alcune ragazze della mia
compagnia festeggiavano il diploma. Ovviamente noi maschietti volevamo farle
ubriacare. Eravamo andati nel posto giusto, un locale messicano che sorgeva
vicino alla questura (eh..eh.. chissà perché oggi non c'è più!). Ve la faccio
breve... ci ubriacammo noi maschietti, mentre le ragazze rimasero perfettamente
sobrie. Il ritorno a casa, in auto, avvenne a passo d'uomo perché ogni tre metri
c'era qualcuno che stava male! ^^
Vacanze folli? Mmh... qui mi tocca deludere tutti quanti. Son sempre stato
morigerato, attento... vista poi la mia pelle ipersensibile (sono un vampiro
mancato perché, anche se mi incenerisco se esposto al sole, mi dà fastidio la
vista del sangue!), non sono mai andato in vacanza in luoghi di perdizione. Ho
sempre viaggiato per città d'arte, o sui monti del trentino.
Cervello:
Vi è un po' sfuggita la situazione di mano eh?!
Bacato:
Ma non potevi chiedere a
una delle donzelle di accompagnarti a casa ? E comunque anche le donne sono una
forma d'arte, o no? Delle opere d'arte mobili come dice il buon Andrea Diprè!
Cervello:
... Ehm... Certo, opere d'arte mobili, certo...
Bacato:
Due dei tuoi
film di fantascienza preferiti? E cosa ti piace maggiormente di queste
ambientazioni? Ti va di parlarci un po' di H-Asteroid?
Glauco:
Son d'accordo con te... le donne sono opere d'arte, e vanno ammirate anche
quando non le comprendiamo ^^
Mi chiedi della fantascienza? Vuoi due film... solo due? Aiut... Cercherò di
evitare quelli che tutti quanti conoscono, giusto per non parlare dei soliti
Star Wars, Star Trek, Blade Runner e quant'altro.
Il primo è una roba che ho comprato in Canada grazie alla rete (dalle nostre
parti è praticamente introvabile). Si intitola G-Saviour ed è un live action
ispirato a Gundam. Un film interessante ambientato su uno dei Side, una storia
di spionaggio che sfocia, ovviamente, in uno scontro tra le forze terrestri e
quelle del Side "ribelle". Molto carino. Vado a memoria ma dovrebbe essere stato
fatto nel 1999 per il ventennale di Gundam. Il secondo è un altro live action,
questa volta dedicato a Kyashan. Questo è arrivato persino nei cinema italiani,
anche se per vederlo son dovuto entrare in sala alle 2 del pomeriggio! E' molto
"giapponese" come forma narrativa, ma è ben strutturato, romantico quasi.
Davvero bello.
Con questi due film dovrei aver toccato le due ambientazioni sci-fi che più
vanno di moda, ovvero le Space Opera e il Cyberpunk. Amo meno i viaggi nel
tempo, e le contaminazioni eccessive tra i sotto-generi perché portano... per lo
meno a me... confusione. Sono della vecchia guardia, vado in brodo di giuggiole
se vedo astronavi e robot!
E con questo appare chiaro il perché di H-Asteroid... che poi è un omaggio a
molte saghe che ho amato, da Battlestar Galactica (sia quella degli anni 80, sia
la più moderna e attuale), i cartoon dedicati alle grosse odissee nello spazio,
da Starblazer a Blue Noah per intenderci. Ho voluto - però - creare un universo
non troppo futuristico, costringendo il mondo attuale a uno speed-bump
tecnologico che, per certi versi, potrebbe anche essere plausibile. Forse
qualcuno, in questa saga, ci troverà dei richiami anche al film 2012, e magari
ha pure ragione. In fondo la saga narra storie di uomini, più che l'epopea di
una fuga dal pianeta madre distrutto. A me piacciono le vite umane. Mi piace
raccontare piccole vicende che si intrecciano all'interno di un grande pensiero.
H-Asteroid è questo. C'è la storia di un pugile, la storia di una guardia
privata, la storia di un religioso, la storia di un pilota di navi minerarie...
piccole vicende che sommate tutte assieme fanno la storia dell'umanità, per
certi versi. Ecco... per lo meno spero di esserci riuscito, anche perché la saga
è ormai prossima alla sua conclusione, e sarebbe un bel peccato aver deluso
tanti appassionati di fantascienza.
Cervello:
Per quel che ho letto fin ora (scaricherò tutto a giorni e poi ci darò dentro
durante le vacanze) ci sei riuscito in pieno. Consiglio quindi voi lettori a
scaricarvi H-Asteroid QUI, che è pure gratis!
Bacato:
E a proposito di gratis.
Io lo so, che tu, infondo infondo, la pensi in modo un po' diverso circa
l'accoppiata blogger-pagamento. Qui da noi, in Italia, si può fare o no il
blogger come lavoro? Ed è giusto secondo te, leggere post in cui si invita a
donare e si ''rompe le palle'' se qualcuno non lo fa?
Cervello:
... Ma mica
romponono le palle, dai!
Bacato:
Sta zitto tu! Prego egregio dottor Glauco...
Ah, sei laureato?
Glauco:
Ti ringrazio ^^ Credo sia giusto avvisare che, come ho fatto per le mie
precedenti saghe a puntate (il detective Mauro Bianchi, la Cacciatrice di
Vampiri Clara, etc etc), l'ultimo episodio della saga non sarà distribuito
gratuitamente bensì sarà incluso solo nel volume che raccoglie tutte le puntate
e che sarà in vendita su Amazon per pochi spiccioli. Ciò non va a inficiare la
saga, perché è studiata per essere considerata autoconclusiva anche solo tenendo
conto dei soli episodi gratuiti. Diciamo che l'ultimo è una sorta di "bonus
track" presente solo nella versione a pagamento della storia. Ecco... questo lo
dico subito per poi evitare eventuali incomprensioni future.
No. Non sono laureato. Finite le superiori ho avuto subito occasione di iniziare
a lavorare, e volendo andare a vivere per conto mio, ne ho approfittato. Ero
bravo a scuola (ok, ero un secchione!), e scegliere di non fare l'università
deve aver sorpreso, e forse deluso, molte persone. Però ero giunto alla maturità
stremato, non ero per nulla attirato dal proseguire gli studi e avevo fretta di
"crescere", di non dipendere da nessuno. Ecco... forse... se non avessi avuto
occasioni lavorative interessanti, dopo il servizio militare, probabilmente
avrei ceduto al pressing di parenti e professori amici. Ma la storia ha voluto
che scegliessi un altro sentiero.
Caro Bacato, tu vuoi creare zizzania tra i commenti di questa intervista? Mai
mischiare blogger e danaro se non si è pronti a subirne le conseguenze. Io...
non sono un esperto in questo campo. Grazie ai miei blog guadagno abbastanza per
pagare il dominio del mio sito web, e qualche pizza il sabato sera. Lo faccio
senza clamori, e soprattutto credo che fino a oggi non avevo mai dichiarato di
guadagnare qualcosa dalla mia attività di blogger. Ma l'argomento che vuoi
toccare tu è quello di "guadagnarsi da vivere bloggando", e questa è tutt'altra
faccenda. Sottolineo che la mia è una opinione, e non una critica verso nessuno
(in passato mi è parso di essere frainteso, e in certi casi allontanato da
cerchie di amicizie, per ciò che ho espresso in modo troppo diretto!). Essendo
una opinione, è per definizione opinabile, ma io credo in essa e spero che essa
venga rispettata perché è altrettanto valida a quelle degl'altri, per quanto non
converga con esse.
Che penso? Penso che al mondo non esistano poi tantissimi blogger che campano di
solo blog. Penso che il fatto che all'estero questo traguardo sia facilmente
raggiungibile sia una sorta di legenda metropolitana. Penso che comunque sia
vero che bloggare in una lingua "universale" possa dare qualche vantaggio in più
rispetto a una lingua strettamente legata al proprio paese d'origine. Per cui,
da questo punto di vista, è probabilmente più facile guadagnare col blog in
paesi diversi dal nostro. Ma non è colpa di ciò che molti blogger chiamano
italioti (sinceramente... se io vengo a leggere sul tuo blog che tu mi definisci
italiota, speri davvero che io poi vada a cliccare sul tastino donazione?). Il
braccino corto esiste in tutto il mondo, e non solo nel nostro paese, e anche il
falso mito che i contenuti debbano essere gratuiti non è un marchio registrato
italiano. La pirateria informatica non è certo nata qui da noi... e noi italiani
ci comportiamo mediamente come qualunque altro abitante della websfera, che
provenga esso da New York, da Singapore, da Vulcano, o dal villaggio dei
Minimei. Quello che mi fa sangue è leggere, a ondate stagionali, una serie
progressiva di post in cui gli autori si lamentano di non poter guadagnare soldi
col proprio blog... E' l'atteggiamento disfattista che non mi piace, così come
questi sfoghi a metà tra l'arrabbiato, il rassegnato, e il disperato, che mi
dànno fastidio. Ammetto di aver smesso di leggere molti blog della vecchia
"cerchia" proprio per questo motivo. Negl'ultimi anni ho notato un notevole
cambiamento nei contenuti di questi blog... come se cercassero a tutti i costi
di attirare lettori, di constatare le proprie convinzioni, di verificare la
propria identità in un Don Chisciotte moderno. Mettiamola così: Io non ne so
mezza e non mi sono mai neppure troppo impegnato a capire quanto si possa far
fruttare un blog. Sono un completo ignorante, ma visto che "c'è chi dice no", ti
faccio un po' di domande perché non ne conosco la risposta. Tu conosci e segui
attentamente qualche blogger straniero che vive di blogging? Quanti sono i
blogger stranieri che segui che vivono di blogging in confronto a quelli, con la
stessa nazionalità, che invece non guadagnano nulla, o poco, dal blog? Che cosa
scrivono i blogger che campano di blog? Si lamentano della tipologia di lettori
che li segue? Chiedono donazioni di continuo? Si lamentano perché guadagnano
poco dalla loro attività di blogger?
Ogni tanto io seguo una trasmissione/quiz di cucina. Tra i tre giudici c'è una
blogger professionista che cura un blog di ricette e cucina. E' italiana,
italianissima. Io non so se il suo blog le procuri abbastanza introiti per
vivere senza lavorare, però le ha portato un contratto con un produttore
televisivo per quella trasmissione. Dubito che appaia davanti alle telecamere
per la gloria, per cui i soldi che riceve da quel lavoro, in modo indiretto, le
arrivano grazie alla sua attività di blogger.
Questo è solo un esempio, una mosca bianca, se vuoi, ma è una dimostrazione che
è possibile, grazie al blog, procurarsi di ché vivere. E' ovvio che perché ciò
accada devono accadere tante cose contemporaneamente: Gli argomenti del blog
devono interessare una grande quantità di lettori, l'argomento deve essere di
carattere generale (più è di nicchia, meno sono le chance di riuscire), gli
articoli devono essere di qualità, l'autore/l'autrice deve sapere conquistare il
proprio pubblico (e magari non offenderlo, o dubitare costantemente di lui, o
metterlo sempre in discussione), ci vuole fondoschiena, ci vuole spirito
imprenditoriale (perché neppure un filo d'erba cresce da solo, ci vuole acqua,
terra, sole, e la fortuna di non essere ingollati da qualche uccello in cerca di
semini, o da qualche imprenditore che decide di fare un parcheggio proprio dove
il filo d'erba ha deciso di crescere), ci vuole pazzia, pazienza, voglia di
rischiare e di mettersi in gioco... e magari non succede lo stesso. Io scrivo,
disegno... mi appassiono per l'arte in ogni sua forma. Quanti sono gli artisti
che hanno vissuto da incompresi e poi sono stati rivalutati dopo morti? Io credo
che oggi non è che sia cambiato molto il mondo, nonostante la rete e
quant'altro. Per cui quando scrivo, disegno, suono, sono consapevole che potrei
non farcela mai, e non mi dispero. Prima di tutto io scrivo per me stesso,
perché scrivere fa parte della mia indole e mi completa. C'è chi non ci crede,
chi dice che "io", come tutti coloro che scrivono, lo fanno per il "successo",
la "fama", la "ricchezza". Boh... è una visione della vita che non mi vede
d'accordo. Io non misuro la mia soddisfazione personale in base al danaro che
guadagno con i miei lavori. La misuro in base al piacere che mi regala il fatto
di veder nascere personaggi, storie, vite... Una mia ex diceva che ero nato nel
secolo sbagliato. Forse è vero.
Ma son argomenti che annoiano. Possibile che si debba sempre parlare di soldi.
E' meglio parlare di passioni, di emozioni, di creatività. Il danaro è una
invenzione terribile. Ha fatto si che ogni cosa sia stata messa su uno scaffale,
valutata secondo un metro universale (deciso da chi?), e posto le persone uno
contro l'altra per... va be'. Dai... cambiamo argomento che è meglio!
Cervello:
Devo dire che questa tua risposta mi ha colpito, è molto chiara e assolutamente
condivisibile. Almeno, la condivido, per quanto sia io stesso ignorante circa la
reale diffusione di blogger che ci vivono di blogging e pure di come si
comportino tali blogger coi loro lettori.
Bacato:
Ma se dobbiamo cambiare
argomento, facciamolo! Parlaci delle presenze. Le hai mai sentite? (non parlo di
cose erotiche) Come ti rapporti al mondo paranormale? Sei più razionale e
scettico o sei aperto a nuove esperienze? (ripeto, non parlo di cose erotiche)
Glauco:
Diciamo che sono neutro nei confronti del mondo del paranormale. Del resto
convivo con un fantasma burlone che, ogni volta che entro in camera da letto per
prendere qualcosa di pesante, appena volto le spalle alla porta, me la chiude. E
poi mi fischia l'orecchio ogni volta che sta per arrivare una telefonata... Ma
son cose che il CICAP smentirebbe velocemente affermando che la mia camera da
letto, e di conseguenza anche la porta, è leggermente inclinata e di conseguenza
è sufficiente un piccolo spostamento d'aria per far sì che il peso della porta
la induca a chiudersi da sola. E per quanto riguarda il fischio dell'orecchio,
be'... aver avuto una forte otite da piccolo potrebbe indurre a pensare che il
fischio che percepisco è difatti un residuo dei danni subiti da quel malanno.
Certo... a voler essere razionali a tutti i costi!
A ogni modo, se sono sicuro che esistano altre forme di vita nell'universo
(altrimenti sarebbe un gran spreco si spazio - cit.), perché non includere in
questa categoria anche ciò che è invisibile e/o impercettibile?
Ovvio che, a parte tutte le battute che si possono fare, non ho mai avuto
esperienze paranormali. Il massimo che mi è capitato è stato, quando avevo 15/16
anni (e forse anche di più), l'onere di organizzare e preparare trucchetti con
la bava da pesca per delle sedute spiritiche finte... eravamo giovani e ci
divertivamo a spaventare i fratelli più piccoli dei miei amici.
Bacato:
Avete così terrorizzato dei poveri bimbini?! Ma siete dei criminali C'è gente
che è c'è rimasta secca per molto meno!... Bacato: Tipo l'aereo, vero Cervè?!
Cervello:
Sei tu quello che lo teme, io sono la parte razionale, ricordi?
Bacato:
Ah, ehm, già ee... Andiamo verso la conclusione, suvvia! Se l'universo è
tanto grande, e credi nella vita aliena, com'è possibile che nessuno sia ancora
venuto a trovarci? Dopo la tua risposta passeremo alla domanda finale lasciata
dall'intervistato precedente e poi saluti e baci ma famo tutto con calma...
Glauco:
Problemi con gli aerei? Ma lo sapete che quando ero giovane mi divertivo, se mi
capitava di sedere in prossimità delle ali, di chiedere (per scherzo) al mio
vicino se secondo lui il liquido che vedevo uscire da delle crepe era il
carburante? Ok... son un tipo terribile. Comprendo che qualcuno possa temere di
volare, ma io ho invece sempre sognato di essere pilota di caccia. Sfortuna ha
voluto che son nato con dei problemi alla vista, e quando contattai l'accademia
di Modena mi dissero che probabilmente non avrei mai potuto realizzare il mio
sogno, che al massimo avrei potuto andare a lavorare su una torre di controllo,
o come elicotterista... va be' storia passata. A tornare indietro, forse, una
carriera da elicotterista non l'avrei rifiutata.
Ma tornando a questioni più serie... chi ci dice che non siano mai venuti? Chi
ci dice che noi si sia in grado di accorgerci se loro ci osservano o meno. Chi
ci dice che siano una forma di vita per noi comprensibile? E chi ci dice che
essi debbano avere una tecnologia superiore alla nostra, o per lo meno tanto
sviluppata da superare le distanze siderali per dirci semplicemente "ciao"? Il
nostro pianeta è tutt'altro che silenzioso. Spariamo segnali radiotelevisivi sin
dagl'anni 40. Le nostre trasmissioni non sono sicuramente rassicuranti per
qualcuno che non ci conosce. Pensa a tutti i film d'azione, di guerra, di
distruzione... Come può una specie aliena capire che questi sono opera di pura
fantasia? Magari ci credono pericolosi. Non siamo in grado di attraversare il
cosmo, ma di fronte a terribili difficoltà (insegnano i film) non esitiamo a
sganciare una bella bomba nucleare... magari se ne stanno lontani a posta.
Oppure ancora non si sono mai accorti di noi, o sanno perfettamente di noi, e
ogni giorno tentano di stabilire un contatto ma noi li ignoriamo bellamente
perché il loro sistema di comunicazione è troppo diverso dal nostro.
A parte le chiacchiere su Roswell e altri incontri ravvicinati mai accompagnati
da prove tangibili, io credo sia difficile immaginare che l'intero universo sia
completamente vuoto, a parte la Terra, un pianetino insignificante posto
all'estrema periferia della Via Lattea. Sarebbe un gran spreco di spazio (cit.
Carl Sagan), visto poi che la natura ci ha abituato ad accettare che nulla
accade mai per caso. Data questa nozione basilare, perché noi esistiamo? E se
riusciamo a giustificare la nostra esistenza senza buttarci dentro misticismi e
religioni, ovvero mettendoci come tassello dentro il puzzle immenso chiamato
"natura", allora dovremmo chiederci perché esistono miliardi di Sistemi Solari
nella nostra sola galassia? Possibile che tutti siano sassi inabitabili tranne
la Terra? Com'è possibile un'eccezione tanto eccezionale? Ecco... io non penso
che la Terra sia una Eccezione che conferma la regola.
E per concludere questa risposta ti giro una foto e una domanda
Sei proprio sicuro che questo sia stato un essere umano?!
Cervello:
Ahahah la foto di zio Michael ha tolto ogni mio dubbio Comunque sia,
elicotterista Glauco, non era male no!!!! Ahhhh mannaggia a te! Vabè, non
piangiamo sul latte versato Direi, per concludere il discorso, che credo anch'io
come te che non possiamo esser soli, e che non per forza siano esseri a noi
"percepibili".. Finiamo con la domanda lasciata.da The mMist ora! Dopodiché spetterà a te lasciare una domanda al tuo futuro successore.
Glauco:
Dunque vediamo, The Mist ha lanciato una domanda di davvero difficile risposta:
"Posto che ogni lasciata è persa, che cos'hai lasciato nella tua vita che senti
di aver perduto irrimediabilmente, e cosa saresti disposto a fare per poterlo
recuperare?"
Ecco... io non ci ho mai pensato. Credo che ogni lasciata, ogni occasione persa,
ogni scelta che ho fatto mi hanno portato qui, in questo preciso momento, e in
questa situazione. E' probabile che facendo scelte diverse, me ne vengono in
mente almeno un paio, forse oggi vivrei una vita differente, o forse no, ma
ipotizzare di tornare indietro per recuperare è... fuori discussione. Che senso
ha tornare ai miei vent'anni e accettare il lavoro dell'ENI su una piattaforma
petrolifera? Che senso ha tornare indietro e iscrivermi all'accademia militare
di Modena per diventare elicotterista, piuttosto che rimanere a Bologna e fare
quello che poi ho fatto? Che senso ha tornare indietro per non fare una
telefonata che... va be', avete capito ciò che intendo. Probabilmente la mia
vita, oggi, se avessi fatto quelle scelte, sarebbe molto diversa. Non dico che
quella che ho ora sia la migliore tra quelle che avrei potuto aspettarmi
(tutt'altro), ma ho vissuto molte esperienze, alcune assurde, altre
"pericolose", la maggior parte noiose. Sono cresciuto e diventato ciò che vedete
proprio grazie a queste scelte, e nel bene o nel male, mi vado bene così. Specie
oggi, perché grazie al mio passato, forse ho trovato un po' di luce disposta ad
abbracciarmi. Per cui no... non sto troppo a pensare a cosa avrei, potrei,
vorrei cambiare del mio passato. Preferisco pensare al futuro, e usare il mio
passato come metro di paragone, come bagaglio d'esperienza, come base per il
decollo. E poi, tutti i mostri che mi trascino dietro dal passato mi fanno,
hanno smesso di tormentarmi, anche se non hanno smesso di farmi compagnia.
Alcune volte sono un po' acidi, alcune notti mi ricordano troppo quanto è
successo, però mi hanno reso più forte, robusto, capace di affrontare le
avversità. Per cui no... non c'è nulla che non rifarei così come ho fatto. In
quei momenti mi pareva la scelta giusta, e in quei momenti, in quei contesti,
probabilmente lo era. E se non lo era, come dice il buon Vasco, nonostante
tutto... eh già! Sono ancora qua! Per cui tanto male non devo aver fatto.
La mia domanda per chi verrà dopo di me, e che per certi versi si ricollega alla
domanda che mi è stata posta è: Stai dando tutto te stesso per realizzare i tuoi
sogni? E (soprattutto) sei sicuro che i tuoi sogni attuali sono davvero ciò che
è meglio per te?
Cervello:
Ok! Caro Glauco, io ti ringrazio per aver partecipato a questo incredibile evento e per averci lasciato ficcanasare negli affaracci tuoi, e nulla... Buon tutto! ;)
Glauco:
Grazie a te e scusa la mia logorroicità alla tastiera. Giuro che dal vivo son molto più silenzioso, ascolto molto più di quanto io parli. E' stato un piacere chiacchierare con te... e ricambio il buon tutto!
Glauco:
Grazie a te e scusa la mia logorroicità alla tastiera. Giuro che dal vivo son molto più silenzioso, ascolto molto più di quanto io parli. E' stato un piacere chiacchierare con te... e ricambio il buon tutto!
Accidenti ....intervista lunghissima ma davvero interessante.
RispondiEliminaHo letto con curiosità le risposte di di Glauco , non lo consocevo ma da quello che traspare nell'intervista è una persona molto interessante , e di certo un blogger "PROFESSIONISTA" , non come me che son di nicchia che più di nicchia non si può...
Interessante anche il discorso sul bloggare "per guadagnare" che condivido in pieno!
Unica cosa... se lo becco in aereo , e mi dice che esce del liquido sospetto dalle crepe dell'aereo... LO UCCIDO se non muoio prima di terrore!!!
Guarda ti capisco :D Odio gli aeroplani!!!!! xD In effetti è un po' lunghina comunque, non me ne sono accorto finché non l'ho trascritta nel post :) Amen!
EliminaNon voleva essere una critica!!!! Volevo dire che nonostante sia molto lunga scorre benissimo!
EliminaAh si si ok, grezie :D
EliminaWooow, che intervista lunga!
RispondiEliminaE le due coppie di persone coinvolte hanno creato qualche scompenso :p
Per inciso, il blogger stronzo e snob SONO IO, punto.
Le opere sci-fi che Glauco cita le conosco stranamente tutte, anche se la fantascienza in quel senso non è il mio genere :)
Geniale però l'idea dell'ultimo capitolo leggibile sono dietro pagamento XD
Moz-
Si lo sappiamo che sei il peggio del peggio in quanto a blogger :P Ti odiamo tutti!
EliminaBeh, se non è il tuo genere ma le conosci ha fatto centro ;) E' dura farti piacere qualcosa mi pareee :P
Diciamo che sono molto difficile come gusti, ma non che amo chissà cosa, sia chiaro... sono un patito della serie b del cinema italiano, per dirtene una :)
EliminaMoz-
senti... io Glauco Silvestri (non me ne voglia!) non lo avevo mai sentito nominare.... sono bocciata?? :))) sarò bannata a vita da tutti i consessi, virtuali e non, di vips??? :P
RispondiEliminaMa va va cosa dici mai? :) Comunque sia ora lo conosci, quindi col cavolo che te ne scappi da cervellobacato con la scusa del ban :P
EliminaAh? E' finita? Mi friggono gli occhi! Complimenti a tutti e... 4! Questa più che un'intervista è un racconto breve! :O
RispondiEliminaEh, mi sa che faccio compagnia a Blackswan, non ne avevo sentito mai parlare nemmeno io! Però adesso rimedio, dài, e mi informo su entrambi i Glauco!eheheeh
Eh è venuta lunghetta, è vero :) Io dico che è un vip, poi chissà! Lui dice di no :)
Eliminapure io rimedio!!! :))))) ehi Cervè... ma a me quando mi intervisti?? :D
RispondiEliminaTi metto nel lungo evento dei futuri intervistati allora ;) Quando la sorte chiamerà io verrò da te ;)
EliminaGrazie Cervello&Bacato. Che intervistona... credevo non sarebbe mai finita, ahahahah... poi io sono un logorroico della tastiera e non riesco a dare risposte coincise. Comunque mi sono divertito, e mi son piaciuti gli argomenti che hai toccato. E' stato bello... e leggendo i commenti, visto che non sono un vip? Non mi conosceva nessuno!! :D
RispondiEliminaNota a margine: H-Asteroid, nel frattempo, è giunto al capitolo finale, e la pubblicazione che raccoglie tutto è raggiungibile da qui: http://glaucosilvestri.blogspot.com/2013/07/h-asteroid-abbandonate-la-terra.html
Grazie e ancora grazie a tutti!
Grazie a te, figurati :) Si, per me sei un vipsss! O quello che più si avvicina tra i blogger che conosco :D
Eliminaottima conversazione a quattr...a OTTO occhi!! :O bravo Cervello e bravo Glauco ;)
RispondiEliminaIntervista un po' affollata eh?! :)
EliminaGlauco Silvestri? questo nome non mi è nuovo! Diciamo che questo giovane di belle speranze... si farà, visto che ha giurato di non essersi fatto prima. La sua logorrea è tutta sostanza, quindi ben venga! Ah a proposito di cose fuori dal mondo: l'H-Asteriod l'ho scaricato ed è figo! Leggetevelo e ciao a tutti!
RispondiEliminaOhhh così si fa ;) Io devo leggermi gli ultimi due episodi ancora invece :D Ma non dirlo a nessuno!
EliminaHo avuto il piacere di conoscere Glauco di persona, dopo averlo seguito per qualche anno sul suo 31 ottobre (non sono un aspirante scrittore, ma ho sempre ammirato il suo modo di dare consigli senza ombra di saccenza): in questa intervista, il personaggio che emerge è esattamente quello che mi sono ritrovato davanti in quel di Bologna, senza trucchi e senza inganni. ;)
RispondiEliminaAdoro anch'io questo suo aspetto, il dare consigli senza porsi in maniera saccente.. E' un una persona molto umile e al contempo ricca. Grande!
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