23/07/24

Inespresso

L'inespresso viaggia feroce
nei contorni delle cose a cui tenevi. 

Di solito risposa quieto,
nei giorni che crescono a mesi e anni,
e così, indisturbato,
s'infila tra le fessure dei mobili di casa,
nelle intersezioni dei tasti delle tastiere,
dentro i cuscini stanchi del divano,
sotto le coperte sgualcite dei letti,
nelle tasche dei vestiti appesi alle grucce,
sulle credenze e le mensole colme di oggetti,
sopra al tappeto assieme alla polvere. 

L'inespresso se ne sta silenzioso,
in attesa,
dimenticato,
fintantoché, al momento meno opportuno...
striscia veloce e ti s'infila negli occhi!

Oh! come saltano all'occhio
le imperfezioni della tua vita,
come risaltano i futuri sacrificati
per distrazioni e fatiche evitate. 
Le cose che popolano i tuoi giorni tranquilli
trasudano dubbi a cui non vuoi dare voce:
Se avessi accettato quell'altro lavoro?
Se avessi provato quel passo azzardato?
O avessi saltato più coraggiosamente nel vuoto?
Quanto più io sarei, oggi, rispetto a chi sono diventato?

È un duello di sguardi questa
sfida al mancamento di passati invissuti,
un'occhiata alla banalità delle certezze inscalfibili,
una ferita netta e quasi indolore,
un sanguinamento crudele che non puoi più tamponare.

Allora,
rimangi le stesse bugie che ancora racconti,
ingoi i rimpianti,
stordito,
senza forze.

Ma ormai è quasi andato,
quasi morto ancora una volta
il bagliore delle vite che hai lasciato scappare.

L'inespresso riprende la strada
che va dai tuoi occhi ai sogni infranti,
tornando a nascondersi tra i particolari
che riempiono un vuoto che non vuoi più rivedere.

25/06/24

Stretto

Ovunque si trovasse,
qualunque cosa facesse,
si sentiva sbagliato,
fuori posto,
stretto.

Eppure non c'era niente che non andasse
in lui.

Solo
aveva idee troppo grandi
e ancora non lo sapeva.




20/04/24

Dodici anni fa, sul blog...

Dodici anni fa, sul blog, comparivano le prime tracce di una storia che mi girava per la testa. Quella storia doveva essere un romanzo. Un romanzo che avevo intenzione di scrivere qui post dopo post.

Inutile dire che l'anonimato iniziale, l'inesperienza del mezzo e la scarsa consapevolezza di ciò che potevo, volevo e sapevo scrivere, bloccarono tutto, trasformando poi questo posto nel CervelloBacato che conoscete.


Ma quella storia, quel romanzo a puntate, che fine ha fatto? Da qualche parte è continuato a esistere...

03/03/24

Blu

Ero blu come il cielo di marzo,
come i riflessi su Riva del Garda,
come un pomeriggio ancora ghiacciato.

Ero blu di malinconia,
blu a pensare alla primavera,
blu la domenica prima
di una settimana di lavoro in ufficio.

Ero blu ma c'eri tu,
e guardavamo il lago insieme,
aggiungendo una sfumatura di blu
al colore che ami di più.




21/02/24

Luci e ombre

Non puoi pretendere sia solo luce,
altrimenti rimarresti accecato.
Aggiungici invece l'ombra
e inizierai a capire lo spessore
di quel che hai davanti.