C'è il caminetto acceso, due tipi improvvisano con le chitarre. Chiara, di fronte a me, si stringe nel maglione fissando Gimmi che suona, Matteo, invece, si passa un preservativo tra le mani. Giulia è persa a guardare le fiamme. Gioco coi suoi capelli. Ha gli occhi scuri, sembrano i miei, il fuoco ci si riflette dentro. La rossa che le sta di fronte, intanto, è un tutt'uno con quel caldo.
Finiscono di suonare.
''Dai, bella questa! No?'' fa Gimmi appoggiando a terra la chitarra.
''Certo, sì...'' risponde Chiara.
''Ahh è la cosa migliore che abbiamo suonato fin'ora e non apprezzate un cazzo.''
Anche l'altro posa lo strumento. ''Io vado su.'' dice, prendendo il vino e scomparendo per le scale. La musica riparte.
''No a me piaceva sul serio comunque...'' riprende Chiara, coi riflessi delle fiamme sulle scarpe nere.
''Oh, chi è che vuole un preservativo?'' fa Matteo lanciandone uno.
''Tanto a te non serve, no?'' risponde Giulia sarcastica, mentre le intreccio a caso i capelli.
''Ahah, simpatica.''
''Non c'è di che.''
Potrei scriverci su qualcosa di sta roba, penso tra me, e l'altro suona ancora, e Chiara pare incantata a sentirlo mentre bevo un sorso e riprendo coi capelli dell'altra.
''Sì, tanto qua non va mai come dovrebbe.'' ricomincia Matteo.
''Cioè?''
''Cioè il buono perde, Dio c*n!''
Il chitarrista ride, Giulia e la rossa pure, io anche. Chiara invece è persa nelle note, pare sciogliersi. Potrei scrivere qualcosa di questo, penso. Ma cosa?... non mi viene in mente nulla, zero. Bevo un altro sorso, Matteo mi tira il preservativo addosso. Quanti cazzo ne ha? Decido di fissare la rossa. Non sono bravo al gioco di fissare la gente e restare serio, ma stranamente ora mi riesce. Mi guarda, ride, distoglie lo sguardo, mi guarda di nuovo, come a dire che cazzo hai da guardare? e poi sorride e prende fuoco. Davvero, letteralmente: le prendono fuoco i capelli, ma lei non fa una piega.
Che cazzo di roba è? Le note vanno più rapide, mi rompo di giocare col ciuffo di capelli e metto la mano dietro al collo bollente di Giulia. La rossa mi guarda e si rigira, frustando l'aria di scintille. La musica sale ancora ed ecco svelato tutto l'interesse di Chiara per il chitarrista: si sta sciogliendo, per lui. Parte dalle scarpe nere e lucide, che gocciolano formando una pozzanghera nera petrolio a terra. Poi gocciolano via anche le calze, le unghie dei piedi, la pelle, le gambe, pian piano, a tempo con la musica. Ma tu guarda che cosa strana, un'altra! Potrei scrivere di questo?
Smetto di giocare col collo. Mi stravacco sulla sedia per quanto possibile e Matteo mi allunga la bottiglia.
''Guarda come si scioglie.'' dico a Giulia prima di buttar giù il vino.
''Eh?''
''Guarda Chiara come si sta sciogliendo guardando Gimmi. E' proprio persa, non vedi?''
''Naa, cosa dici?'' fa tornando a fissare il fuoco.
Che tipa strana, che razza di tipa strana. Forse potrei scrivere di lei? No, la donna che si scioglie vicino a quella che va a fuoco è più divertente. Ed è quasi alle ginocchia ormai, e sotto di lei si spande un lago scuro come la pece, con le striature di rosa pallido della pelle, il sangue cremisi e il bianco delle ossa. Non ho idea di come possa andare a finire, tra un po' non dovrebbe nemmeno più riuscire a stare seduta.
Matteo si alza e se ne va: ''Vado su anch'io, ciao.''
Gimmi suona, Giulia si sposta nella sedia, la rossa è un incendio e io guardo Chiara nel suo punto più interessante: le cosce. Sono lì per metà sì e per metà no, ma non è una cosa macabra da vedere, qualcosa che fa senso o schifo o vomito. E' un fenomeno con una sua certa eleganza, con forme dolci che vanno via via assottigliandosi, sempre di più, cadendo verso il pavimento in rivoli fini, come la cera bollente. Le gambe sono quasi finite, barcolla, si dondola infastidita sulla sedia. E ora che succederà? Potrei scrivere di questo, diavolo se potrei! Ma devo vedere che succede quando si scioglie tutta la parte sotto. Ancora pochi secondi, poche gocce...
''Oddio oddio oddio basta, devo andare.'' fa la ragazza mezza sciolta alzandosi, distogliendo finalmente lo sguardo da Gimmi e la sua chitarra. ''Devo fare la pipì, me la sto facendo sotto!'' e detto questo, si fa strada passandomi di fianco, e se ne va.
La pipì. Si stava facendo la pipì addosso. Come ho fatto a non pensarci prima? Bella mossa Chiara, questa sì che potrei scriverla! Però ora mi manca un finale e Gimmi non suona più.
''Ou Gimmi.'' gli faccio mentre Giulia e la ragazza in fiamme si dicono qualcosa. ''Ma, come potrei finirla secondo te tutta questa storia?''
''Non lo so.'' fa lui senza un'espressione precisa in volto, senza chiedermi Quale storia?, massaggiandosi il pizzetto. ''Di' qualcosa di conclusivo!''. Poi si alza, pesta per sbaglio la pozzanghera di ragazza sciolta, e va a prendere le sigarette. Credo di sì, potrei proprio scrivere di questo.