18/09/17

I Social Media incitano all'odio?

Sarahah è un "nuovo social" che permette di lasciare commenti a qualcuno in modo totalmente anonimo. Ricorda un po' Ask.fm nel funzionamento e con lui condivide la spiacevole comparsa di episodi legati al cyberbullismo. 
Qualche settimana fa, in merito a questa tematica, mi sono imbattuto nello status del blogger Simone Bennati lasciato sul suo profilo LinkedIn. Ve ne incollo un pezzo:

Ogni volta che sento dire che la causa di fenomeni come il cyberbullismo e l'incitamento all'odio sono i Social Media, cerco sempre di riportare il discorso ad una dimensione più "essenziale".

I Social Media, così come le automobili, i tagliaerba o i coltelli da cucina sono solo degli sturmenti, i quali non hanno alcun potere decisionale, né un proprio spirito di iniziativa.

Se quindi, qualcuno utilizza uno di questi "aggeggi" con l'obiettivo di ledere il prossimo, la responsabilità è soltanto sua, non certo dello strumento che ha scelto. [...]

Un punto di vista sicuramente condivisibile ma che, anche già a primo impatto, mi ha lasciato una strana sensazione rispetto all'esperienza diretta che ho (e abbiamo) dei social, soprattutto perché...

13/09/17

Una bomba atomica non è abbastanza

Una cosa che mi rilassa da morire?

I grandi disastri naturali e le catastrofi. Che siano vulcani in eruzione, terremoti, tsunami, tornado o esplosioni termonucleari poco importa... guardare cotanta distruzione comodamente dal Tubo è un nuovo passatempo che spesso e volentieri mi da la buonanotte.
What the fuck sta dicendo?
Potreste pensare che io non sia del tutto normale, ma d'altra parte davvero volete negare il fascino irresistibile di un tsunami assassino? 
E' un po' come quando da bambini si distrugge qualcosa di bello, tipo il castello di sabbia del tuo amichetto che c'aveva messo tanta cura per tirarlo su e che sfiga vuole sia edificato comodamente a un tiro di schioppo del tuo fettone di cui tu, incuriosito, testi senza tanti complimenti il potenziale distruttivo.
Una soddisfazione, no?

11/09/17

Il blog (non) chiude

Se non hai niente da scrivere, allora non scrivere niente.
In linea di massima è questa la strada che ho intrapreso col blog da un paio d'anni a questa parte. Certo non posso negare di averne approfittato un pochino...

L'ultimo post pubblicato risale al 25 luglio. Parlavo di scimmie. Da lì in poi non ho più scritto niente ed è partita una lunga pausa come mai ne avevo fatte. Davvero non avevo niente da scrivere? Forse. O forse mi sono fatto possedere senza troppi problemi dalla pigrizia, e di questo vi chiedo scusa.

Vi chiedo scusa perché come blogger, da sempre, tengo in grandissima considerazione voi lettori e commentatori, e miro costruire una specie di "relazione". Diciamo un'amicizia. Un momento da passare assieme, una porta aperta dentro alla mia testa bacata in cui farvi trascorrere qualche minuto piacevole. L'amicizia però ha bisogno di impegno, almeno un pochino, perché altrimenti tutto rischia di andare in fumo. In un posto come l'internet poi, dove il tempo pare andare cento volte più rapido, basta davvero poco per allontanarsi gli uni dagli altri.