25/07/17

Scimmie, insieme, forti

Il primo è stato un film inaspettato, il reboot di una serie fantascientifica che ha deciso di cominciare coi piedi per terra. E' così che L'alba del pianeta delle scimmie mi ha conquistato: con una storia solida e che utilizzava (pochi) elementi noti riadattandoli in un contesto completamente rivisitato. Una pellicola coinvolgente, sviluppata in un ambiente intimo e proiettata verso qualcosa che assicurava scintille.


Il secondo è stato appunto la promessa mantenuta. Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie è un sequel che non solo alza la già ottima qualità visiva, ma sa proiettare lo spettatore in un contesto completamente diverso. Siamo in un pianeta sconvolto, con due razze tra loro strettamente legate e che si scoprono molto più simili di quanto non vogliano ammettere.

E poi arriva il gran finale: The War - Il pianeta delle scimmie. Il degno epilogo di una narrazione che pur sapendo dove vuole andare ha il grande merito di non risultare banale, cogliendo anzi l'opportunità di affrontare temi ancora una volta nuovi e ancora una volta inesplorati.

Le aspettative erano molto alte, lo ammetto, e fortunatamente non sono state disattese. Si torna nuovamente al confronto tra civiltà ormai in competizione. Da un lato le scimmie, specie in ascesa, ma che ha conosciuto anche il lato "negativo" dell'intelligenza superiore. Ci sono infatti dubbi, paure e idee sovversive che senza controllo prendono forma. Il tutto ovviamente inserito in un clima tesissimo, dato che sul fronte opposto c'è ancora l'uomo, tormentato dallo spettro di una gloria inarrivabile e più volte sconfitto, specie dall'inadeguatezza maturata nei confronti del "progresso" e della natura.

Molto interessanti poi tutte quelle tematiche che nel precedente episodio cominciavano a nascere. C'è per esempio, per quanto riguarda Cesare, un discorso sull'egoismo, dato che, accecato dal dolore, perde più volte quel ruolo di guida saggia e giusta che l'aveva elevato rispetto agli altri. Sul fronte avversario invece si può notare una forma avvelenata di altruismo, che affligge un uomo ormai costretto a pensare in termini di specie. Qualcosa di impensabile, a ben rifletterci, anche osservando le decisioni prese da noi in tempi decisamente migliori.
Come non rimanere perciò turbati dalla profonda spietatezza del generale McCullough, interpretato da Woody Harrelson? E come non farsi schiacciare, assieme a lui, dal peso dell'umanità, intesa come razza ma anche come qualità in grado di determinarci?

Si esce battuti su ogni fronte da un fallimento che pare inevitabile . Mentre sullo sfondo di un nuovo giorno si erge fieramente il vincitore, di cui, molto onestamente, è già stata mostrata più di qualche ombra.

Qual è il migliore dei tre episodi? 
Domanda difficile, proprio perché un paragone, nonostante sia una trilogia, risulta impossibile. Un'ottima storia composta da parti ugualmente importanti ma profondamente diverse per temi, regia, atmosfere e temi e quindi... caldamente consigliata nella sua totalità!
Siete ancora in tempo per godervela al cinema ;)


P.s
Curiosità!
Il primo film si intitola Rise of The Planet of the Apes, tradotto in italiano con L'alba del pianeta delle scimmie.
Il secondo però, in originale è Dawn of The Planet of the Apes, a cui sarebbe stata perfetta la traduzione utilizzata nel primo. 
Quindi se in originale abbiamo degli elegantissimi: 
Rise of the Planet of the Apes 
Dawn of the Planet of the Apes 
War for the Planet of the Apes
valorizzati, tra l'altro, anche dai titoli di testa di quest'ultimo capitolo,
noi ci ritroviamo, per colpa di quel giochetto iniziale, con gli orripilanti:
L'alba del pianeta delle scimmie 
Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie
The War - Il pianeta delle scimmie

Insomma, non vorrei dire, ma l'estinzione ce la siamo meritata!

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