Arrivano in soccorso i... Tadàaan: cazzi miei!, che in un modo o nell'altro, volendo proprio fare una forzatura, rientrano nel campo del romanticismo e dei momenti emozione pura che sono tipici della giornata sanvalentiniana. Si insomma, parliamo di coppiette, di intimità e di terme.
Era domenica mattina ed ero parecchio annoiato, quindi ho pensato: Sai che c'è? C'è che io non c'ho cazzi di stare a casa a studiare e quindi approfitto dei miei che ci vanno e mi faccio un pomeriggio alle terme.
Seguiamo la fila di auto dei nostri ( + amici) per l'autostrada; siamo io, l'amico D che guida, mia zia e la cuginetta, e arriviamo alle terme verso le 4 di pomeriggio.
"La cosa più bella è quando entri in acqua. Vedrai, è così calda che uaaaaaahhh ti sembrerà ti perdere le forze all'istante!" dico a D che è termicamente vergine. E quindi il tempo di entrare, pagare e cambiarci, e via, siamo dentro, e mi accorgo d'aver detto la cazzata. Altro che acqua calda, la cosa più bella sono i culi delle regazze in costume! So che può sembrare una cosa volgare da dire ma ehi, è S. Valentino da poche ore e sono già in astinenza da baci perugina (i cioccolatini preferiti anche da Dio) che quest'anno non me li regala nessuno, lasciatemi porcheggiare col pensiero.
Insomma siamo giovani, siamo single, siamo in pieno inverno e noi non si vede un pezzo di figa al vento manco a pagarlo, vedi tu se non ci sentiamo ingrifati come grifoni in calore? (qui , se interessati, trovate info sull'accoppiamento dei grifoni, perché cervellobacato è anche cuLtura). Entriamo in acqua e sì, si sta da papa, e ci sono le lucette, le grotte finte con le vasche particolari, le piscine all'aperto, il bar dentro la piscina e pure una barista niente male che "Oh, dopo spritzetto e ci si va a provare, ok?". Ma prima ci aspetta il freddo cane dell'aria invernale, il cielo che tende al buio, il fumo che si alza dall'acqua bollente... ahh adesso si che si gode, benvenuti nella valle incantata!
Mi guardo bene intorno, si guarda pure lui intorno, tra un culo, qualche gamba snella e due tettazze, e ci si accorge di un piccolo particolare: questo posto è pieno di coppiette, coppiette ovunque, coppiette pomiciatrici in ogni angolo, coppiette come fossero antani! Cos'è, staranno mica copulando in acqua quelli, no?
Intimoriti dal tripudio di spermatici girini che le acque nelle vicinanze di quel brulicare di giovani amanti potrebbero contenere, ci spostiamo verso altre zone meno popolate.
"Uh, non c'è nessuno in questa parte delle terme, buttiamoci in acqua. Guarda, pure il mio mini-me con gli amici l'ha fatto. Senti come urlano di gioia?Buttiamoci, daiii...".
Lui, probabile coraggioso discendente di una stirpe vichinga, entra prima di me e muto, io invece urlo come una tronista gallina di uomini e donne impalata da un dildo gigante (nel coolo): l'unghia dell'alluce del piede destro percepisce che quell'acqua è ghiacciata.
"Ma qui almeno non brulica di sperma!" dice il mio subconscio, vedendo il coglionazzo del mio amico sguazzare felice perché inebetito duro da un principio di assideramento.
"Meglio una malattia veneria che la morte!" gli rispondo, e me ne torno tra le coppiette.
"Meglio una malattia veneria che la morte!" gli rispondo, e me ne torno tra le coppiette.
Dieci minuti di pausa da asciutto giusto per non cucinarmi le palle, dato che i cartelli consigliano 20 minuti massimi a bagnomaria altrimenti defungi (i miei jambawamba vi erano in brodo già da un'ora e mezza) e poi si torna in acqua. Io e D si opta per piscina sensoriale: luci soffuse, profumo nel'aere, silenzio, atmosfera; i nostri sguardi s'incrociano... ora si che mi sento ghei! Ce ne infischiamo dell'ambientazione soft porno e chiacchieriamo parlando di gnocca e scopate, facciamo liste e classifiche, come i veri uomini, ci manca solo un kilolitro di birra a conciliare i rutti, ma poi arriva il bagnino e ci fa "Astronzi qua si deve fare silenzio, vasca sensoriale, ci sono coppiette che vorrebbero riprodursi in pace, vedete?". Al che nulla da dire, ci leviamo dal trombatoio e affoghiamo i nostri dispiaceri nell'alcool.
L'alcool, il migliore amico dell'uomo single. Ci dirigiamo al bancone nella piscina, rammentando la nostra indole da conquistadores sognando il predominio della nazione spagnola, e con orrore notiamo l'assenza della cameriera di prima. Al suo posto, cazzo, c'è un uomo, cazzo! Ancora più sconsolati ci si ordina un Hugo per me (omosessualità mode on) e uno spritz per lui. Ci arriva uno spritz gigante con due cannucce. Io e D ci guardiamo.
"Si ma adesso ti fa anche il tuo." mi dice. "Mmm, forse non ti ha sentito.".
"Secondo me non ha sentito, sì. Scusa, anche uno Hugo grazie.".
Il barista risponde che non aveva sentito, me lo fa, e mette una sola cannuccia nel bicchiere. Guardando bene, tutti i bicchieri hanno una sola cannuncia, tranne quelli per coppiette, che appunto hanno più roba da bere, più romanticismo e soprattutto più cannucce!
"Mi sa che questo spritz era per due, guarda quanto ce n'è..."dice D rendendosi conto del misunderstending.
"Mi sa che c'ha scambiato per persone gaie." gli faccio osservando le coppiette al bancone.
Scoliamo tutto e ci ributtiamo in acqua allegri e felici, consci del fatto che amen, pure noi, ma come cazzo se fà a pensare di cuccare alle terme?
Fuori è ormai calata la notte, l'atmosfera si fa bollente, i colori fluo invadono le vasche di strani riflessi. Silenzio, rumore ovattato soltanto di bolle. Tutti limonano duro durissimo.
"Oh, mi sa che qui è meglio venirci con delle tipe la prossima volta.".
"Eh... dici?",
"Ok, ci facciamo le foto stupide dato che abbiamo ancora un po' di tempo prima di andar via?".
"Ok!".
E mentre le terme ospitano il misterioso rito dell'ammore e dell'accoppiamento, due deficienti, con lo sguardo rivolto alla luna, si fotografano attaccati ai bocchettoni dell'acqua calda facendo finta di pisciare in piscina. Tutto assai magico e romantico.
A pensarci, e a pensare a voi altri che oggi siete un po' più grifoni che piccioncini, mi viene da dirvi...
A pensarci, e a pensare a voi altri che oggi siete un po' più grifoni che piccioncini, mi viene da dirvi...
Beh, buon San Valentino, stronzi!