23/03/17

Ritrovare la meraviglia

Alcune settimane fa mia nonna mi dice che le hanno regalato scatoloni e scatoloni e scatoloni stracolmi di libri. 
Vado perciò a dare un'occhiata e in effetti mi ritrovo in una stanzina piena zeppa di Urania e tante altre belle robette.

Mi porto a casa giusto qualcosa di Poe, Lovecraft, Dick, Asimov, Adamas, Pratchett, Evangelisti e compagnia bella  e il resto lo lascio lì in coda di lettura. Uscendo, però, l'occhio mi casca su un altro librone, uno che conosco bene e che da piccolo era alto quasi quanto me... questo qui:


Lo sfoglio e ne resto subito folgorato, perché rivedendo le illustrazioni meravigliose che tanto mi avevano fatto fantasticare da bambino mi tornano in mente un sacco di sensazioni. Decido perciò di portarmi a casa pure questo e di leggermi, dopo più di vent'anni, la storia che racconta.
Il grande libro delle Meraviglie - Uno straordinario viaggio, che cercando un po' sull'internet non riesco nemmeno a trovare (l'edizione è dell'85 ed è di Dami Editore) io in effetti non l'avevo mai letto, e a dirla tutta non ricordo nemmeno l'avesse fatto qualcuno per me.
Mi limitavo infatti a sfogliare il volume per i disegni di Tony Wolf, che ancora oggi mi lasciano a bocca aperta per lo stile ricercato, la ricchezza dei dettagli e la vivacità dei suoi colori.

20/03/17

La Bella e Gaston

Disney procede con la rivisitazione dei suoi classici d'animazione riportandoli sul grande schermo in versione film. 
Dopo un paio di Alici marinate da Burton, una Bella così addormentata da farsi fregare il posto da Malefica, una Cenerentola che non ho visto e un libro della giungla dalla CGI pazzesca, arrivano canticchiando pure Belle e la sua Bestia che, devo dire, non sono niente male davvero!

Questo era uno di quei cartoni che non mi catturava per la trama, quanto piuttosto per le atmosfere, qui ancora più oscure e gelide. Il castello del principe è uno spettacolo di tenebra e decadenza, il bosco che lo circonda è un postaccio in cui non ci metterei piede neanche se mi pagassero. 
E poi ci sono le sale in cui il povero padre di Belle cercherà riparo, infestate da una maledizione che per un attimo riesce persino a far sentire il suo peso.

16/03/17

Leggere un blog? Richiede troppo tempo

Oggi parliamo del legame tra social, blog, scrittura e lettura
Mmm sento già lo sfrigolio dei gomiti che cedono, intenti a sorreggervi la testa addormentata...
L'idea mi è arrivata da un paio di articoli letti in questi giorni. 

Il primo, pubblicato su PambiancoNews, parla di come si sia evoluto, negli ultimi anni, lo stile delle blogger più famose d'Italia, evidenziando quanto testi e aggiornamenti, nei loro siti, siano lentamente spariti, in favore di contenuti visivi e interventi massicci (e più brevi) sui social.
Il secondo, postato ieri sul blog Silverfish Imperetrix, focalizza invece l'attenzione sul pubblico, catturato dalla velocità folle del web e poco propenso a soffermarsi in letture che gli rubino più di 10 secondi di vita.
Due angolazioni per vedere il medesimo problema.

Che poi... qual è il problema?
Dove sta l'elemento fastidioso, antipatico, pericoloso, in questo quadro?