Sono passati 18 mesi dallo scontro che ha visto l'uomo d'acciaio prendersi a mazzate col generale Zod distruggendo mezza Metropolis, e Batman v Superman inizia proprio tornando lì, mostrandoci come il signor Wayne abbia vissuto quei momenti spaventosi perdendo delle persone a lui care. Più o meno quindici minuti di puro spettacolo, intervallati dalla visione suggestiva della terribile morte dei genitori del piccolo Bruce e di come si sia avvicinato al simbolo del pipistrello.
Con un incipit spettacolare si riprende il tema che era stato accennato nel primo lungometraggio dedicato a Superman, ovvero: gli alieni esistono e sono tra noi, ma più che esseri con cui confrontarci sono simili a dei capaci di calpestarci senza nemmeno troppi complimenti. Tutta la prima parte del lavoro di Zack Snyder si incentra quindi su come il mondo si relazioni alla figura divina di Kal El, intessendo una trama davvero intrigante che mischia complotti ai danni dell'immagine del supereroe e grande tensione nelle scelte che lo stesso deve operare durante le sue azioni di salvataggio. Il tutto inscenando quello scontro che poi da il titolo al film, giustificato appunto dalla pericolosità che l'affidarsi ciecamente a un simile essere può comportare per il futuro dell'intera razza umana.
Vi dirò. Ero partito senza alcuna aspettativa nei confronti di questo secondo capitolo dell'universo DC, e forse è per questo che sono uscito dalla sala piuttosto soddisfatto. E' un buon film, certo nulla di eccezionale, ma sicuramente non terribile come dicono moltissimi (soprattutto gli integralisti dei fumetti). La figura de l'uomo d'acciaio è ben strutturata col mondo che la circonda, e il nuovo Batman, interpretato da Ben Affleck, funziona alla grande proponendo qualcosa di un po' diverso da quello di Bale a cui eravamo abituati. Un cavaliere oscuro molto violento, spaventato da ciò che l'alieno può fare e che non accetta compromessi, perché scommettere sulla bontà delle sue intenzioni, in questo caso, potrebbe portare a conseguenze devastanti. Un Batman quindi che uccide senza troppi problemi e che vuole uccidere, probabilmente distanziandosi dai fumetti (?) ma che sinceramente chemmenefregaammè! Voglio un film, non la trasposizione su pellicola dei miei sogni bagnati sull'uomo pipistrello.
Altra decisione azzeccata è poi l'estetica adoperata per rendere questo conflitto, dedicando un'ambientazione sempre piuttosto oscura, ricca di simbolismo e continuamente alla ricerca di quell'effetto figo che fa sembrare ogni inquadratura un cavolo di sfondo da salvare su desktop. Io l'apprezzo insomma. L'occhio è accontentato, seppur il montaggio spesso e volentieri lasci un po' a desiderare. Così come è felice per la scelta di Wonder Woman, terza figura supereroistica che si inserisce nella trama principale soltanto intersecandola un paio di volte per altri motivi. Un'introduzione che funziona che diviene purtroppo ridicola sul finale con l'entrata in azione vera e propria, che per carità, scalcerà pure i culi a destra e a manca sta santa ragazza, ma le viene dedicata una colonna sonora davvero da risate forti fortissime.