<<Ah ah sarà una figata stasera vedrai!>>.
<<Beh tiriamo 'na bomba atomica. Fra bere e fumare, sarà un festone!>>.
<<Oh vabè dai, ci becchiamo stasera allora dai. Buon ultimo giorno di vita.>> disse l'amico scendendo dal bus.
Marco rimase lì per altri dieci minuti, poi, arrivato alla sua fermata scese e raggiunse finalmente casa dopo la giornata di studio. Tutto come da copione. La madre gli chiese come fosse andata a scuola, lui rispose con un ''Bene!'', mangiò la sua pasta al ragù e poi si piazzò sul divano, sorbendosi l'immancabile servizio speciale di Studio Aperto sull'ipotetico ultimo giorno del mondo.
<<21 dicembre 2012 eh?! Stasera allora vai alla festa con Silvia?>>.
<<Si si... Poi anche gli altri vengono, si.>>.
<<Ma dov'è? Cosa si fa?>> chiese curiosa sua madre.
<<Ma niente, in una villetta. Qui vicino, sarà mezz'ora di macchina. C'è musica, si balla, si beve un po'. Roba tranquilla.>>.
<<E poi a che ora rientri?>>.
<<Eh dormiamo là ma'. Torniamo domani mattina.>>.
<<Si ma hai scuola!>>.
<<Ma dai tanto finisce il mondo che te frega della scuola?!>> le rispose lui con un sorriso beffardo.
Quella sera Marco sarebbe andato con la sua compagnia ad uno dei tanti party creati per festeggiare la fine del mondo. Viste le profezie dei Maya, le teorie bislacche, le paranoie, le parodie e tutto quel putiferio di dicerie sull'imminente Apocalisse del celeberrimo 21 dicembre 2012, come non cogliere l'occasione per fare un po' di sano casino? Trascorse la giornata a cazzeggiare sul computer. Niente studio quel giorno. Era una questione di principio. ''Se finisce il mondo che cazzo studio a fare?!''. Peccato quell'anno avesse l'esame di maturità e di studiare ce n'era un gran bisogno visti i suoi voti sotto terra.
21.00 pizza fuori con gli amici, 22.00 erano passati a prendere le ragazze che da qualche tempo erano solite uscire con loro, tra cui Silvia con cui stava nascendo una storiella piuttosto importante, e 22.30 avevano la musica della villa che gli squarciava i timpani.
<<Un brindisi alla fine del mondo cazzo!>> e giù tutti di tre rum e pera a testa. <<Ou bevi questo!>>, <<Vecchio senti che bomba 'sto assenzio!>>, <<Andiamo di là, ha fumo Jake credo...>>...
La festa andava una meraviglia. Chi ballava nella piscina riscaldata, chi cantava a squarciagola aggrappandosi a perfetti sconosciuti per trovare un sostegno, chi scopava nelle camere da letto, chi già era uno zombie e non si reggeva nemmeno in piedi.
<<Beh, i 5 euro spesi meglio della mia vita. Tutto gratis qua, e il posto è troppo figo!>> esclamò Silvia estasiata.
<<Si vero, ma tipo.. Lo sai che mi fai una voglia pazzesca con sto vestitino.>> disse Marco sicuro di andare ancora una volta a segno con la sua bella. Questa non si fece pregare, erano su un divano leggermente in disparte, e senza troppi problemi lei si abbassò vestito e reggiseno subito prima che lui le affondasse avidamente il viso fra i seni.
<<Oooh siete due porci ragazzi! Ahah. Trovativi 'na camera!>> urlarono due dei loro amici prima di inciampare nel tentativo di salire le scale per andare al piano di sopra. <<Ma Dio 'ste scale del cazzo sono dappertutto oh?!>> urlò un altro sconosciuto davanti a loro provando a farsi sentire con quella musica assordante.
La festa continuò così, allegra e spensierata per un'altra ora e mezza, finchè tutti si fermarono per poter fare finalmente il tanto sospirato conto alla rovescia.
<<Ou gente! Adesso parte il conto per la fine del mondo.>> disse al microfono una voce traballante dopo aver spento del tutto la musica. <<Trenta, ventinove, ventotto...>>.
<<Bestia anche gli altoparlanti in camera ha questo. Andiamo giù con gli altri Silvy?>>.
<<Si dai. Ma ti è piaciuto?>>.
<<Cazzo! Dopo ne voglio ancoraaa...>> rispose Marco poggiando la bocca sul culo sodo di lei.
Scesero di un piano tenendosi aggrappati al corrimano delle scale, raggiungendo l'ampia sale nel quale si era riunita gran parte della gente, tutta di fronte al palco col gruppo che a inizio serata (quando ancora era in condizioni di farlo) suonava un po' di musica live.
<<Ooh vecchi, eccovi!>> li accolse uno dei loro amici.
<<Nove, otto, sette...>>
<<Dai, dai, su i bicchieri, su i cannoni!>>.
<<...Tre, due, uno!>>.
<<Oeeeeeeeee!>> urlarono tutti riaccendendo la musica e ricominciando a saltare come pazzi ai primi secondi del 21 dicembre 2012.
<<Un vaffanculo a 'sti cazzo di Mayaaaa!>> sbeffeggiò al microfono il padrone di casa, intimando i suoi ospiti ad alzare il dito medio al cielo.
<<Beh, ecco ci tocca studiare e far l'esame cazzo! Ahah>> se la risero un altro paio dei loro amici che li avevano appena raggiunti sul divano, pochi minuti dopo quell'affollamento improvviso di vaffanculo.
<<Beh si ma...>>.
Un boato assordante riuscì a sovrastare l'intera potenza dell'impianto stereo. L'elettricità sparì. La terra iniziò a tremare per poi fermarsi altrettanto improvvisamente. Un silenzio inquietante regnò per una decina di secondi. Si udì un'altra potente esplosione, proveniente da chissà dove. Tutti urlarono e tentarono di riversarsi fuori dalla villa, chi cadendo, chi calpestando altra gente, chi non riuscendo nemmeno a capire che stesse accadendo, tanto era sballato.
I cinque amici si guardarono terrorizzati, coi visi illuminati dalla pallida luce lunare che filtrava da una finestra. La terra riprese a tremare con più forza.
<<Oh merda! Era tutto vero...>>.
Ogni giorno, in tutto il mondo, si assiste ad almeno un evento sismico degno di nota. Se il 21 dicembre 2012, come è molto probabile che sia, ci fosse anche un solo terremoto percepibile in una qualche zona del mondo abitata, chi si troverà lì, sicuramente si cagherà in mano dalla paura. (: