03/11/23

Come una corsa lenta e costante

Da gennaio di quest'anno mi sono detto Senti, è inutile che te ne stai sul divano. Piuttosto prenditi che ne so, mezz'ora, almeno un paio di volte a settimana, e vai a correre!

Dopo le prime due settimane di bestemmie ho notato che la mia resistenza per quest'attività infida e deprecabile è migliorata e, per quanto continuassi a schifarla, tale minuscolo miglioramento mi ha convinto a non mollare.

Oggi, che siamo a novembre, posso dire di essere riuscito, per tutti questi mesi, ad andare a correre almeno una o due volte a settimana, facendola diventare una vera e propria abitudine.
Correre mi fa comunque sempre schifo, ma il dopo corsa mi fa sentire bene e il non andarci mi infastidisce. Sento quindi la necessità di non fermarmi più. Wow!

A testimonianza delle mie imprese

Questa della corsettadimmerda è un'abitudine che non avrei mai pensato di riuscire a far mia. Sul serio: tra le possibili attività sportive, niente, per me, fa ribrezzo quanto correre. 

E ora quel che vorrei fare, prendendo esempio dalla corsa, è riuscire a rendere un'abitudine anche la scrittura.
Ma non quella facile e divertente del blog o in generale dell'internet, ma quella seria e lunga e impegnativa di un progetto che mi trascino dietro da anni.

Un po' di giorni fa leggevo un bel post di Grazia Ciavarella, che è una copywriter come me.
In questo articolo rifletteva su come sviluppare una mentalità di scrittura positiva e, tra i vari spunti (ma pensa un po'!) ne ho trovati due che mi hanno fatto suonare un campanello:

  • muoviti di più
  • sii costante
Sul muovermi di più, complice la sopracitata corsettadimmerda, sono molto d'accordo con lei.
Ho notato infatti che mentre sono lì a soffrire il mio cervello pare accendersi. Mi girano per la testa idee, spunti e soluzioni narrative che altrimenti, credo, non troverebbero spazio. Dicono che questa magia dipenda dal flusso sanguigno che mettendosi in moto pure lui porta "benzina" alla nostra creatività. Può essere. Io credo sia più una questione legata al Piuttosto che pensare a quest'attività schifosa maledetta che chi me l'ha fatta fare mi concentro su qualcos'altro!

Sulla costanza però, ecco arrivare il mio tallone da killer!
Non è tanto una questione di difficoltà davanti al foglio bianco. La mia è più una sorta di pigrizia. Un rimandare accuratamente la fatica. Il bello è che lo faccio immaginandomi il giorno in cui avrò completato il mio progetto. Ahhhh Cervello del futuro, come sei stato bravo!

Ora, quel che mi è chiaro, è che devo agire un po' come con l'andare a correre. Non serve fare chissà che, ma l'importante è partire e crearmi un momento fisso della giornata da dedicare esclusivamente a quello. Facciamo tipo... ogni sera appena dopo la corsa (o dopo lo sport)?
Potrebbe essere un'idea! Così sfrutto pure la spinta sanguigna al cervello.

Perché vi dico tutto questo? Semplicemente per prendermi un impegno davanti a qualcuno.
Mi costringo, e questa è una sacra promessa, a tornare qui, tra un mese, con un aggiornamento onesto sulla costruzione di quest'abitudine. E se non dovessi farcela siete liberi di schiaffeggiarmi. Io starò fermo!

Perché per me abituarsi a scrivere è come abituarsi a correre: faticoso ma necessario.

Voi vi siete mai dedicati al costruirvi un'abitudine? E com'è andata?

34 commenti:

  1. Io scrivo come respiro, se corro, invece, non respiro come scrivo, quindi meglio scrivere. Non so se ho reso l'idea. ;)

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  2. Io mi muovo molto, da qualche anno ormai. E' diventata seriamente un'abitudine che non posso lasciare lì in un angolo. Muoversi è vita, non siamo fatti per starcene seduti sul divano ad ammuffire.
    Riguardo il tuo progetto di scrittura: in bocca al lupo.

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    1. Certo se il meteo non si mettesse di traverso... da siccità a periodo monsoni è un attimo💀 comunque sì, tra corsa e montagna pure io sento l'esigenza di muovermi. E per la scrittura più che un in bocca al lupo mi sa ho bisogno di un calcio nel 🍑

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  3. Non sai quanto possa condividere il tuo discorso sulla costanza, io e la costanza siamo due cose opposte! 😜 E proprio per questo, come te, ultimamente mi sto sforzando per costruire qualche bella e sana abitudine, perché ogni volta che ci provo scopro che dopo mi sento meglio. Verissimo che il movimento stimola la creatività, succede anche a me. Allora in bocca al lupo!

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  4. Il "tallone da killer" sulla costanza è bellissimo! XD
    Da parte mia, tanto di cappello per questa cosa della corsa; io sono piuttosto pigra (molto più di te) e non mi verrebbe facile. Una camminata più che volentieri, ma correre proprio no.
    Attendo l'aggiornamento tra un mese! ;)
    PS: ti ringrazio per la citazione!

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    1. Avevo iniziato con la camminata, ma poi durava troppo e mi sono messo a correre😅
      La cit era dovuta, mi è partita dal tuo post questa riflessione.✌️

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  5. Dai la pigrizia non paga mai e questo lo sentivi,nulla si ottiene senza un minimo di costanza nel sacrificio ,scoprendo oltretutto che ci vai a guadagnare in salute e soldi spesi in una palestra 🤗.Potresti adottare la stessa fruizione nella scrittura,dai che stai andando bene :)

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  6. Ho studiato il cammino umano (per lavoro) lavandomi via dalla testa ogni giudizio accademico, un po' come il protagonista di 'Dragon trainer' e quindi posso dire con buona cognizione di causa che il cammino umano non è una condotta che si realizza entro fasi regolarmente scandite nel tempo. Nemmeno la respirazione lo è, nulla in natura è geometrico (in senso euclideo), simmetrico o , per l'appunto, scandito da cicli matematicamente regolari, ma solo approssimativamente ed apparentemente 'regolari'. La regolarità , anticamera dell'abitudine, è una costruzione metafisica e la vita , da cui uno scrittore dovrebbe trarre ispirazione ed energie creative è ciò di meno prevedibile e costante che possa capitare a un essere vivente.
    - Ma quello ha raggiunto i suoi obiettivi, proprio come programmato
    - Proprio per questo ho parlato di 'essere vivente', . In ogni vero successo c'è sempre una componente casuale.

    La meccanica quantistica ha formalizzato questo concetto e dunque, in coro con un grandissimo personaggio della letteratura filosofica, mi sento di sfagiolare una metafora assai efficace: scrivi col sangue, non v'è scrittura di valore che non sia stata scritta col sangue. Ogni grande autore ha ben presente questo principio e nelle prime trenta pagine di ogni opera di peso e qualità, lo troverai ben impresso fra le righe. Chiudo con Wilde:
    'la puntualità ruba il tempo' (e l'abitudine ti scippa la vita). E poi : la vita è caos (imprevedibilità non costanza e determinazione), ma l'immaginazione ha una logica ferrea e terribile. E quindi non importa come vivi, ma soprattutto è necessario che tu viva per non diventare come quei grandi poeti che scrivono bellissimi versi su ciò che non hanno avuto il coraggio di vivere ()

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    1. Di vivere cercherò di ricordarmelo. È vero alla fine che arriva tutto da lì, che la casualità di quel che accade è un motore importantissimo. Ma per un progetto lungo e impegnativo, purtroppo devo necessariamente "ingabbiarmi" in un abitudine. Credo si tratterà di trovare, come in altre tante attività, un equilibrio giusto per me :)

      Mi lasci sempre dei bei commenti. Mi sento quasi in colpa a darti risposte magari non all'altezza mannaggia!

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    2. Nella tua percezione di inadeguatezza vi stanno enormi qualità e potenzialità. Evidentemente vi è qualcosa in ciò che dico che non conosci, o forse non capisci nel profondo. Non si tratta di inadeguatezza ma di semplice gioventù. La consapevolezza che mostri , indica la gamma delle tue attese e lo spessore di qualità ancora inespresse (cioè in potenza, leggi anche 'energia creativa'). Questo è ciò che hai di invidiabile, che vorrei in qualche modo carpire in queste occasioni webbiche. Vorrei mettermi a disposizione della tua energia , della tua energia allo stato embrionale, intendo; ma qui sono io a sentirmi inadeguato. Sono io che devo dimostrare il livello di quanto riporto e ripongo nei miei interventi, i quali - questo sì - sono sempre meditati, mai buttati lì a casaccio, tanto per suscitare un qualche effetto. Uno scambio costruttivo infatti non è mai monodirezionale, si dà anche per prendere, lo scambio deve essere bidirezionale per essere costruttivo. Ora non sentirti in obbligo, se ti va domanda pure cosa non ti torna, ma se non te la senti, tranquillo! , ci saranno altre occasioni. Buona domenica e ciao

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  7. Il movimento è molto importante, soprattutto quando si fa un lavoro sedentario. Io per diversi anni ho corso al parco due volte a settimana (ma solo nel periodo estivo quando abbandonavo la palestra dove facevo aerobica sempre due volte a settimana), la domenica poi spesso facevo dei percorsi in bicicletta di circa 40 km. Era faticoso ma mi faceva star bene non solo a livello fisico, ma anche a livello mentale . Per problemi vari ho smesso di muovermi, la corsa per problemi ai menischi e la palestra per la pandemia, dopo non mi sono più iscritta. Quest’anno però mi sono imposta di fare almeno mezz’ora al giorno di camminata, devo dire che sono riuscita a essere abbastanza costante, ci sono giorni in cui cammino di più (arrivo ai 10.000 passi) altri meno. Vorrei fare di più, per esempio andare in piscina o fare un corso di yoga o pilates, ma per ora non sono riuscita.
    Scrivere con costanza, l’ho fatto per anni dal 2014 quando ho iniziato a scrivere, però ho sacrificato molto della mia vita privata, anche il movimento quindi. Per la scrittura è possibile creare un’abitudine, quello che riuscivo a fare io era dedicare ogni week end al mattino ( mi svegliavo presto e scrivevo per almeno tre ore o di più se avevo tempo), mi è capitato anche di scrivere un paio di ore dopo il lavoro, ma ora non ci riesco più. Puoi fissare alcuni giorni della settimana in cui dedicare delle ore alla scrittura, scegli le ore più comode per te, per me erano le ore del mattino, ma ognuno deve trovare le proprie.

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    1. Intanto grazie per aver condiviso un pezzo della tua vita qui. Riguardo l'attività fisica ti auguro di ritrovare il pieno potenziale. Ma mi pare tu sia sulla buona strada, dai ;)
      Sulla scrittura sì, io cerco di crearmi un impegno come quello che racconti. Devo solo darmi da fare. Un po', inizialmente, sarà una piccola tortura, lo so. Ma bisogna.

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  8. Io , per cercare di essere costante in qualcosa che fosse di movimento, mi sono iscritta ad ottobre ad un corso di acquagym , risultato : alla terza lezione trauma cranico e due punti in testa !! Ho sbattuto contro lo spigolo dell'armadietto dello spogliatoio. Domani, dopo quattro lezioni saltate, riprovo ma mi son già pentita di essermi iscritta !! Ciao

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    1. Diciamo che non hai avuto un buon inizio😬 il tuo pentimento è comprensibilissimo😅 in bocca al lupo

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  9. Io nuoto per raggiungere il Nirvana. Lo faccio da anni, ormai e non posso più farne a meno.
    Ecco, ora prendi queste frasi e mettile al passato, perché ho un grosso problema alla spalla destra e ormai da un anno non frequento più la piscina. Però non mi sono fermata. Non corro, ma faccio camminate veloci, approfittando di due bellissimi parchi nelle vicinanze. Un toccasana per tutto, anche se anch'io pensavo fossero camminnatedimerda, all'inizio! La scrittura non ne beneficia, in modo particolare, ma con essa ho un rapporto di fiducia: se la trascuro, è lei che viene a cercarmi! :)

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    1. Dopo un po' per fortuna il dimmerda se ne va :) beh, no, per la corsa rimane comunque in sottofondo ma si fa.
      Bella la scrittura che ti cerca! In un certo senso anch'io ho un rapporto simile con lei.

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  10. Procrastinatore pigro a rapporto. Anche io non amo lo sforzo, infatti non riuscirei mai a far diventare la corsa un'abitudine (considerando anche che per raggiungere una zona in cui poter camminare/ correre in maniera continuativa, dovrei prendere comunque la macchina, quindi un controsenso per me). Sono riuscito però a far diventare routine un piccolo workout casalingo, giusto per ricordare al mio corpo di non essere un blob, ma avere anche dei muscoli e delle articolazioni.

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    1. No, se c'è da prendere l'auto anche no in effetti. Peccato!
      Però il workout a casa ci sta. Ogni tanto tento pure io di aggiungerlo. Ecco, pure quello dovrei farlo diventare un'abitudine. Pfff... ma non può funzionare come a 16 anni che mi sfondavo di schifezze ed ero perfetto senza fare nulla?!

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    2. Mai stato perfetto nemmeno a 16 anni 🤣
      Comunque sono dell'idea che fare anche poco (in ogni ambito) ma ogni giorno, faccia davvero andare avanti

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    3. Sì, un po' ogni giorno è molto meglio che tanto in una volta. Si va molto più lontani nel primo caso.

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  11. Ciao Davide, approfitto della sezione commenti di questo post per ringraziarti per essere passato dal mio blog. E complimenti per il tuo, davvero bello e articolato, mi piace molto. "Correre mi fa comunque sempre schifo, ma il dopo corsa mi fa sentire bene e il non andarci mi infastidisce": IDEM! Ho fatto davvero fatica, ma post Covid ho iniziato a farlo regolarmente, l'anno scorso ci andavo 2/3 volte la settimana perfino. Ora una sola perché ho ricominciato ad andare in palestra, ma non mi va di perdere quel che in questi mesi è cambiato (almeno a livello di fiato :D). Propongo corsettademmerda come nuovo hashtag dopo aver pubblicato la foto del percorso fatto (se non lo è già!). Ciao e grazie, ti leggerò con piacere!

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    1. Ciao Miky e grazie :)
      L'idea di condividere le correttedimmerda mi pare ottima. Basterebbe capire come/dove. Per la palestra invece io mai provato, ma credo sia too much. Devo fare sport giocando a qualcosa, altrimenti mi rompo troppo. Insomma, c'è un limite a tutto!🐸

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  12. Il benessere dovuto all'attività fisica è straordinario.
    Quindi vi siete reso conto che... i benefici sono di gran lunga superiori ai costi.
    Ci vorrebbe qualche bella zona verde vicino, dove correre: renderebbe la corsa molto più piacevole.
    Buona continuazione.

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    1. Anche se vedo ora (immagine a corredo) che già correte nel verde.
      Io lo trov(av)o così bello.

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    2. Però non darmi del voi. Dammi pure del tu. Mi fai sentire un nobile signorotto di fine '800! ;)
      Sì, fortunatamente c'è abbastanza verde qui dove abito. Correre in città lo troverei controproducente. Aprirei ben bene i polmoni per inalare lo smog. Non una grande idea. E poi ho un sacco di montagne a circa 1 o 2 orette. Direi ottimo!

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  13. Non riuscirei ad impormi una disciplina. Scrivo quando c'è qualcosa che mi pulsa dentro e scalpita per venir fuori. Se non c'è faccio altro. Magari leggo o disegno. Spero soprattutto di aver più tempo. Magari, dopo che andrò in pensione ( e manca ormai pochissimo tempo) il mio rapporto con la scrittura si intensificherà...almeno spero.

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    1. Per molto tempo ho fatto anch'io così. Ora però vorrei essere più costante e creare qualcosa di più importante. Not easy ma ci proviamo😉

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