05/10/25

Degradazione

In balia degli eventi, masticato dalla vita, come un bolo alimentare, sballottato da due arcate di denti che mi fanno a pezzi, triturato, impastato con la saliva a colpi di lingua, il primo passo per essere digerito, come spiegava la prof di scienze alle medie, che inizia tutto da lì, poi gli accadimenti mi mandano giù, inghiottito, sparato nell'esofago, potrei resistere, piantare i piedi, dire fermate tutto e far soffocare queste forze peristaltiche, urlare fatemi una manovra di Heimlich, siamo ancora in tempo, ancora in tempo! ma non posso, non posso contrastarle e vado giù, la vita, la vita, la vita mi digerisce, mi scioglie nell'acido e che ho fatto mai per meritarmelo? ma intanto non c'è scampo, assecondo il flusso, mi arrendo, sì, perché a questo punto è troppo tardi, sono così diverso, così trasformato, che non sono più io, non riconosco nemmeno le parti di me più ovvie, ne uscirò vivo? non credo, ne uscirò devastato, martoriato, peggiorato, degradato, sappiamo tutti come ne uscirò, ne uscirò come da un buco di culo, cadrò nel vuoto, indifferente a tutti, nessuno saprà più chi sono, sarò forse rivelato nella mia essenza di merda, perché ogni parte buona mi sarà stata strappata via con la forza, con la determinazione maligna che a volte la natura umana sa riservare alle persone più gentili e fragili, e perciò rimarrà solo il peggio di me, che non è vero che le tragedie ti rendono migliore per forza, perciò cadrò, orrendamente trasfigurato, per essere accolto da un abbraccio freddo, indifferente, e nel silenzio sommerso di una nuova solitudine, prenderò una nuova via, scaricato definitivamente giù per lo sciacquone, con la speranza che il sole, da qualche parte, torni a brillare e che un fiore, dalle mie brutture, rinasca.




12 commenti:

  1. Potrebbe non sembrare ma questo post introspettivo fa meravigliosamente il paio col mio ultimo che, ad una analisi non superficiale, vuole curarsi proprio di quelle "orrende trasfigurazione" che generiamo in solitudine.. 😉

    RispondiElimina
  2. Trovo questo post davvero poetico. Il nostro passaggio sulla terra, spurgato dalla retorica dell’ottimismo e dal miraggio della fede, non è diverso dal viaggio di un pezzo di cibo dalla bocca al culo. La chiusa è struggente, che nasca un fiore dal nostro concime!
    massimolegnani
    (orearovescio.wp)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Massimo per questo bel commento. Direi che sì, hai proprio colto quel che volevo esprimere. Felice ti sia piaciuto.

      Elimina
    2. mi sono permesso di citare una tua frase, specificando la provenienza, sul mio blog nel brano di oggi

      Elimina
    3. (sono massimolegnani)

      Elimina
    4. Ciao Massimo! Ti ringrazio e mi fa molto piacere che qualcosa di mio sia stato d'ispirazione per scrivere altro. ;)

      Elimina
  3. Non credo proprio che tu sia stato masticato dalla vita ,non tutto di te era parte del boccone ,finalizzato ad un processo digestivo,qualcosa si è sbriciolato ed è finito fuori da quelle due arcate di denti,briciole edi semi hanno germogliato e portato a frutto ancora parti di te,lo scritto ne è prova ,prova di esistenza ancora.

    L'evacuazione ti ha solo allontanato da una situazione di pericolo :)esorcizzando attraverso la scrittura che ancora te riesci a masticare bene e noi a interpretare .
    Un saluto

    L.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao L.! Grazie per le belle parole. In realtà tengo a specificare che questo testo, così come tutti quelli della sezione racconti, non parlano per forza di me, ma sono piuttosto storie, dialoghi, monologhi fatti da personaggi immaginari. Chiaro che qualcosa di mio ci sia sempre, ma ecco, è molto meno di quanto potrebbe sembrare.

      Elimina
    2. "Chiaro che qualcosa di mio ci sia sempre, ma ecco, è molto meno di quanto potrebbe sembrare"

      Vedi che le briciole di semi hanno germogliato?Forse molto più di quanto potrebbe sembrare :).Grazie a te .

      L.

      Elimina
  4. Leggere questi pezzi distruttivi, spesso (perché leggo di qualcuno che ne ha ricavato persino un libro in versi), mi disorienta per la grande capacità di esternare con forza e sapiente elaborazione.
    Bellissimo e mi complimento con te. Ciao Davide.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi fa piacere ti sia piaciuto, Pia! Grazie per le belle parole ;)

      Elimina

Vuoi parlarne? Lascia un commento!
Ti piace quel che hai letto? Condividi sui social!
Non ti piace? Fa' come sopra! ;)