Ehilà cervelli! Come va la vita?
Ultimamente, a leggere le cose che pubblico, mi vien da pensare che potreste pensare che io abbia pensieri piuttosto deprimenti. Tranquilli però, non è così!
Me l'ha fatto notare anche mia morosa: Madonna Davide, scrivi solo poesie da tagliarsi le vene!
Che ci posso fare? Mi vengono così. Non lo so neanch'io il perché.
A dir la verità scrivere pezzi "poetici" divertenti è complicato. Ma ci sto provando.
E perchémmai dovresti scrivere pezzi poetici per giunta divertenti? direte voi. O pezzi poetici in generale?
Facciamo allora che vi racconto dei poetry slam. Che qua non racconto pezzi di vita mia ormai da un pezzo.
Praticamente un anno fa scopro che esistono questi eventi competitivi, in tutta Italia, chiamati poetry slam.
Sfide che consistono in 3 manche in cui i poeti (o insomma... aspiranti tali) leggono in tre minuti un proprio pezzo. A votare? Il pubblico. Cinque persone scelte a caso che cambiano ad ogni fase. Chi tra i partecipanti vince si porta a casa la serata e passa al livello successivo, che può essere un poetry slam provinciale, o regionale, o nazionale e via così.
Dato che di poesie ne scrivo da un pezzo (qui nel menù trovate la sezione apposita), ho voluto cimentarmi anch'io in queste gare.
Inutile dire che qui non funziona roba con un'impostazione troppo... "classica", ma va piuttosto un formato adatto ad essere recitato ad alta voce. Performato! Ed ecco il perché di questi ultimi pezzi così lunghi (devo blaterare per almeno due o tre minuti) e musicali (devono essere coinvolgenti da sentire).
Ma perché tristi?
Perché non sono capace di scrivere cose divertenti, dicevo. Non in forma poetica almeno.
Ma ci sto lavorando.
Un primissimo esperimento di roba da ridere in effetti l'ho già fatto.
Se vi va di ascoltarlo ve lo lascio qui sotto.
Si tratta di un pezzo monovocalico con la lettera "O". Già di per sé un bel giochino.
Significa che tutte le parole usate in ogni verso possono contenere solo la vocale "O". Almeno per quanto riguarda la pronuncia. La parola "Ok" per esempio non vale, perché si pronuncia "occhEI", però posso usare "Toast" perché si legge "tOst".
Dalle risate delle persone direi che un minimo l'obiettivo di far ridere l'ho centrato.
Poi vabé... il pezzo successivo era un monovocalico con la "A" ultra depressivo, ma ci sto arrivando. Mica posso far ridere tutti subito sempre e comunque, no?
Se vi va ditemi come vi sembra e, nel caso vi capitasse di sentir parlare di uno slam vicino a dove vivete, fateci un salto. Vi divertirete!
Sinceramente i tuoi ultimi scritti mi sono piaciuti. A volte hanno toccato temi tristi, è vero, ma non li ho trovati tristi di per sé.
RispondiEliminaGrazie Katrina, non può che farmi piacere. In generale però vorrei proprio riuscire a ritenermi soddisfatto anche con qualcosa che riesca a far ridere. L'ho presa come una sfida :) Non può che farmi bene, credo!
EliminaMi intrigano 'sti poetry slam.. che poi a Roma, e d'estate, spesso ne cicciano fuori diversi.. comunque dai, per essere poliedrico ti impegni l ed è il sogno di tanti tuttologare passando dal dramma all'ironico, una cosa che inseguo da sempre.. ma se mi leggesti, lo saprebbi.. ahahah (risata monovocalica)
RispondiEliminaRisata monovocalica🤣
EliminaSe ti capita vai allora. In effetti a Roma ne trovi sicuramente. E magari partecipi pure! Daidai