21/09/23

Bloccato perché vuoi performare

Diapositiva del mio cervedduh
A volte mi rendo conto di essere bloccato in una situazione paradossale: voglio fare tante cose, ma non ne faccio quasi nessuna.

Non parlo di attività di ludiche o sportive.
Per cazzeggiare son sempre prontissimo!
Ma di quei progetti impegnativi per cui magari varrebbe la pena fare qualche sacrificio.
 
Come dite? Trattasi di blocco psicologico di quando abbiamo troppe opzioni e l'abbondanza ci paralizza. Naa, non c'entra.
È più una questione di... performance.

Praticamente sono ossessionato dal risultato.
Se devo imbarcarmi in qualche nuova impresa, soprattutto visto che il tempo è limitato (come mi manca essere studente...) valuto la scelta sotto la lente del Quanto mi renderà? Sarà remunerativa?
Il piacere dell'attività, in pratica, quasi non lo calcolo. Si riduce tutto a ricchezza, fama, potere.
Ti prego Gold Roger, dammi qualche info in più!

Non so se questa storia del legare attività -> performance -> ritorno economico parta da una reale insoddisfazione o se sia più frutto di paragoni allucinanti con le storie di chi ce l'ha fatta.
Sicuramente, per rivalsa personale, vorrei riuscire a portare a termine diversi piani e credo che tanto basterebbe per rendermi fiero.

Poi però l'internet, dannata fucina di pattume distraente e tentatore, mi propone questi esempi di successo che, soprattutto grazie a progetti digitali, ti portano a guadagnare così tanto da poter stravolgere enormemente (in positivo) la tua vita.
E sarà che anch'io studio e lavoro con gli strumenti digitali, o sarà che ho una particolare propensione nel farmi condizionare, fatto sta che la sensazione di poter sfruttare meglio le mie competenze mi fa chiedere Perché non anch'io? Non ne sarei capace?

Eccomi allora, mentre corro, davanti al pc, in montagna, oppure al cinema, che mi illumino con una nuova impresa da tentare, qualcosa che accarezzi le diverse capacità che mi sento di poter esprimere. Poi però...

Qualche post fa parlavo della necessità di focalizzare la mia energia creativa per non sprecarla.
Ecco, il fatto è che la sua messa a fuoco è un po' troppo drogata da questa visione performativa opprimente. E perciò: mi blocco

Ma da dove arriva 'sta cosa? Dall'età? Dal tempo a disposizione? Dal condizionamento esterno? Dal bisogno di dimostrare qualcosa agli altri?
Oppure sono semplicemente io che vorrei dimostrare qualcosa a me?

Ma soprattutto: capirlo mi aiuterebbe a sbloccare il blocco? 

Nel mentre mi dico Cervè, basta che parti!
Prendi una cosa e intanto parti! Poi vedi strada facendo. Però non è facile. E anche l'esperienza del fallimento, per quanto cerchi di vedere le cose da un punto di vista positivo, certo ti fa dire Sta volta ci penso bene prima di imboccare l'ennesimo vicolo cieco

Poi penso che sarebbe interessante esplorarli i vicoli ciechi.
Anche perché... e se dipendessero da me?
Dai miei limiti? 
Dalla mia idiotissima pigrizia?

Facciamo che per ora mi fermo qui.
Non so se questo discorso vi appaia troppo sconclusionato, ma mi andava di condividere qualche pensiero qui. Il blog, un tempo, era anche fatto di riflessioni. E chi lo sa: potreste aver vissuto dilemmi simili ed esserne usciti!

Se vi va di condividere qualche idea qui sotto, siete i benvenuti (o i bentornati) ;)

10 commenti:

  1. Ho vissuto tempi di iperattività e di pigrizia totale. Sto per andare in pensione e davanti a me si aprono praterie di tempo per realizzare mille progetti lasciati a metà o, peggio ancora, messi da parte. Sto arrivando alla fine della mia vita lavorativa con la lingua per terra. Spero di ritrovare le forze e non perseguire i miei obbiettivi né per gloria, né per denaro, né per fama.Spero di trovare finalmente una soddisfazione interiore dopo tanto anni passati oscuramente tra budget e quadrature contabili. Spero di ritrovare quel me stesso che tante volte ho temuto di aver perso. Un salutone a te.

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    1. Ciao Fabio e benvenuto. Mi pare passi di qui per la prima volta.
      Interessante il tuo punto di vista, dato il momento che presto vivrai... la tanto agognata pensione! Per come la vedo, avendo molto più tempo libero, potresti ritrovare quelle energie che cerchi. Anzi, sono certo che sarà così! Il pericolo che intravedo invece, e lo dico solo perché l'ho notato in molte persone pensionate, è quello di non trovare gli stimoli giusti e di rimanere con tutto il tempo e le possibilità del mondo ma con nessuna spinta interiore. Probabilmente succede a chi si scorda di coltivare comunque le proprie passioni, non saprei. Però ti auguro ovviamente tante soddisfazioni ;)

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  2. La pensione la sto vivendo per come la agognavo e l'attendevo: tempo libero, spazio per le mie passioni: scrittura, lettura, cinema, teatro, fotografia, viaggi soprattutto.. l'idea di performance vincenti c'è sempre, tipo mostre fotografiche dove vieni eletto come nuovo Cartier- Bresson o uscita di libri di poesie che superano i Vannacci di turno ini un amen, ma ci accontentiamo delle nostre piccole soddisfazioni quotidiane, come il sorriso della consorte, l'invito di un amico, le analisi del colesterolo nella norma.. ;)

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    1. Direi che è il modo in cui vorrei vivermela anch'io. Se mai c'arriverò, s'intende ;)

      E comunque non sottovalitiamo mai la soddisfazione delle analisi col colesterolo nella norma. Traguardo ambito a tutte le età!

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  3. Ciao, grazie per essere passato da me. Per me, è la prima volta che passo dal tuo blog. Anche a me capita di voler fare più cose ma , in realtà, di non farne nessuna. Un pò per pigrizia, un pò perchè i progetti impegnativi non fanno più per me. Ormai quel che dovevo fare, l'ho fatto, non ho più niente da dover dimostrare a nessuno. Faccio quello che mi sento e mi piace, ma io ho un'età e una situazione diversa dalla tua, cerco solo di vivere serenamente la mia vita, dopo anni di lavoro nella scuola. In bocca al lupo e un saluto.

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    1. Capisco. Comunque è interessante avere un confronto con persone più grandi. Ricordi invece alla mia età sei l'hai vissuta in modo simile? Sentivi il dover dimostrare qualcosa a qualcuno?

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  4. Cerca l'onda giusta, quelle "gnè" lasciale perdere!

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  5. Prendere atto dei propri limiti è divin(atori)o. Libera spazio, tempo, energia per alcune, poche, cose importanti.
    Per vivere bene è utile imparare a discriminare tra ciò che è possibile, sano, fattibile e ciò che non lo è.
    Fu uno solo il Davide che riuscì a sconfiggere Golia.

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    1. E non si finisce mai di imparare, tra l'altro. Magari non sconfiggere Golia, ma spero di non farmi menare troppo :)

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