17/11/15

Non dialogare, ma imporre la propria visione.

Il terrorismo è l'emblema del non-dialogo. Non ci sono due soggetti che scambiano reciprocamente le proprie opinioni argomentandole, ma imponendole e basta. E lo fanno annichilendo con la paura la volontà di trovare una soluzione che non sia dettata dal panico. Si semina odio per poi raccoglierne più avanti i frutti.

In questi giorni due sono i tipi di terrorismo, di imposizione, che sto osservando. 
Il primo è quello di chi ha ordinato i massacri a Parigi, che destabilizza il clima di sicurezza avvertito dall'europeo; europeo che comprende anche quell'ampia parte di fedeli musulmani che prontamente, nel migliore dei casi (il peggiore non voglio nemmeno immaginarlo), viene  invitata a dimostrare la propria repulsione per le morti in nome di Allah. Quasi fosse l'Islam in ogni sua possibile accezione ad essere malato, come se da ogni singolo italiano ci si dovesse aspettare una dissociazione per atti mafiosi risolti nel sangue.

Il secondo invece è quello dei cittadini, che in preda all'insicurezza spengono il giudizio critico lasciandosi andare a facili e roboanti soluzioni, opinioni elaborate di pancia e prive di qualsiasi dialogo, non argomentate, ma ancora una volta imposte. Magari un E' ora di mandarli tutti a casa, eliminiamoli, attacchiamoli! preso pari pari dal paladino di turno, giusto così perché l'ha detto Lui, e se lo dice Lui sarà vero per forza. Un commento risolutivo che ci accontenta sposando bene sentimenti turbati o le già ben radicate posizioni ideologiche, che evita la fatica di un'analisi seria e risparmia il doverci conoscere più a fondo, sia mai ci si trovi a dover rinnegare convinzioni improvvisamente inadeguate.

Non riporterò le immagini degli attentati. Ma, senza commentare oltre, vorrei lasciarvi poche frasi tra quelle lette sui vari social. Idee forti pronunciate da una marea sterminata di individui, forse chissà, persino ragionate (anche se condite in un bel bagno di ignoranza e pregiudizi), ma sicuramente non discusse, imposte con una violenza che pur non essendo fisica sarebbe il caso di riconoscere. A voi, ovviamente, lascio le dovute conclusioni.

Come si vince, porgendo l altra guancia??? Sveglia e basta con questa solfa noiosa e ridicola dei." razzisti fascisti", vogliamo un' Italia sicura.VIA TUTTI SUBITO

il fascismo = ISIS = Islamic state of Irak and Siria.
un bambino Bianco ha la possibilità di avere una mente libera i musulmani no.....

Come ha detto Erdogan " c'è solo un islam" l'islam moderato o fondamentalista non esite.

Ma smettetela di fare i buonisti che fate solo pena

Non tutti sono isis...ma ci diventeranno!
STERMINARE!


Consiglio di leggere Oriana Fallaci che aveva previsto tutto questo e vorrei ricordare che per l'islam noi siamo infedeli e questo non solo per i terroristi ma per tutti gli islamici...Che dialogo può esserci se una parte presuppone di essere superiore

[...]Serve un'azione militare forte congiunta subito e immediata senza alcuna remora pietà distinzione di sesso e età. Va estirpata subito ogni potenziale minaccia- [...] .andrebbe istituita la legge marziale, fare un rastrellamento a tappeto casa per casa cantina per cantina bosco per bosco moschea per moschea ogni millimetro del nostro territorio va setacciato e controllato, estirpare tutte le possibili minacce immediatamente. E' ora di combattere e agire. Le parole non servono serve azione. 

8 commenti:

  1. E' la rabbia del momento, quella che ci rende ciechi e non ci fa vedere che dietro la strage di Parigi ci sono giochi di potere.
    Il fatto poi è che noi tendiamo a sentirci vicini a ciò che ci è vicino, quindi delle altre stragi che avvengono nel mondo (alcune pure peggiori) non ce ne importiamo.
    Forse perché nemmeno ci fanno arrivare notizie.

    Moz-

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    1. Io temo certe uscite agghiaccianti non nascano solo dalla rabbia del momento però.

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    2. purtroppo lo temo anche io.
      Certe uscite agghiaccianti mi hanno facilmente convinto ad eliminare conoscenze dalla mia cerchia di amicizie sui social.

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    3. Io una volta seguivo Salvini per vedere le cazzate che vomitava. Solo è finito per risultarmi così tanto insopportabile che gli ho tolto il mi piace così da non averlo più in bacheca.

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  2. Il grosso problema della rete è che legittima chiunque a esporre la propria opinione. Non esistono pudore o autoanalisi; è solo un puttanaio di parole senza senso.

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    1. Secondo me è giusto che ognuno possa esporla, ma deve avere anche le palle di argomentarla se qualcuno, altrettanto giustamente, ne sostiene una avversa. In rete accade come nel mondo reale: si zittisce con la violenza, si fa muro verbalmente o si finge (dato che si può) di non aver letto gli avversari.

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  3. Io sono d'accordo con Miki... è senz'altro la rabbia del momento, a cui anch'io, a cuor leggero, ho partecipato. Ho impiegato qualche giorno prima di prendere il discorso sul mio blog, perché come ho scritto già lì, qui ciò che vediamo non è realmente ciò che ci fanno credere sia accaduto. Noi vediamo solo gli attentati, facendo passare per mostri terribili gli estremisti islamici (non che non lo siano), senza però enumerare le centinaia di vittime che l'Europa e l'America miete in Siria e Iraq, tra cui migliaia di bambini. Non è così semplice... ci sono interessi di fondo, e tra curdi e ribelli moderati, sostenuti da Francia e USA, si fa guerra all'ISIS che vuole estendere il loro califfato, mentre ora la Francia fa strage per rispondere agli attacchi del 13 Novembre, Allora io mi domando: chi ha rotto le palle per prima a chi? E la Russia? Niente, quell'interventista russo e zarriano, bombarda tanto per prevenirsi per così dire, mentre invece Putin è interessato al regime di Assad, andando quindi contro agli interventi francesi e americani... solo sull'Isis - espediente - si trovano in accordo.

    Qui c'è in gioco la Siria... una potenza petrolifera e di gas davvero ragguardevole... per cui i potenti si sono seduti a tavolino per trovare una scusa per spartirsi gli stracci, ma solo una volta che lì non rimarrà che la polvere. Ovvio che, pian piano, l'Isis verrà totalmente distrutto, dopotutto questi è come se lottassero con i sassi contro dei cannoni. Non hanno una potenza militare... sono mossi solo dall'estremismo islamico, e nemmeno loro si capacitano dell'odio che provano per noi, perché non sappiamo nemmeno contare le vittime che al giorno mietiamo in quelle terre. L'Isis è un ottimo espediente per ora, ma non avevamo evidentemente calcolato che questi "lupi solitari" sono dieci volte più pericolosi di un vero e proprio fronte di terra, perché non sappiamo dove sono, se ci sono e dove colpiranno.

    Statti a vedere... noi, Italia, diventati ormai porto di attracco per i tanti disperati italiani, facciamo pure comodo ai traffici dell'Isis che gestisce questo esodo della speranza... e come dicevo, non sappiamo quanti soldi e quanta corruzione e giochi di potere ci giri intorno a tutto ciò. Se ci sediamo e studiamo un po' la storia, capiremo che ci sono periodi in cui una guerra è necessaria, anche se non c'è un motivo scatenante per farlo... ecco quindi che il motivo lo creiamo, e così attacchiamo. Putin non era così tanto impegnato con la crisi della Crimea dell'anno scorso? E tutto quell'attrito con gli USA che puzzava così tanto di guerra fredda? Poi, con la Siria, Assad e l'Isis, ha detto: sai che è? Sticazzi la Crimea, fammi giocare un po' in Siria che c'è da guadagnarci.

    Che schifo!


    Ispy

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    1. Credo sia in parte come scrivi, e in parte ancora più complesso di così. Comunque sia non volevo soffermarmi troppo sulla situazione geopolitica, quanto più su come reagiamo e ragioniamo (o sragioniamo) di fronte a certi avvenimenti. Tu per esempio dimostri una volontà di fondo nel ricercare cosa sta dietro per poi magari riflettere su possibili soluzioni, altri invece si fanno imboccare il pensiero "giusto" da chi ha la possibilità di influenzare. Capire o tentare di farlo costa fatica e ai più non frega niente a nessuno.

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