Metti un paio d'occhiali sopra al tuo paio d'occhiali e hai un totale di quattro lenti: due per occhio. Se ne aggiungi ancora un paio dunque, arrivi a tre per due, tipo le confezioni di uova, e non sei più un gran bel vedere con tutta quella roba addosso. Riccarlo, stufo di essere piacente, quel giorno prese la decisione più coraggiosa della sua vita. Si affacciò alla finestra e fissò il sole. Fffff (rumore di sfrizzare)... lente per lente per lente per due occhi per tre paia d'occhiali per una scarica di raggi fotonici in gentile concessione dalla stella a noi conosciuta come Sole e voilà... occhi fritti!

Le donne adoravano Riccarlo e questo, impaurito dall'oppressivo universo femminile, se la faceva letteralmente addosso ma soltanto se bazzicava nei pressi di Pistoia. Un buon motivo, aveva deciso, per trasferirsi definitivamente in loco. Gli fu chiaro fin da sabato che alle donne non piace l'uomo che se la fa addosso imbrattandosi tutti i pandistelle. Anche perché poi hai voglia a inzupparli nel caffellatte la mattina, ché diciamocelo: quale compagna di vita vorrebbe al suo fianco un tipo che non può svegliarti pucciando il biscottone per colazione? Certo ci sono le feticiste di quella pratica amatoria estrema definita come cascata dorata, ma qui parliamo di persone normali, che diamine, mica di salmoni che risalgono i torrenti!
Dunque Riccarlo stava godendosi la propria libertà gustando occhi fritti, labbrecon, un bicchiere di tè gusto giallo e un vero occhio di bue preso dalla confezione da sei lenti che gli incorniciava la faccia orrenda. Rifletteva su quali straordinarie prospettive gli serbava ora il futuro, così imprevedibile e invisibile, ma soprattutto, così ricco di buoi deficienti di un occhio che avrebbero brucato i prati con una benda piratesca e magari un uncino nella zampogna mancante. Oh, sia chiaro, ovviamente i buoi pirati non possono suonare la zampogna, ma ogni tanto il nostro protagonista faceva ragionamenti un pochino strani e sconclusionati. Insomma, voi ce lo vedreste mai un pappagallo piratesco a dover litigare con la zampogna e le lenticchie in musica per riuscire a tener possesso della spalla del proprio padron Frodo? Non credo proprio. E poi sta frase è così lunga!
Rifletté dunque ancora un poco nella tranquillità del mattino inoltrato. Infine decise di farsi un giro per Pistoia, di vivere sulla propria pelle l'avversione femminile dovuta non più ai problemi di piucciatura dei pandistelle nel caffellatte bensì a una nuova, frizzante e fino a quel giorno tanto bramata grave mutilazione al viso. Uscì fischiettando felice come una pasqua con giuste cinque uova rimaste, e conobbe così il più bel giornalaio della sua vita. Era l'inizio di una grande avventura.
...segue spiegazione?
RispondiEliminadomanda seconda...perchè Pistoia, perche?! a questa non sei obbligato a rispondere.
Nessuna spiegazione. C'è spazio però per tutto quello che ti sei creata in testa leggendo ;)
EliminaPerché Pistoia? Perché no?
aaaahhhh capito!
Eliminacerto perchè no Pistoia? che tutti sempre Firenze e Prato e poi Lucca come se Pistoia non avesse un suo perchè...O_o 'nfatti
Se noti comunque quel Pistoia nasce da un gioco di parole. Dalla frase, visto il discorso mooolto sensato ci si aspetterebbe un ''pisciare'', ma ho troncato la parola a metà per finirla con... toia :)
EliminaMolto bello, un flusso di scrittura nonsense e naif.
RispondiEliminaBravo Servel Bacò :)
Ti alluvionerei i riccioli.
Moz-
Che immagine nonsense e naif quella dei riccioli. Io la voglio leggere così almeno, altrimenti ne ho paura.
EliminaGrazie Moz ;)
Surreale e sperimentale. Nella mia testa ci sono decisamente tante cose.
RispondiEliminaE soprattutto: Barbra Streisand? Qual è il nesso che mi sfugge? Forse tutto sfugge.
Un racconto che spiazza e ripiazza elementi tra il grottesco e il culinario.
E tu, Cervello, continua a stupirci!
PS: un casino 'sti commenti tra utenti wordpress e blogspot. Qualcuno faccia qualcosa.
Barbra forse era una delle pretendenti di Riccarlo, rimasta tristemente a bocca asciutta. Ma chi può dirlo!
EliminaLa sezione culinaria deve i miei ringraziamenti ad altre tre persone con cui ho giocato a quattro mani per realizzare un racconto simile, a cui questo si è ispirato.
Sì, è un casino hai ragione. Io per commentare i wordpress devo sempre registrarmi ogni volta. Vai a capire. In caso commenta qui con l'anonimo e ti firmi in fondo ;)
QUESTO è il CervelloBacato che vogliamo! :D
RispondiEliminaBravo!
Lo dici solo perché pensi di essere patafisico quanto il protagonista, mio caro Riccarlo. Gnègnè ;)
EliminaRingraziamenti :D
Molto surreale!!!! Ma una spiegazione? :)))
RispondiEliminaE' tutto scritto nero su bianco, no? :)
Eliminaahahahahahhahahaah
Eliminaadoro i racconti senza senso ma scritti bene bene...
RispondiEliminaRiccarlo ringrazia ;)
EliminaIo non so cosa ho letto. XD
RispondiEliminaIspy
Io non so cosa ho scritto! o.O
EliminaE invece lo so. Lo so io lo so! :D
la mancata pucciatura del pan di stelle nella tazza colma potrebbe uccidermi .. non riuscirei ad avere il coraggio di Riccarlo .. gli occhi delle donne sono punte di spillo e cercano di toglierti il sonno, alcuni da quelle cascate dorate non si sono più ripresi e dicono che Pistoia di notte sia una farfalla magica e lucente ... che di giorno non esiste ... lo sanno tutti, i giornalisti del giornale locale scrivono male, eppure certe avventure si leggono nell'aria, anche con occhiali a montatura doppia
RispondiEliminaPuoi dirlo forte! E Barbra Straisend lì è la spillatrice per eccellenza, lì immortalata in una cabina per fototessere a Pistoia piena di amarezza ma voglia di ricominciare, perché Riccarlo non può e non deve essere il solo uovo in circolazione.Che donna corazzata.
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