Vorrei parlarvi della mia insana passione per la colazione nonché per le schifezze che mangio durante questa sagra del foodporn. Io sono uno di quelli che non possono farne a meno e non perché la ritengo il pasto più importante della giornata, ma piuttosto per le porcate che mi permette di mangiare con la scusa del pieno d'energia necessario a incominciare la mattina con la grinta di uno struzzo incazzoso. Yeee!
Quindi ecco a voi i miei 5 modi di strafogarmi facendo finta che olio di palma e grassi saturi siano solo leggende vegan e che gli spottoni che sto per fare mi frutteranno un sacco di big money.
Nutella
e pane, gocciole, pandistelle, fette biscottate e bische fettottate. Poco importa il sostegno, non è un mistero che la nutella stia bene con tutto.
Sarà quel mix di nocciole, cacaomeravigliao, grasso di balena e colesterolo spalmabile, oppure la semplice cremosità e il sapore che sa di coccole quando si torna a casa dopo una giornata dura come Rocco Siffredi che ti entra nel cuore, fatto sta che Lei mi fa impazzire e resisto dal non divorarla a cazzuolate soltanto perché il mio metabolismo, crescendo, non è più paragonabile a un reattore nucleare fuori controllo.
Cereali Barchette
No! Barchette un par di palle! Questi si chiamano Chocos e io ricordo perfettamente che la pubblicità mi plasmò già alla tenera età di cinque anni o poco più assieme all'orso della confezione che cantava Crocca la mattina solo c'è Chocos, cereale supercioccocroccocioccolosooo... eccetera eccetera e io mi ci ingozzavo e mi ci ingozzo ancora degustandone la ricchezza di ferro, vitamine e folacina (qualunque cosa essa sia) il tutto immerso in un buon cafelatte o in un più semplice ma pur sempre soddisfacente latte bianco e freddo soprattutto quando è estate. Dio mio, quanto vi amo! Comprate Chocos! Mangiate Chocos!
Cookies
Pucciare il biscottone è bello e buono. Avete presente i biscottoni ammeregani
di profilazione ahah
pieni di burro e con le gocce di cioccolato grosse come i brufoli e i rimorsi che poi vi vengono subito dopo e vi fanno vivere tra l'autoflagellazione e la bestemmia libera? Ecco, quelli lì, accuratamente ammorbiditi nel cafelatte, che se non l'aveste ancora capito è la colonna portante delle mie colazioni quotidiane
tranne quando ho un appuntamento importante e devo abbassare i rischi di possibile mal di pancia allo 0,2% e allora vado di tristissimo té al limone
sono uno splendore di sapore e cicciosità. Il problema è che ne bastano appena più di un paio per ritrovarsi con la tazza svuotata perché sti cosi assorbono più di un mocio vileda per pulire per terra quando per sbaglio tiri una gomitata sul tavolo e fai il disastro a causa di uno sbadiglio troppo audace.
Macaroon
Non lo faccio spesso, ma talvolta mi piace andare in pasticceria a far colazione. E' che io, dovete sapere, sono un tipo eternamente al verde, e soggiogare la mia dose di dolcezza mattutina in base alla quantità di danaro presente nel mio portafogli mi sembra l'equivalente di andare con una battona e pure bruttina quando a casa c'hai una morosa gnocca come Giorgia Palmas ma senza quel suo insopportabile accento sardo.
Comunque, tornando a noi, se vado in pasticceria adoro partire all'attacco coi macaroon, quei morbidi biscottini disponibili nei più svariati gusti che quando me li ritrovo davanti il mio lato femmineo e facilmente malleabile prende il sopravvento rimbambito dai loro colori brillanti, anche a costo di beccarne una serie che vanno dal color puffo al lilla e che però sanno di piede di Rafa Nadal dopo un intenso allenamento.
Brioches, marmellate e cappuccino
ma solo negli autogrill e raramente nei bar, e questo per il discorso che vi facevo sopra, quello dei soldi, delle puttane e via discorrendo. Al bar il cafelatte può essere bellamente pensionato per un più sobrio ma comunque SaIlFattoSuo mr. cappuccino, che prevede limitata possibilità di pucciamento ma ottimo accompagnamento con cornetti e brioches rigorosamente alla marmellata, in particolar modo all'albicocca o quando possibile ai frutti di bosco o ancora meglio ai mirtilli.
Quella delle marmellate che iniziano con l'albicocca e poi si spostano esclusivamente verso colori più scuri che abbracciano violetto e violaceo, che qui non siamo razzisti, credo sia una delle perversioni culinarie che più mi aggradano. Cosa c'è di meglio che degustare fantastiche marmellate, magari aiutate da un sottile strato di burro, magari magari quando si è a colazionare ospiti di un albergo e queste marmellatine sfoggiano tutta la loro eleganza in dorate confezioni monodose che tu magari magari magari accatasterai inesorabilmente e voracemente una dopo l'altra?
Ecco, queste sono le mie colazioni tipo. Se anche voi condividete gusti simili e volete farmelo sapere, ci si organizza un bel breakfast party tutti insieme. Se, viceversa, siete più del team salsiccia, uova, pancetta, succo d'arancia e altre menate che a volte si possono pure provare ma che solitamente ritengo inconciliabili con la necessaria dolcezza che esigo mi sia dovuta, fatemelo sapere comunque, ma vi guarderò malissimo per il resto dei miei giorni.
Che vi mangiate voi a colazione? Ditemelooo!
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