25/09/13

Le seghe mentali di un tennista.

Il tennis è quello sport in cui tu puoi perdere anche se fai più punti del tuo avversario. Game se vogliamo fare i precisini della fungia. Già da questa semplice premessa potete iniziare a comprendere come mai i praticanti di questo nobile sport siano tutti schizzati.

Vi sarà capitato di certo almeno una volta nella vita di ritrovarvi nei pressi di una partita di tennis. Noterete tennisti che urlano, che parlano da soli, che bestemmiano, che esultano, che si tirano racchettate da soli sugli stinchi, che lanciano racchette, che se la prendono con le palline, col campo, col sole, col pubblico, con le nuvole, con la pioggia, col vento, con la superficie, con le linee, con l'avversario che ruba punti... Quando un tennista è in una condizione psicologica inquadrabile con l'agitazione, ovvero quasi sempre, il mio consiglio è di stargli o lontani (se ci tenete alla vostra incolumità) o vicini, se preferite invece assistere ai sopracitati numeri da manicomio.
Chiedilo a Youzhny, che s'è rotto la testa
a racchettate dopo un punto sbagliato!
Ora, non so se lo sapete, ma il tennis è uno sport molto molto individuale e intimo. Alcuni paragonano la partita di tennis alla vita stessa. Inizia che si è pieni di speranze e di progetti, e poi pian piano si incorre in difficoltà, in momenti di gloria, in capitomboli, in imprevisti apparentemente e a volte realmente insormontabili. Un paragone, devo ammetterlo, davvero calzante. Ma, aspettate... Perché sto facendovi il pippone psicologico/morale?
Ritorniamo a noi! Volevo parlarvi quest'oggi delle seghe mentali che il tennista si fa durante la partita. L'essere solo, il poter contare solo su se stesso, porta sempre ad una condizione di rissa accesa tra il tuo corpo e la tua mente.

Parliamo dei colpi e iniziamo dal servizio. Quando il servizio funziona la mente esulta, felice del fatto che tutto il lavoro fatto sta dando i suoi frutti. La peggior cazzata che può fare il cervello in questi momenti è pensare la seguente frase:''Il servizio oggi funziona. Posso usarlo come arma per vincere, è perfetto!''. Apriti cielo! Nello stesso momento in cui i tuoi neuroni trasmetteranno questa convinzione al resto del corpo andrà tutto inevitabilmente a puttane. Sarà un miracolo, credetemi, continuare per quel radioso sentierino di montagna stile mulino bianco che era la vostra funzionalità alla battuta. Vi sarà solo un'autostrada, ma piena di merda, promesso!

Basta comunque un minimo di negatività anche per gli altri colpi su cui magari nutrite un po' di insicurezza e tutto andrà a donnine allegre assieme al resto.
Io al servizio... che tiro bestemmie col pensiero!
Sono molti insomma i pericoli che mineranno la vostra calma zen. Vi cito soltanto le linee del campo che sembrano spostarsi apposta per far saltare male le palline, o la rete che (io ne sono sicurissimo) si alza da sola quando voi state buttando dall'altro lato quel testicolo giallo e peloso marcato babolat!
Il soliloquio che ti masturba la mente è divisibile in momenti ben distinti:

-Quando stai vincendo: ok, continua così, non sbagliare e fai quello che stai facendo, va tutto bene, è perfetto dai che se stai accumulando punti vuol dire che non stai sbagliando nulla, và che rovescio che ho tirato bombaFederer, hai un buon vantaggio e se anche dovesse recuperare qualcosa sei abbastanza col culo parato e...
Dopo essertelo ripetuto ad ogni inizio di scambio la partita si capovolgerà portandoti quindi a...

-Quando stai perdendo: non così, cazzo gioca più piano, tieni dentro i colpi, dai concentrati, oddio che colpo di merda ho appena fatto, ma perché le sbaglio tutte, sta cazzo di racchetta e il vento negli occhi dio bono, sto stronzo tira troppo forte devo cambiare qualcosa ma non so cosa non ce la faccio a rimontare che faccio lascio perdere il set e recupero in quello dopo?
Perderai non solo il primo set ma pure il seguente, e non recupererai una sega di niente!

-Quando siete in parità verso fine partita: cazzo, sta andando bene mi sto pure divertendo e devo solo dare un pochino di più e portarmi a casa il match...
Finisce male, la sfiga ci vede benissimo e tu, povero stronzo, perderai! No, non è stato nemmeno divertente!

-Quando hai la vittoria in pugno: il mio avversario è scarsissimo, non ha fatto un punto, sembra una mozzarella che corre, un panzerotto che rotola di qua e di là. Dai, quasi quasi faccio il bravo e gli regalo qualcosina giusto per non farlo andare a casa piangendo, che c'ha pure moglie e figli che lo guardano...
Errore madornale, lui prenderà fiducia e infilerà il suo pene nel tuo deretano, per la gioia di moglie e figli appunto!

Questi momenti ripagano tutto!
-Quando sei certo di aver perso: vabbè fanculo, ora tiro tutto a tremila e chissenefrega tanto ho perso...
Comincerete a recuperare e quando avrete qualche flebile speranza di potercela fare, rileggete il punto precedente: perirete malamente, illusi come dei poveri coglionazzi!

Ultima citazione la merita infine la scaramanzia. E' spesso provato che il giocatore ha uno o più riti scaramantici del tutto senza senso. Guardate Nadal, che allinea le sue fottute bottigliette d'acqua sulla panchina ad ogni pausa (una volta una pallinata gliele ha fatte cadere, lui ha stoppato la partita per rimetterle in ordine), che si sistema i calzini prima di ogni servizio e si da pure una sonora ravanata alle mutande impigliate nel culo. Oppure guardate me, che per far sbagliare l'avversario penso mentalmente di fargli la pernacchia, che prima di rispondere a un servizio giro la racchetta tra le mani un numero dispari di volte! Fuori di testa eh? Ma ho smesso con quella merda, ne sono uscito, ora sono pulito, lo giuro.

Il tennis quindi è uno sport per persone con le interiora forti. E sì, parlo di intestino, non di testa, perché il tennis vi farà cacare sangue dalla rabbia e sputare bile dal nervoso. Ma, e arriva sempre il ma... Quando vincerete, quando avrete finalmente capito cosa c'era che non andava, quando saprete gestire ogni momento e saprete tenere a bada le vostre pugnette mentali, allora sì che sarete pienamente appagati dopo tutto il lavoro fatto, e capirete che non è stato tempo sprecato, e che ogni batosta presa vi ha insegnato qualcosa!

32 commenti:

  1. Uhmmm...sono una tennista e mi sono divertita a leggere il tuo post.
    In alcuni casi mi ci ritrovo...ma mi permetto di dissentire quando dici che è uno sport molto molto individuale. Io adoro giocare il doppio, quindi lo vedo come uno sport di squadra che da molto affiatamento...

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    1. Vero vero, non ho considerato il doppio.. Purtroppo mi ci trovo malissimo nel doppio e non lo gioco quasi mai, ecco svelato il mistero del perché non ne ho parlato :) Hai ragione però, c'è bisogno di gioco di squadra e forte intesa col compagno in quel caso!

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  2. Ah...allora ti chiami Ernests Gulbis!

    ;)
    "A mio avviso il tennis è uno degli sport mentalmente più duri, perché sei sempre solo. Sei molto solo in campo, non hai nessuno da criticare o a cui chiedere aiuto, sei tutto solo e se ti capita di avere una giornata storta, hai una giornata storta e la devi affrontare. Negli sport di squadra se hai una giornata storta, la tua squadra può comunque vincere, puoi lasciar perdere o sostenere il tuo compagno, lui fa goal e tutto va bene, la tua squadra vince e tu mantieni la fiducia vincente. Nel tennis sei solo. È questa la cosa più sfiancante. "



    Io la penso come il vecchio Yannick Noah
    "L'idiozia è un qualità essenziale nel tennis."

    :D

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    1. Che bulletto Noah! ;) La testa è un elemento essenziale in questo sport.. Puoi essere bravo, avere ottimi colpi, ma in partita è quella che conta... Quante volte ho perso con avversari palesemente più deboli di me..

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  3. Amo gli sport in solitario, ma non il tennis.
    Oddio, forse amo più gli sport di squadra dove senza di me si perde :p

    Moz-

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    1. Moz, non sai cosa ti perdi :P Guardati un po' di tennis femminile così ti viene voglia... Di trombare, non di giocare, ma farà comunque una buona impressione come sport ;)

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    2. Io AMO i vostri dialoghi e amo voi due, sappiatelo xD

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    3. Tu aspetta la settimana prossima, ascoltami a me ;)

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    4. Che combinate? -.-"

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  4. Io odio lo sport in generale. E si vede.

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    1. Vieni con me a far tennis, ti imparo io!!!

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    2. Sono pionza, svogliata. Se poi una cosa non mi riesce nel giro di venti minuti, ci rimango male e mi lamento. Mi metto in un angolo e faccio l'offesa. Sto col broncio una giornata.
      Ti va ancora di insegnarmi? XD

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    3. Non sai quello che dici! Potrei paragonarmi ad una bambina che vuole il leccalecca per forza e la mamma non glielo da!

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  5. Io non l'ho mai amato, come sport...per me la vita è un po' più come il calcio...se c'è na canzone che Pezzali ha fatto bene è la dura legge del gol. Indipendentemente da quanto io ami il calcio (non ne esco proprio pazza)

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    1. Odio il calcio :D Ehehehe! Il tennis quando lo si prova piace quasi sempre :D

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  6. A me piacciono molto gli sport individuali e la metafora con la vita è applicabile a tutti gli sport, credo. Comunque i tuoi ragionamenti sul tennis mi ricordano molto David Foster Wallace, che sul tennis ha scritto tanto.

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    1. Di suo mi ero segnato ''Roger Federer come esperienza religiosa''... Devo assolutamente leggerlo ora che mi sono liberato dal trono di punteruoli. Io amo Federer!!!

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  7. per me il tennis è uno sport talmente individualista che ho spesso giocato da solo contro il muro del condominio dove abitavo !!!

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    1. Rispettiamo la filosofia dell'Io fino in fondo! Grande rospazzo! ;)

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  8. Come sosteneva Panatta a chi gli chiedeva come si batte un avversario forte: "palla forte sulle righe e sul nastro della rete"!

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  9. Credo che i tarzanelli di Nadal siano il segreto del suo successo.

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    1. E' molto probabile.. Che schiff però! Possibile non trovi una soluzione ? xD

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    2. Guarda, Djokovic ha iniziato a vincere di brutto da quando ha preso a imitarlo (perfettamente, peraltro).

      Freud sosterrebbe che Nadal si è fermato alla fase anale.

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    3. Ahahah hai ragione xD Nole comunque lo si vedeva chiaramente che aveva la stoffa per far grandi cose. Io mi stupivo e non poco nel vedere i recuperi in scivolata su cemento col rovescio!!! Come cazzo fa?!?!

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  10. che cosa dovrebbe davvero insegnare il tennis? un approccio diverso - tra i tanti - per la diagnosi differenziale del disturbo ossessivo compulsivo? Tipo fischer per gli scacchi. Oppure il disturbo narcisistico della personalità? Che cosa infine giustifica un tale investimento libidico?
    Illuminami, non l'ho ancora capito nonostante tutto.

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    1. Dovrebbe insegnare l'autocontrollo prima di tutto. Se governi la mente durante la partita è abbastanza probabile che il tuo gioco sia nettamente migliore. Si sbaglia di meno, ecco!

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  11. Tennis... oh quanti ricordi. ;-)

    C'erano i muri dei garage, perfetti per tirare racchettate.
    I condomini erano un po' meno contenti del continuo toc toc toc toc toc delle palline contro il muro, ovviamente.

    Ora... che i bambini giocare li sento io, ogni singola volta che mi viene anche solo di pensare di striscio: EH basta!!! (Anche se i loro giochi secondo me sono assai più rumorosi e molesti, succede sempre così quando non siamo noi a farli suppongo)

    Faccio mente locale e sento: toc toc toc toc... e chissà come mai ma resta giusto un pensiero.

    Ecco... la mia esperienza col tennis.
    (Com'era il servizio? diciamo che secondo me il muro di quei garege ride ancora adesso!
    Ma non diciamolo in giro eh.)

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    1. Ahh anch'io le tiravo sui muretti del condiminio sotto, però raramente perché appunto si lamentavano. Che rompi scatole. Ma devi provare a giocare in campo eh ;)

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    2. Uhm... tengo l'agilità di un gatto di marmo. ;-)
      Manco totalmente di coordinazione e non ultimo... guarda che allora, parlo di quella trentina di anni di meno, non ce la facevo a prendere la pallina che tornava per più di tre volte... forse qualche volte 4, ma non ne sono certa, e se la tiri contro un muro bene o male sai dove finirà, pensa se ero contro una persona che la tira dove vuole, o almeno ci prova. ^_^

      Su dai. Certe cose le lascio fare agli altri, io guardo.
      A volte. :-D

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