16/04/16

#Referendum17aprile | Vota Sì o spremiti i brufoli

Buongiorno cervelli! L'articolo che segue è scritto principalmente da Lorenzo (un amico attivo nel settore delle energie rinnovabili) a cui ho aggiunto solamente qualche link e nota per permettervi di approfondire gli aspetti più interessanti del suo discorso. Buona lettura!

Ciao a tutti, mi presento: sono Lorenzo, un amico di Davide CervelloBacato.
Quando mi ha chiesto di scrivere qualcosa per il suo blog riguardo il referendum del 17 aprile mi sono subito chiesto perché, visto che il mio parere non può essere autorevole.
Provo però volentieri a dirvi qualcosa visto che l'argomento ambiente mi interessa e penso che non sia mai troppo il tempo che spendiamo per discuterne o per pensarci.
Cercherò di portare una riflessione colloquiale, senza andare a sparare tecnicismi o dati perché come spesso succede possono venire fraintesi. Mi appellerò quindi più al buonsenso di voi lettori.

Trivellareo non trivellare? E' questo il dilemma?
Beh, di fatto stiamo già trivellando, giusto? Quindi per mettere le cose in chiaro questo referendum serve solo a non rinnovare le concessioni ad estrarre da piattaforme già attive entro le 12 miglia nautiche dalla costa. Sarà con i prossimi referendum sociali che si andrà a chiedere il DIVIETO a nuove trivellazioni in tutto il territorio nazionale.

Ora facciamo un passo indietro: 
Siamo tutti consapevoli del fatto che le nuove tecnologie che pensiamo, produciamo ed utilizziamo ogni giorno, necessitano di energia, giusto? Tecnologie che ci devono agevolare la vita, da intendersi ad ampio raggio: si va dalla cara lavatrice all'ultimo smartphone. Sappiamo quindi che da qualche parte dobbiamo costruire qualcosa per attingere ad una fonte energetica, che sia fossile o rinnovabile. 
La vera domanda a questo punto è: ad oggi ci siamo resi conto oppure no che l'estrazione delle fonti fossili ha fatto la sua storia, e che è ormai ora di promuovere innovazione e altre tecniche? Idrocarburi che hanno caratterizzato società e modello di sviluppo del '900 che ben conosciamo e di cui piace tanto lamentarci. Penso che il nesso con guerre e disparità sociali dovute alla corsa all'oro nero sia condiviso da tutti, e mi sento di dire con tranquillità che a tutti non piacciono i conflitti2.
I vantaggi delle fonti rinnovabili sono innumerevoli, anche sul piano della ridistribuzione della ricchezza, oltre al fatto che evitano le emissioni di gas serra e conseguentemente... ok, non mi dilungherei su questo punto. Credo lo sappiate meglio di me...

Tornando a noi, davvero l'assolata e ventosa Italia deve ridursi a bucherellare il suolo per una risorsa che finirà presto3, sottovalutando troppo spesso fotovoltaico ed eolico? La ricchezza, e non solo quella energetica, è da ricercare sul suolo su cui viviamo, non sotto.
Dobbiamo preoccuparci di preservare il territorio perché anche se non sembra ne siamo fortemente legati.

Io vedrei il voto di domenica come un semplice dovere che ormai tutti dovrebbero avere assimilato, allo stesso livello dell'impegno con cui chiudiamo il rubinetto dell'acqua quando ci laviamo i denti, mettiamo il coperchio alle pentole per far bollire l'acqua ecc.
Domenica bisogna andare a votare e votare SI, anche perché nel caso vogliate un NO4 potrete semplicemente astenervi e restare a casa a schiacciarvi i brufoli.

Se a qualcuno restassero dubbi, magari di natura più tecnica, su tutti i dati pro e contro a sostegno di una tesi o l'altra, sarò contento di informarmi, informarvi e rispondere sia qui che per mail. E vi segnalo, giusto per concludere, un interessantissimo video del canale GAM, Vita, Universo e Tutto quanto che può essere davvero d'aiuto.
A presto!

Note
1. L'immagine della trivella appare in questo caso strumentalizzata, una figura retorica simile alla sineddoche che indica una parte (la trivella) per indicare il tutto (la piattaforma).
Spiega Giovanni Capponi professore di geologia strutturale all'università di Genova ''Una volta che il pozzo ha raggiunto il suo obiettivo, la perforazione termina. Successivamente il pozzo viene completato e messo in erogazione. Quello che può avvenire successivamente sono piccole perforazioni secondarie, per esempio quelle per lo scarico delle acque.'' Link utile Qui.
2. Come dimostrano i risultati (purtroppo insufficienti e di mera facciata) ''ottenuti'' lo scorso dicembre alla conferenza sul clima tenuta a Parigi. Link utile Qui.
3. Le riserve certe nei fondali entro le 12 miglia ammontano a 7,6 milioni di tonnellate di petrolio e 53,7 miliardi di smc (standard metro cubo) di gas. Equivalgono, all'attuale ritmo di consumi, a 7 settimane le prime e quasi un anno le seconde. Link utile Qui.
4. Perché il voto abbia validità è necessario raggiungere il quorum, ovvero i votanti dovranno essere almeno il 50% degli aventi diritto. Essendo un referendum abrogativo, il non raggiungimento del quorum equivale nella pratica a un voto pari al NO, quindi al mantenimento delle proroghe alle concessioni per le estrazioni. Nel caso di vittoria del SI viceversa, le piattaforme continueranno a lavorare soltanto fino alla prestabilita scadenza delle concessioni (tra 2017 e 2034). Link utile Qui.

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