17/03/16

Quella dopata schifosa di Maria Sharapova

Chi mi conosce un po' saprà certamente della mia passione smodata ossessione per il tennis. Adoro giocarlo, allenandomi e gareggiando a livello agonistico, e amo altrettanto seguirlo, idolatrando Re Roger Federer come fossi il peggio fanboy bimbominkia e fanatico religioso del mondo. Ma non è solo lui, è tutto l'ambiente che mi piace di questo sport. Guardare partite a orari improponibili, stalkerare i tennisti sui social, appassionarmi delle vicende personali e scoprire se ci sarà o meno questo benedetto ricambio generazionale...

Comunque, credo immaginerete di cosa vorrei parlare oggi. E' uno sfogo. Un'incazzatura bella e buona. E la colpa è tutta di quella dopata schifosa di Maria Sharapova. Uno tra i tanti appellativi sentiti, questo.
Lo saprete, no? Questo sport (in Italia) non se lo caga di striscio mai nessuno, e una volta tanto che finalmente se ne parla è perché salta fuori che una delle sue più grandi icone è un'imbrogliona.
Al di là dei toni, la vicenda in realtà non è così banale come possa sembrare. Maria indice una conferenza stampa senza dire mezza parola circa cosa tratti. Si suppone parlerà di uno stop, di un prematuro ritiro, o di una nuova attività legata al suo brand di caramelle... non è nulla di tutto ciò. Quel giorno infatti la siberiana annuncia la sua positività al meldonium in un test anti doping, sostanza che avrebbe assunto per molti anni per curare/prevenire un problema dovuto al diabete e che sarebbe entrata in lista nera Wada a partire dal 1 gennaio 2016. Il suo errore dunque? Una semplice svista, perché l'avviso di quell'aggiornamento le sarebbe arrivato in una mail col generico oggetto Player News e sarebbe ''nascosto'' in un fitto bosco di informazioni, anche non inerenti al doping.

Partono allora tennisti ed ex giocatori a dire la loro, chi dedicandole parole di solidarietà e chi accusandola di non meritare quel che ha vinto. E a questo poi si aggiunge l'interrogativo che tiene sulle spine tutti: ma sto meldonium poi, serve davvero per prevenire il diabete, o forse, come afferma più di qualche esperto, influisce in maniera piuttosto favorevole sull'attività cardiaca dell'atleta? Nel dubbio, Nike e altri sponsor mettono le mani avanti e si volatilizzano, mentre l'Onu non la vuole più come sua ambasciatrice. E ora?

Non so cosa ne sarà della sua carriera e non ho idea di che decisioni prenderanno nel circuito tennistico. Di certo questa brutta storia punta il dito sulla pulizia del mio sport, e proprio per questo ora tornano in voga vecchie accuse lanciate anche a chi in precedenza era già stato accusato come dopato. Sì, parlo di Rafa Dopal Nadal. Ma non solo, purtroppo...
Quel che ho notato personalmente è che molti addetti ai lavori, che il mondo tennistico (e sportivo in generale) lo vivono dall'interno, danno quasi per scontato che da un certo livello in su tutti i giocatori, nessuno escluso, assumano qualcosa per aiutarsi. Insomma, di pulito, non ci sarebbe niente. Lo sport sudato al 100% sarebbe pura utopia e quel che noi guardiamo sono degli equilibristi che tentano di non cadere nel burrone del doping cercando di mettere un passo dopo l'altro lungo la sottile fune della legalità.

Due considerazioni mi restano a questo punto.
La prima, è che se davvero la ''correttezza'' sportiva prevede l'assumere aiuti fintanto che si resta nei limiti della legalità, lo sport è puro fango e Maria è lì a farsi il bagno. Di conseguenza, tutti quei colleghi che la accusano di essere una poco di buono dimostrano di avere una bocca così piena di merda da meritare d'essere ascoltati nient'altro che dai propri water. Tanto più se facendosi paladini dell'onestà tirano in ballo la questione del rispetto verso chi si fa il culo per raggiungere qualche risultato; magari come quei bambini che si allenano sognandoli e che darebbero carte false anche solo per fare i raccattapalle ai loro match.
La seconda, è che se invece esiste davvero lo sport che fin'ora (ingenuamente?) ritenevo corretto e davo per scontato, allora la Sharapova è la persona imbrogliona che molti ritengono essere, e le conseguenze di questo le deve pagare tutte e anche care.

Qualunque sia la verità che sta a monte dunque, Maria Sharapova ha perso il rispetto che avevo per lei. Oltre la legalità, quando si tratta di sport, credo sia essenziale mantenere una certa etica, a maggior ragione se si è un modello per gli altri. E ora via, sono curioso di vedere chi tra i top player subirà un improvviso calo di prestazioni a seguito di questa bufera! Che a pensar male si fa peccato ma...

21 commenti:

  1. non serve ad un cavolo al diabete...figuriamoci per prevenirlo (parlo da diabetica) mentre invece vorrei parlarti di canottaggio.Anche a certi livelli è pulito.Ad esempio voglio portarti "un caso" proprio di queste settimana. Attualmente il presidente della federazione è Giuseppe Abbagnale, suo figlio in nazionale Vincenzo, per ben due volte, perchè esiste un meccanismo un pochetto complicato che adesso entrare nei dettagli sarebbe lungo, cmq avrebbe dovuto recarsi in federazione per il test, succede che l'avviso, nel primo caso gli arriva in ritardo, in quanto come tutti quelli della nazionale canottieri è in un corpo armato, dunque salta il primo, al secondo mentre vi si reca, da Napoli a Piedilugo, ha un incidente di macchina, ma nel frattempo subito i gossippari dello sport ci vedono qualcosa di maligno, allora il padre che fa ? Annuncia di questa defezione il figlio, bollandolo pubblicamente di essere un cretino e dunque sarà squalificato per partecipare alle olimpiadi, caso mai avesse passato i vari test, oltre quello del doping.
    Poi il ragazzo ha fatto il test, anche a sorpresa ma questa volta nessuno ha scritto il risultato...interessa sempre il marcio.
    invece parlando di calcio, li parlare di marcio è poco. Infatti questa strana malattia simile alla SLA che colpisce molti giocatori
    in passato o infarti, da questo dipendono. ma non si dice, perchè il giro di soldi intorno è una giostra che non può essere fermata.
    Maria tuttosommato è stata sincera, ha avuto coraggio, perchè forse non reggeva il ricatto costante di tutti quelli che campavano sulle sue braccia. Finalmente è libera e forse se non avrà grosse ricadute sulla sua salute, riuscirà almeno a farsi una vita tranquilla ad avere un figlio magari.

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    1. Mmm libera... chi lo sa. Diciamo che col team he ha dietro la sua svista è stata una cazzata. Poi ovvio, i giornali, come nel caso che citi, cercano lo scoop, moca la verità :)

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  2. solitamente sono molto molto rigida sul doping, ma non so se io mi sia lasciata incantare dagli occhioni blu della maria, o sia diventata sostanzialmente più buona e buonista, ma le ho creduto
    ...dopotutto è solo da gennaio un farmaco feccia...

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    1. Si ma capisci.. era legale ma i benefici rispetto al non usarlo c'erano...

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  3. Mi sembra tutto un'esagerazione, inquanto secondo me è stata una svista, perché ci sono tanti medicinali che se non sono dopanti adesso lo saranno l'anno prossimo o quest'anno senza saperlo e qualcos'altro uscirà, e poi comunque la Sharapova è una grandissima atleta e con il fisico che ha è forte lo stesso e ha meritato di vincere, al contrario di Armstrong, sempre saputo ma soprattutto si vedeva, non aveva la potenza fisica per dominare senza doparsi..

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    1. Infatti dico che se tutti usano qualcosa mi fanno schifo. Ma dato che qui ragioniamo come se ci fosse correttezza, per me lei è palesemente nel torto. Che l'abbiano beccata o meno. Questa ha un team dietro che la aiuta, mica è sola nelle scelte. E se ci sono (come spero) giocatrici pulite è una mancanza di rispetto e correttezza. L'ha ammesso almeno, ciò non toglie abbia avuto un aiuto.
      Se io imbroglio nella legalità, sono scorretto oppure no? È il legale che mi tiene nel giusto?

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    2. Se imbrogli nei limiti della legalità, non imbrogli.

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    3. Se imbrogli imbrogli. La tua frase è illogica ;)

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    4. No sry, intendevo chiaramente dire che "l'imbroglio legale" non eiste. Se una sostanza è concessa legalmente, non è un imbroglio utilizzarla

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    5. Legalmente no, ma per l'etica sportiva?
      Secondo l'opinione pubblica gli aiutini sono un imbroglio, altrimenti tutta sta polemica si sarebbe risolta con un 'vabè dai, si è sbagliata'. Invece come molti tennisti e sportivi dichiarano, lo sport per loro dev'essere pulito al 100% e frutto del proprio sudore. Niente scorciatoie. Forse sono discorsi ipocriti, forse no. Su questo però ho già detto come la penso.
      Anche qui quindi, bisogna contestualizzare la parola ''imbroglio'', vedendo cosa intendiamo dire. Della legalità in questo caso me ne frega gran poco. Per me Sharapova imbrogliava già prima del 2016 prendendo il meldonium. And that's it.

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    6. D'accordo, ma l'opinione pubblica conta poco. Se tu poni il ragionamento nell'ottica di una "purezza" a priori, comprendo anche il tuo punto di vista; ma se tu mi dici che assumere una determinata sostanza, pur essendo legale, è un imbroglio, il ragionamento crolla per il semplice motivo che qualsiasi sportivo può accedere a quella sostanza legalmente e quindi, eventualmente, alterare le proprie prestazioni al pari di qualsiasi altro sfidante.

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    7. Lo pongo nella purezza a priori in questo caso allora ;)
      La seconda ipotesi la vedo come un tutti hanno pari opportunità di essere scorretti. Giocano quindi con le stesse possibilità potenziali, ma non sono sportivi degni di tale nome. Sono un bacchettone purista su questo, mi spiace. Forse anche ingenuo.

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    8. D'accordo, ma non dire "scorretti". Siamo sempre lì; se è concesso, non è una scorrettezza.

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  4. primo o poi l'incantesimo dello sport agonistico si spezza per tutti (perlomeno tutti quelli che lo ammettono e non si autoconvincono che non sia così). a me è successo quando è uscito il caso Moggi (ma non sono juventino) per te è stata la Sharapova oggi.
    lo sport pulito aimè è veramente un'utopia ormai.

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    1. Forse sarò uno struzzo con la testa sotto terra, ma io voglio crederci ancora. Anche perché tutti i ragionamenti che facciamo quando parliamo di sport assumono che in teoria sia pulito. Siamo tutti un po' struzzi in questo.

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  5. In tutti gli sport agli alti livelli esiste il doping, nel calcio, tennis, atletica e se si potesse si doperebbe anche mio zio Ginetto che a 79 anni gioca a bocce al circolo. Ormai dovrebbero legalizzarlo, a quel punto, finito il cinema.

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