27/05/14

X-men: Giorni di un futuro passato: la strada della discriminazione.

Dopo sei pellicole dedicate agli x-men, tra saga ''originale'', spin-off e prequel, X-men: Giorni di un futuro passato è la ciliegina sulla torta di un universo cinematografico che, tra alti e bassi, ci ha portato in un mondo in cui i super eroi non sono osannati e idolatrati dall'umanità, ma temuti e discriminati. Un mondo duro, violento e spietato, che ora viene portato alla sua più tragica conclusione mostrandoci scorci di un futuro distopico devastante.

Proprio riuscendo a rapportare futuro e passato, questo nuovo capitolo riesce nell'impresa di collegare due filoni narrativi altrimenti distanti tra loro, divisi non solo dalle logiche di trama, ma anche e soprattutto da quelle puramente cinematografiche. Due cast diversi, quello classico e quello tutto nuovo del prequel cominciato con X-men l'inizio, vengono qui riuniti con l'espediente del viaggio nel tempo, dando la preziosa occasione di uniformare tutto ciò che di questi mutanti s'era visto fin'ora sul grande schermo.
La cosa incredibile poi è che ci si riesce davvero a sfruttarla quest'occasione, e pure in maniera convincente.
La trama, in breve, racconta di un ultimo gruppo di mutanti che riuscendo ancora a resistere agli attacchi delle sentinelle, enormi macchine umanoidi ideate per estirpare la loro razza, tenta  in un ultimo atto conclusivo di risolvere la questione alla radice, ovvero sfruttando il viaggio nel tempo per impedire la costruzione stessa di quest'arma micidiale. Grazie a Wolverine e al suo potere rigenerante che lo rende immortale, diventa perciò possibile il ritorno al passato proprio verso quelle versioni giovani di Xavier e Magneto che ora, nel futuro, lo stanno incoraggiando a trovarli e a riunirli.

Dato quindi il ruolo centrale che Wolverine svolge in tutta la questione c'era il rischio di un ennesimo film Jackman centrico, con buona pace delle donzelle probabilmente, ma che a me francamente avrebbe abbastanza rotto le balle. Non è quel che succede, fortunatamente, e difatti Wolverine viene utilizzato come punto di vista dei due mondi, e ha un ruolo nonostante tutto marginale, forse non tanto nello svolgersi dei fatti, che c'è in mezzo fino al collo, ma piuttosto dell'azione, delle botte dure e pure che solitamente risolvono momenti spinosi. 
Parlando d'azione appunto, che questo è un film sui super eroi coi super poteri, è ben ripartita tra le due assi temporali e mostra scene a dir poco pazzesche, con scontri durissimi tra sentinelle e resistenza nel futuro, e mutanti nel pieno della loro giovinezza negli anni '70, in grado di alzare persino stadi interi (Magneto spacchi davvero i culi!). Se vi dico poi che solo le sequenze di Quicksilver valgono il prezzo del biglietto intuirete che hanno combinato qualcosa di veramente pazzesco. Molto importante comunque, è che tra tutta queste super azione non ci si dimentica della crudezze del contesto, e la morte perciò viene inserita senza troppi complimenti.
Una bomba di scena!

La paura del diverso e la morte sono infatti i temi principali di questo capitolo. Come sempre X-men pone la questione razziale in primo piano, e qui soprattutto, parlando di questa nuova, letale, arma in grado di sradicare per sempre i possessori del gene mutante, viene inscenato ancora una volta qualcosa di molto simile a ciò che accadeva nei campi di sterminio nazisti. Gente marchiata a fuoco, segregata, gettata in fosse comuni, perseguitata. Resistenza che pur di salvare il salvabile lotta fino alla fine contro un nemico che è in realtà nascosto e che è la feccia più nera dell'umanità.
In uno scenario del genere capite bene che a spiccare tra tutti è Magneto, da sempre sostenitore accanito della razza mutante e che già una volta era stato perseguitato come ebreo ben prima che come nuovo gradino dell'evoluzione del genere umano. Ed è proprio di questo personaggio che sono fornite le migliori prove attoriali.

Ian McKellen, la versione anziana, è ormai veterano nel mostrarci un Magneto iconico e determinato più che mai in virtù di tutto quel che ha passato e soprattutto dell'avverarsi delle sue più turbolente paure. Michael Fassbender invece è la sua controparte più giovane, perfetto nel portare la rabbia e talvolta l'indecisione anche tipica di chi ha ancora freschi sulla propria pelle i segni di una segregazione passata, che ora sta per lasciare il passo ad un altra ben peggiore.
Ci sono poi Hugh Jackman, che ormai è il perfetto Wolverine, grandioso come sempre nonostante gli abbiano dedicato due spin-off che non sono proprio il massimo, e Patrick Stewart e James McAvoy, che come nel caso della loro nemesi, offrono un professor X nel loro insieme interessantissimo, perché maturo e saggio nella parte futura, e totalmente in crisi e tormentato dai dubbi e dal dolore in quella passata. Dolore causatogli principalmente da Mystica, una Jennifer Lawrence di ghiaccio in bilico tra la scelta di due diverse strade, due visioni di intendere e agire che ricalcano da un lato la comprensione e la compassione, dall'altro la paura, l'odio e la vendetta.

Insomma, con un perfetto equilibrio tra i personaggi, una tensione sempre presente in sottofondo e l'incubo di ciò che la paura per il diverso può provocare, questo nuovo X-men è la somma di tutto ciò che in precedenza abbiamo visto. Anche il fatto di rimandare con piccoli espedienti ad ogni singola pellicola precedentemente girata, è un qualcosa di davvero appagante per chi ha seguito tutta la saga, e non solo per il senso di appartenenza che magari ne scaturisce, ma anche perché in grado di correggere miracolosamente tutti quei piccoli (e grandi) buchi di sceneggiatura che avevano creato non poche incongruenze con la continuità temporale tra le due diverse saghe e gli spin-off.
Un lavoro eccellente, un film emozionante, delle prove attoriali veramente ottime e tanta, fantastica azione, elemento questo di gran valore ricordando che in effetti qui, un vero villain, dotato di super poteri, non c'è. Al suo posto invece, c'è la paura del diverso, uno dei più grandi nemici dell'umanità intera, in grado di creare non antagonisti da quattro soldi, ma mostri terribili che nemmeno il tempo sembra in grado di cancellare.

15 commenti:

  1. Ho visto il film giusto ieri sera e la recensione che hai fatto è perfetta!
    La trama è favolosa perchè riesce ad essere nuova e al tempo stesso vecchia perchè collega tutti i film.
    Certo ormai i "vecchi film", esclusi i due prequel, è come se non fossero mai accaduti ai fini della storia degli x-men, solo Wolverine ne ha memoria.
    E vogliamo parlare del ritorno di Gin e Scott?!? Il prossimo film sarà una bomba con il cast al completo!
    Certo, ora mi domando cosa sia successo di preciso a Wolverine. Recuperato da Mistica, dove è andato? Ma sono sicura che il prossimo film ci dirà tutto :D

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    1. Oh grazie ;)
      Spoilerrr! Comunque dipende, possono pure tornare a raccontare il dopo Xmen 3, non per forza raccontare questo ''nuovo'' passato. Anche se mette parecchia curiosità. Ero curioso ad esempio di vedere se Wolverine avesse o meno lo scheletro in adamantio, dato che come dici c'era Mystica al posto di Stryker. Ora possono o raccontare il futuro nuovo, continuando appunto con loro da giovani, cosa che credo faranno, o fare altri film con gli attori vecchi usando sia l'asse temporale classico, sia quello nuovo. Boh insomma, vedremo xD

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    2. Il prossimo film si colloca dopo il risveglio di Wolverine a scuola. Di conseguenza dovranno spiegare qualche cosa all'inizio. (Anch'io voglio capire se Logan ha o no lo scheletro di aminato). Poi magari faranno un film più approfondito sugli anni del passato che sono mutati :D

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    3. Mmm, in teoria il prossimo sarà sequel di x-men l'inizio e anche di questa parte anni 70. Sarà ambientato negli anni 80 col cast "nuovo". Come cattivone ci sarà il tizio mostrato nei titoli di coda. Sarebbe carino anche facessero qualcosa coi fantastici 4 o spiderman, ma chi lo sa...

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    4. Ah si? Pensavo fosse nel presente. Staremo a vedere allora! :)

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  2. Se hanno corretto i buchi di sceneggiatura e le discrepanze... LODE ALLO SCRIPT.

    Moz-

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    1. Hanno trovato dei buoni compromessi, sì. Bisognerà vedere in futuro cosa intendono fare ;)

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  3. Se solo non avessero fatto quello schifo dei due film di Wolverine...
    Oggi sarebbe una saga davvero superba!

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    1. Ehh che ci si può fare. Tu pensa positivo dai, su 7 film 4 e mezzo si salvano, e grazie al finale di questo c'è possibilità di fare mooolte cose nuove e rimediare ancora e ancora e ancora :)

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    2. Se devo essere sincera Wolverine l'inizio mi è piaciuto. Wolverine l'immortale, oltre che inutile, è stato anche merdoso.E non mi è piaciuto neppure X-men 3.

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  4. ciao cervello,
    bella recensione, mi trovo d'accordo con te quasi su tutto, c'è solo una cosa che mi ha lasciato l'amaro in bocca, e cioè che alcuni punti non sono stati spiegati, come wolverine che ha di nuovo gli artigli di adamantio nel futuro, oppure il prof x che (su x men tre si era visto risvegliarsi nel corpo di quell'uomo che èra in coma) che ha di nuovo il suo aspetto originale, e altri che ora non mi vengono in mente, apparte quello, gran bel film :)

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    1. Greziee ;)
      Comunque credo li abbia in adamantio perché il regista trovava più fico lasciarglieli così, ignorando il fatto che dovrebbero essere in osso. Un errore voluto insomma. Il prof X alcuni dicono che possa essere così perché volendo può proiettare sugli altri l'immagine di sè in quel modo pur avendo un corpo diverso, però vabbè... Sì son due errori, amen :D

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  5. Hey! Come spesso accade la pensiamo allo stesso modo: ottimo film, l'ho apprezzato parecchio e sono stata felice che si sia risollevato rispetto a Wolverine l'Immortale che è, ahimè, una cagata pazzesca. Giocare con il tempo non è mai facile, infatti anche in questo film ci sono un po' di pecche e di cose che non quadrano, ma d'altra parte i viaggi nel tempo creano sempre una miriade di problemi che è quasi impossibile gestire totalmente e, nel complesso, il film è riuscito molto bene!

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    1. Eh sui viaggi nel tempo hai ragione. Al momento solo Donnie Darko ho veramente apprezzato, anche se pure lì mi sa che qualcosa che non quadra c'è... e Looper, che mi è proprio piaciuto.

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    2. Donnie Darko è piaciuto molto anche a me, anche se appunto anche lì c'è qualche cazzatella...Looper non l'ho mai visto, quindi non so :D

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