07/06/12

D'estate

C'era il cemento
fin dove vedevi,
di nubi arrabbiate
di onde irrequiete,

e il vento più fresco
sui visi e la pelle
lasciava ben pochi
coi piedi lì in spiaggia.

Sentivi sussulti nel
buio del cielo e l'aria
spaccata, rotta crepata,
la luce nel mare,

poi  gocce
dall'alto, rubavano
il dolce
tepore alla sabbia.

Nei passi era dura,
fredda sorpresa, dal
giorno rapito che non
si aspettava,

e ancora una bomba, di
luce, e rabbia, che unisce
due mondi distanti
uno sguardo...

sentivi la pioggia
copiosa sul chiosco

portava alla quiete
dall'urlo dell'alto.
di C.B.




12 commenti:

  1. ..bellissima..che altro dire?Niente..leggi e rimani così..bella..:-)

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    1. Ok mi adesso sono molto in imbarazzo :) Grazie a tutti dei bei commentini :D

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  2. Mi piace molto, complimenti :) anche l'immagine è azzeccata!

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  3. Grazie :) In effetti non era facile trovarla. Avevo in mente perfettamente il paesaggio e l'atmosfera mentre scrivevo, dovevo solo trovare qualcosa che si avvicinasse. :)

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  4. visto che le parole per una poesia sono venute? complimenti!! :) mi piace l'uso che fai delle assonanze e delle parole onomatopeiche ... se posso fare una critica avrei evitato le rime. Ovviamente è solo un' opinione dettata dal mio gusto personale...spero di non averti offeso. Un caro, affettuoso saluto.

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    1. Ah tranquilla ma quale offeso!? Anzi mi fanno molto piacere questi commenti :)Leggendo una poesia poi ognuno sente e vede cose diverse a seconda di com'è :) Comunque di rime ce ne sono molto poche no? Cioè se ci sono non sono volute :)

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    2. comunque il componimento mi è piaciuto. Ci tengo a dirtelo !!! buonanotte carissimo :*

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    3. Grazie davvero :) Mi fa molto contento! Buonanotte anche te ;)

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