Come comunichiamo il dolore?
Teniamo tutto dentro o preferiamo parlarne? Ne facciamo esperienza o tendiamo a evitarlo?
Prendendo spunto da Pastorale Americana vi racconto la mia esperienza e commento quanto mi avete detto.
Come comunichiamo il dolore?
Teniamo tutto dentro o preferiamo parlarne? Ne facciamo esperienza o tendiamo a evitarlo?
Prendendo spunto da Pastorale Americana vi racconto la mia esperienza e commento quanto mi avete detto.
Siamo letteralmente ipnotizzati dagli schermi. Poi però, quando alziamo la testa, ci accorgiamo di essere soli in mezzo a un sacco di altra gente sola, tutti in compagnia del proprio amato telefono.
Che ci sta succedendo?
Sul mio canale YouTube inizia una nuova rubrica intitolata “Parole di Libri” che è tutta dedicata, pensate pensate... ai libri!
Originale, eh?
Cosa farò di bello? Che tipo di video saranno?
Allora, diciamo che l'idea è leggervi dei pezzi di romanzi che mi sono particolarmente piaciuti per poi commentarli e invitarvi a discuterne insieme.
In questo primo episodio il titolo che ho scelto è Ragazze Elettriche, e la domanda che ci pone è: ma la disparità di genere dipenderà mica dalla forza fisica?!
Non so voi cosa ne pensate ma in caso fatemelo sapere qui o sul Tubo e insomma, parliamone!
Nel caso foste più comodi c'è anche il podcast su Spotify che inizia oggi con la seconda stagione!
Da un po', alle pagine di questo blog, preferisco gli articoli e i podcast di Punto e a Copy e i video su YouTube. Eppure CervelloBacato è uno spazio che non voglio lasciare, perché ogni tanto, come avete visto, mi piace raccontare e raccontarmi in modo, forse, un po' più personale.
Oggi comunque no... non toccherà a me scrivervi. Non ancora. Sarà invece Luca Salvadore, che già ci ha portato con sé a Giacarta nello scorso #OpenMinded, a condividere qualcosa con noi.
Mi ha chiesto di prestargli il blog per una lettera a cui tiene molto, un testo che ha scelto di dedicare a tutti quei e quelle diciottenni a un passo dal fare grandi scelte di vita. Se vi va di leggere le sue parole quindi, sono felice di ospitarle qui.
Caro/a neo maggiorenne,
ho deciso di scrivere queste righe per condividere alcune riflessioni, vissute su un piano sia personale che di condivisione con i miei conoscenti, relative a quel famoso periodo della vita dove si decide molto del proprio destino, talvolta senza averne i mezzi. Spesso mancano le informazioni, malgrado l’esistenza del web, o le testimonianze altrui, che tanto sarebbero utili al processo di scelta del proprio futuro.
Sembrerebbe di vivere un'utopia, se non fosse che... manca lo spazio.
Oggi la blogosfera è diversa, fatta di blog diversi e dinamiche diverse. Se ne sono accorti in tanti e se ne è scritto e se ne scrive, lasciando traccia di un modo di vivere l'internet che prevede anche momenti di riflessione; un approccio in un certo senso lento, che sembra trovare sempre meno spazio e tempo, come ci ripetiamo ormai da diversi OGGI, tanto che la stessa parola blogosfera suona vecchia, strana, fuori posto.![]() |
| Filmino amatoriale di me in questi mesi |
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| What the fuck sta dicendo? |
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| Su Amazzoz lo trovate Qui |