Questa tendenza a utilizzare la parola cosa un po' dappertutto è veramente orripilante, però non riesco più a farne a meno. Venisse a scoprirlo la prof d'italiano delle medie mi riempirebbe il blog di bestemmie in penna rossa da cima a fondo ma io a quel punto le direi Ehi baby, benvenuta nel mio lonfo!
e allora lei Cosa?
e quindi io A-hà! Beccata!
Cazzate a parte oggi volevo scrivervi due parole in tranquillità per aggiornarvi un po' sui cavoli miei e le possibili svolte e/o colpi di scena di questo posto. Sì lo so, vi è partita la palpitazione molesta a tale rivelazione che in realtà ancora non rivela niente, cosa che in effetti sa un po' di vedo/non vedo, vero?
Comunque... iniziamo dalle cose che finiscono, quelle che, come avrete intuito se siete soliti sprecare il vostro tempo seguendomi sui social
(ehi, li trovate lì a sinistra, iscrivetevi merde!)
riguardano la fine dei miei studi universitari e la laurea. Ebbene: sono libero!
Libero dagli impicci degli esami, dai treni di Trenitalia, dalle ansie e dai mal di pancia pre appello orale e dai libri fotocopiati e recuperati a prezzi stracciati rincorrendo per il vicentino e il veronese gente che li vende alla metà della metà del prezzo di copertina ma aggiungendoti quegli appuntini strategici che Ehi te li devi piglià perché con questi io ho preso 30 cioè dai, mettici 5 euri in più fratè daje così brav!
Tra l'altro da ste parti mica parlano così ma quando mai dico io, QUANDO MAI qui siamo aderenti alla realtà? Se la risposta non vi viene siete sulla strada giusta. Il concetto comunque è che sono libero. Bastava una riga Cervello, e checcazzo!