02/02/17

L'alieno in Arrival

Arrival non è soltanto un film di fantascienza.
Arrival è un film sulla comunicazione e prima ancora sull'ascolto, un film che parla di cultura, di scelte, di rapporto con gli altri e di tempo. Ed è un meccanismo ben equilibrato che non ti spiega l'idea di fondo, ma te la fa vivere direttamente.
fonte milanoreporter.it

Avevo aspettative molto alte per questo lavoro di Denis Villeneuve, e sono felice non siano state affatto tradite. 
Temevo che dal tema di un incontro tra umanità e alieni ne venisse fuori il solito contrasto fatto di esplosioni, soldati beoti, astronavi con gli scudi e raggi laser. E invece no. Il livello è sempre alto e si usa la fantascienza nel miglior modo possibile: come opportunità per riflettere sulla nostra natura.

30/01/17

Il mio nuovo corso di blogging

Un anno fa, cadendo un po' dalle nuvole, mi invitavano al liceo Tron a parlare di blogging davanti a 30 studenti.
Certo ormai lo sapete tutti quanto mi piaccia bazzicare per queste parti del web, ma affrontare dei teenagers cercando pure di non farli annoiare era davvero una bella sfida. Una di quelle che ricorderò per sempre.

Oggi invece, miei cari neuroni, succede che si è deciso di far partire un altro corso di blogging.
Un corso nato nei folli spazi di Accademia Orwell e in cui intendo proporre qualcosa di molto più articolato e completo.

Pensate un po' che idea grandiosa! 5 appuntamenti sul blog da tenere nell'era in cui spopolano social ultra rapidi, gif animate, immagini meme e contenuti video. Sono un masochista o uno scemo? Lo scopriremo nelle prossime puntate!

Eppure è a questo mondo di appassionati scribacchini che oggi devo dire grazie per la strada che ho scelto di percorrere. E non vi parlo solo dei miei studi, radicalmente cambiati da quando CervelloBacato esiste, ma anche delle mie passioni, che qui sono maturate e mutate, scoperte e riscoperte.

Sì perché avere un proprio luogo, una casa con vista web, in cui scrivere davvero quel che si vuole e dove i contenuti non si perdono tra fiumi di status, tweet e stories, in qualche modo ti cambia. Non è più il mezzo a utilizzare te, ma sei tu che lo sfrutti investendoci il giusto tempo.

26/01/17

Se Hitler avesse perso

"Ha inondato il nostro Paese di rifugiati. Noi abbiamo aperto loro i nostri confini, le nostre braccia, le nostre case, in segno di amicizia. E sono arrivati a migliaia, a migliaia di migliaia. Le nostre città ora puzzano dei cavoli bolliti che cucinano! I loro figli parlano lingue straniere nelle nostre scuole. Stanno esaurendo le risorse della nazione, tolgono letteralmente il pane di bocca alla nostra gente!"
Wolf lo potete trovare cliccando QUI

Grida di approvazione. Braccia alzate nel saluto. Provai un brivido freddo che non riuscii a spiegare. Stava usando le mie stesse parole contro di me.

Chi ascolta è un Adolf Hitler molto diverso da quello che conosciamo noi. È un uomo comune tra la folla, uno che ha perso il suo appuntamento con la storia e che non è riuscito a imporsi in Germania, ora in mano al comunismo. Chi ascolta non è il celeberrimo fuhrer genocida, ma un immigrato in terra straniera, che tira a campare facendo l'investigatore privato per le strade di Londra.

23/01/17

Il blog riparte! Siamo pronti?

Miei prodi neuroni!

Il nuovo arrivato in tutto il suo splendor!
Mi sono preso una bella pausa dopo l'ultimo post, lo so.
Ma mi è servita per ricaricare le batterie mentali e soprattutto per dare una bella rinfrescata ai mezzi di cui dispongo. 

Il pc portatile che possiedo, compagno di mille avventure, ormai ha fatto ciao ciao con la manina e se n'è andato, letteralmente, scardinandosi simpaticamente dalla propria base (in pratica lo schermo è penzolante e ogni tot si "spegne").
Il suo sostituto perciò è stato prontamente ordinato per permettermi di rompervi le scatole quanto prima ma... sapete com'è quando le cose arrivano dalla Cina? Beh, ve lo spiego io: è che arrivano oggi!

30/12/16

2016 in due minuti

Facciamo che ormai è tradizione, ok?
Come avvenuto per il 2014 e il 2015, anche quest'anno voglio raccontarvi (e raccontarmi) in soli due minuti tutto l'anno appena trascorso. Vi assicuro che andare poi a rileggere quel che si fa a distanza di tempo risulta veramente utile e "curioso".
Comunque sia, iniziamo tornando indietro a...

Gennaio
Il nuovo anno comincia a Napoli, dove si vanno a festeggiare gli 85 anni della nonna. Comincia la sessione invernale d'esami, guardo The Revenant e mi arriva una proposta irresistibile: tenere 5 lezioni sul blogging a degli studenti del liceo scientifico!

22/12/16

6 blog sotto l'albero

Le feste si avvicinano e ormai manca pochissimo a Natale e alle abbuffate coi parenti. Quindi pensavo che, tra un rutto e l'altro in attesa della prossima portata mentre siete spaparanzati sul divano, magari vi poteva far piacere leggere qualcosa, and so...
Un primo (scarso) esperimento con
Illustrator... e non sapete le bestemmie!

6 blog!
Sì, ho deciso di segnalarvi 6 blog da leggere sotto l'albero durante le vacanze, perché mi piace l'idea di condividere con voi le parole che mi accompagnano ogni giorno. Prendetevi quindi un po' di tempo e andate a curiosare alcuni tra i miei bloggerz preferiti:

Il blog dei nerdz, quello che parla di cinema, di fumetti, di cartoni giapponesi, serie tv eccetera eccetera eccetera facendovi ridere tanto ma anche, perché no, commuovere.
Al di là dei contenuti quello che adoro è il modo in cui li si incontrano. Il caro doc è capace di creare linguaggio nuovo, parole che non esistono, codici che col tempo ogni bravo antrista (i suoi follower) impara e fa propri. E poi magari ci si ritrova tutti a fare il gesto del minollo per salutarsi come si deve!
Lo trovate QUI.

In Direzione Ostinata e Contraria
Il blog di Kara Lafayette, uno nato da non molto tempo sul web, mi ha subito conquistato per una certa affinità col mio CervelloBacato, almeno negli argomenti trattati. Ci trovate un sacco di roba interessante, scritta bene e con un piglio irresistibile.
Lo trovate QUI.

19/12/16

Rogue One | Non sarebbe bello se...

Stavolta partivo con molte meno aspettative. Come già vi avevo accennato lo scorso anno parlando di Star Wars episodio 7, per me questa saga significa SPADE LASER e soltanto poi... tutto il resto. Uno spin off che quindi vedeva protagonisti dei comuni ribelli in una mission impossible mi incuriosiva sì, ma senza farmi salire la scimmia. Capite bene che lo stupore finale per me è stato parecchio!
Immagine di dan-zhbanov che trovate Qui

Rogue One è un tassello dell'enorme space opera che si ritaglia uno spazio piccolo ma importante, dato che racconta di un episodio cruciale nell'economia della storia. Sì perché come ormai avrete anche ben compreso dai trailer e dai vari spot, si va a scoprire come sia stato possibile distruggere la Morte Nera, e cioè rubandone i progetti di costruzione molto tempo prima.

L'improbabile suicide squad ci porta perciò in vari angoli della galassia, mostrandoci in maniera sontuosa quanto sia imponente la presenza dell'Impero; tutto fornendo un buon background alla protagonista e accompagnandola a delle spalle interessanti e ben caratterizzate, e gettandoci, come dice bene qualcuno più bravo di me a parlarne, nella parte Wars del famosissimo titolo.

Ovviamente il comparto visivo di questi nuovissimi capitoli è sempre strepitoso ed è forse ciò che porta al cinema saggi esperti della Forza e nuovi padawan. L'universo di Guerre Stellari è sempre stato fonte di meraviglia per me, che ricordo con quale stupore guardavo le video cassette con Luke Skywalker sognando di essere un jedi sul Millenium Falcon. Oggi è tutto perfetto e ancora più vero, e gli alieni e i pianeti assurdi e le esplosioni e le battaglie spaziali e... mioddio, tutto è superbo, davvero!
Ciò che è un po' assente, come dicevo, in questo particolare capitolo sono i duelli tra jedi e sith che però non rendono il film noioso, anzi.

15/12/16

#OpenMinded | Cercando di essere prete (di Luca Lunardon)

Bentornati, cervelli cari, a un nuovo appuntamento della rubrica #OpenMinded!
Come forse ricorderete lo scopo di #OpenMinded è dare spazio e voce a Voi lettori, che diventate parte creativa del mio blog raccontando qualcosa di "particolare" che vi riguarda e vi sta a cuore.

Il macro tema di quest'episodio è la Religione, e andrete a conoscere il giovane prete Luca Lunardon che si è gentilmente prestato ad alcune domande anche piuttosto "scomode". Insomma... avevo delle curiosità e anche la possibilità di togliermele. Che ne è venuto fuori? Non vi resta che scoprirlo qui sotto.
Vi sentite pronti? Tre, due, uno... Aprite le vostre Menti!

Una breve presentazione: chi sei, quanti anni hai, cosa fai... insomma, due parole!
Sono Luca Lunardon, ho 32 anni e sono prete. Sto cercando di fare in modo che la mia vocazione non diventi un'abitudine o un lavoro.

Qual è il tuo ruolo all'interno della Chiesa?
Sono stato ordinato prete un anno e mezzo fa. Da allora presto servizio nell'unità pastorale di Malo.
Al di là dei ruoli e degli incarichi, quello che mi interessa è prendermi cura delle persone di queste comunità e aiutarle ad incontrare Dio. Un po' alla volta sto imparando cosa significhi concretamente.

Prima di scegliere questa strada come vivevi? Cosa facevi?
Avevo una vita piena, bella, una vita normale. Alle superiori ho frequentato l'artistico, poi mi sono laureato in disegno industriale e ho lavorato un paio d'anni, principalmente come grafico pubblicitario. Ero riuscito a realizzare tutti i miei progetti: fin da piccolo avrei voluto laurearmi e lavorare come designer. Nel tempo libero ero un ragazzo impegnato, nel senso che dedicavo del tempo agli altri, facevo volontariato, collaboravo con le politiche giovanili del mio comune, bazzicavo in parrocchia. Avevo una vita realizzata sì, ma solo secondo i miei programmi.

13/12/16

La storia di un pesce grande

Ci sono due modi di vedere quel che ci accade. 
In uno potremmo immaginare di metterci una telecamera sopra la testa, così da osservare la nostra vita come fossimo i protagonisti di un film. Certo uno di quelli coi piedi ben piantati per terra, pieno zeppo di tempi morti, piuttosto noioso e con pochi dialoghi. 
Nell'altro invece, il punto di vista lo si potrebbe ficcare ben dentro al nostro cervello, manovrato dai sensi e dalle emozioni, così che ciò che viviamo diventi una vera e propria storia da raccontarci e raccontare. E qui allora altro che realismo a tutti i costi, altro che fatti tediosi e banalità! Potremmo inserirci per esempio una colonna sonora, degli effetti speciali e lavorare di fantasia per rendere straordinario quel che siamo.

Questa breve riflessione parte da Big Fish, film di Tim Burton dell'ormai lontano 2003, che parla dell'eccezionale vita di Edward Bloom, un uomo che spesso e volentieri narra delle proprie avventure tra peripezie impensabili, imprese eroiche, luoghi misteriosi e personaggi assurdi. Un personaggio che è anche un padre sul punto di morire e che vede un figlio determinato a ogni costo nel voler risolvere la sua storia, per capire cosa effettivamente sia vero e cosa invece sia frutto di invenzione, e quindi finto.

05/12/16

Il tempo della politica social

Il giorno dopo il voto mi trovo ancora una volta dalla parte dello "sconfitto". Come per le trivelle intuivo già come sarebbe andata a finire, ma il mio , nonostante il forte clima d'opposizione respirato nell'internet, l'ho voluto dare lo stesso e a maggior ragione, perché ritenevo fosse la cosa più giusta.

Il mio pensiero di oggi comunque, è riassunto qui da Bob
Non voglio parlare delle ragioni della mia scelta comunque. Se siete cervelli intelligenti (e do per scontato che lo siate) saprete che qualcuno può avere un'idea diversa senza per forza essere un coglione. Volevo però spendere due parole nate da quest'ennesima esperienza di confronto politico social. 
Un ambiente che, personalmente, un po' mi spaventa. Vi dico le mie (personalissime) impressioni.

Il rammarico più grande per me è stato il non poter discutere mai, e sottolineo MAI, in maniera serena e pacata delle ragioni del Sì e del No. Si è creata, qui sul web, una tifoseria da stadio che ha azzerato ogni possibilità di dialogo, portandomi a zittirmi ogni qual volta si iniziasse a parlare. Per non venir travolto dalla valanga di insulti, pesantezze e idiozie già viste e riviste, ho preferito non dire quasi mai cosa pensassi.
Perché era incredibile la sicumera di chi aderiva al No, insinuando nell'avversario a favore del Sì una sorta di deficienza cognitiva o di oscura collusione coi poteri forti. E di pari passo era anche l'altro fronte, con la spocchiosa formuletta dell'analfabetismo funzionale, sempre sulla punta della lingua, pronta ad essere sganciata come una bomba per radere al suolo dall'alto di un piedistallo ogni possibilità di ribattuta.

01/12/16

Cose che finiscono, cose che iniziano e altre cose

Questa tendenza a utilizzare la parola cosa un po' dappertutto è veramente orripilante, però non riesco più a farne a meno. Venisse a scoprirlo la prof d'italiano delle medie mi riempirebbe il blog di bestemmie in penna rossa da cima a fondo ma io a quel punto le direi Ehi baby, benvenuta nel mio lonfo!
e allora lei Cosa?
e quindi io A-hà! Beccata!

Cazzate a parte oggi volevo scrivervi due parole in tranquillità per aggiornarvi un po' sui cavoli miei e le possibili svolte e/o colpi di scena di questo posto. Sì lo so, vi è partita la palpitazione molesta a tale rivelazione che in realtà ancora non rivela niente, cosa che in effetti sa un po' di vedo/non vedo, vero?

Comunque... iniziamo dalle cose che finiscono, quelle che, come avrete intuito se siete soliti sprecare il vostro tempo seguendomi sui social 
(ehi, li trovate lì a sinistra, iscrivetevi merde!)
riguardano la fine dei miei studi universitari e la laurea. Ebbene: sono libero! 
Libero dagli impicci degli esami, dai treni di Trenitalia, dalle ansie e dai mal di pancia pre appello orale e dai libri fotocopiati e recuperati a prezzi stracciati rincorrendo per il vicentino e il veronese gente che li vende alla metà della metà del prezzo di copertina ma aggiungendoti quegli appuntini strategici che Ehi te li devi piglià perché con questi io ho preso 30 cioè dai, mettici 5 euri in più fratè daje così brav!
Tra l'altro da ste parti mica parlano così ma quando mai dico io, QUANDO MAI qui siamo aderenti alla realtà? Se la risposta non vi viene siete sulla strada giusta. Il concetto comunque è che sono libero. Bastava una riga Cervello, e checcazzo!

28/11/16

#MyTesyTelling | Dottore del buso del cul!

"Le cose migliori si ottengono con il massimo della passione." 
[Johann Wolfgang Goethe]

Suona la sveglia. Dovrei alzarmi, fare colazione, lavarmi e vestirmi elegante. Poi dovrei prendere la macchina e andare fino a Verona, aspettare almeno un paio d'ore prima di discutere la mia tesi e... niente, penso solo al momento della discussione. Tutto finisce lì. La testa non riesce ad andare oltre. Mi rigiro ancora qualche minuto tra le coperte. Mi alzo.

Non devo fare chissà che discorso. In 5/10 minuti al massimo dovrei presentare la tesi e poi rispondere a qualche domanda. E però stare lì nel corridoio ad attendere che i laureandi prima di me finiscano è una tortura. Penso 
E che sarà mai? Hai già parlato di sta roba davanti a un sacco di studenti. Qui c'hai giusto 4 professori!
e poi mi metto a chiacchierare con buona impazienza assieme ad amici e parenti lì ad ascoltarmi.

21/11/16

Gli animali fantastici dove li trovi?

Li trovi al cinema, tornando di nuovo, pieno d'entusiasmo, nel mondo magico di Harry Potter. O meglio... nel mondo magico molto prima di Harry Potter, perché qui siamo nell'America degli anni '20 e seguiamo le vicende di un certo Newt Scamander, autore di un saggio che poi sarà uno dei libri scolastici che il caro horcrux saettato studierà a scuola, intitolato appunto Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli. Magari più avanti ne parleremo in un articolo dato che ce l'ho pure io!
Immagine presa da ilPost

Ma allora com'è questo nuovo film?
Senza troppi giri di parole, dico fin da subito che mi è parso meno coinvolgente rispetto al primo capitolo della saga del maghetto. Credo però che sia del tutto naturale, perché sticavoli, quello era Harry Potter, una delle opere fantasy più apprezzate degli ultimi anni mentre qui, si parte da un suo spin-off, ovvero una "spalla" dei film (e libri) a noi noti.
Nonostante il minor coinvolgimento però, la nuova pellicola riserva moltissime sorprese e alla fine dei conti si presenta come una storia ben fatta, interessante e dal grandissimo potenziale. E m'è pure piaciuta un bel po'!

17/11/16

Il tradimento del porco

Alla fattoria, una sera, il Vecchio Maggiore raduna tutti e racconta di un sogno che ha fatto: gli animali sono finalmente liberi dall'oppressione dell'uomo e possono vivere dignitosamente col frutto del proprio lavoro, senza più essere sfruttati e derubati. Infervorati gli animi e piantato in loro il germe della Rivoluzione, l'anziano maiale muore poco dopo, lasciando in eredità un'ideale da inseguire per il benessere e la libertà.
Potete trovare La fattoria degli animali cliccando Qui

Ho terminato da poco La fattoria degli animali di George Orwell e non posso che dirvi di sentirmi turbato. C'è stato qualcosa che mi ha fatto del male.

Quel che si ricava dalla storia di Orwell è una gigantesca metafora sul nostro mondo, del modo in cui è organizzato, di come funzioni la società e di quali siano alcune delle dinamiche e dei ruoli che animano la vita collettiva.
Si racconta di una fattoria e i protagonisti sono tutti bestie; animali che prima erano proprietà del signor Jones ma che in seguito, dopo la Rivoluzione, si liberano dal dominio dell'uomo e si impadroniscono di ciò che producono. 

Sette comandamenti scandiscono la nuova civiltà fondata nella fattoria:
Tutto ciò che va su due gambe è nemico.
Tutto ciò che va su quattro gambe o ha ali è amico.
Nessun animale vestirà abiti.
Nessun animale berrà alcoolici.
Nessun animale ucciderà un altro animale.
Tutti gli animali sono eguali.

14/11/16

Tutorial | Come creare sondaggi su Telegram

Buondì cervelli!

Su suggerimento di un amico oggi farò un post tecnico, pensato per chi come me utilizza Telegram e vuole creare un sondaggio sul proprio canale (il mio lo trovate Qui).

Se non sapete cosa sia Telegram, se pensate sia soltanto una specie di imitazione di whatsapp, e se state cercando dei validi motivi per scaricare l'app vi invito a leggere questo vecchio post che magari potrà convincervi. 
Ma ora bando alle ciance e arriviamo al tutorial!