Visualizzazione post con etichetta ISogniDistorti. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ISogniDistorti. Mostra tutti i post

13/02/15

L'anima del pinguino.

All'inizio ci sono io che sto volando qua e là, da qualche parte in un pomeriggio uggioso. Si deve intendere che lo stia facendo proprio personalmente, cioè senza l'ausilio di qualche mezzo che mi permetta di farlo. Sotto di me una collina dall'aspetto piuttosto smorto, sarà che è inverno, chi lo sa. Poi nebbia. Non ricordo né dove il mio volare mi stesse portando né perché fossi in grado di farlo.
Mi ritrovo allora in una casa orrenda, un rudere, solo mattoni grigi e qualche parete mancante. All'interno ci abitano, in compagnia di qualche gallina e coniglio, i miei zii e cugini, assieme ad altra varia gente che non conosco. 
''Ma che cazzo ci fate qui?''
''Eh...'' mi fa Angelo, ''Ci viviamo! L'affitto costa pochissimo.''
''Sì ma... che vuol dire pochissimo? E' na catapecchia! Non potete vivere qui sul serio.''
''Sì invece. E poi costa solo'' e mi fa il segno ''uno'' con un dito.
''Costa mille al mese?''
Interviene mio cugino. ''No cretino, ti pare? Quale sano di mente paga mille al mese per questo?''
''Allora sarà cento euro?''
''Ancora troppo.'' continua mio zio. ''Dieci al mese, abbiamo il cibo compreso. Finché quelli ce lo danno, ecco...''
''Quelli chi? E poi manca la luce, il riscaldamento, l'acqua, non c'è niente! Come fate d'inverno?''
''E' un po' più duretta ma cosa vuoi, mi ricorda i tempi di quando eravamo in guerra.'' fa con aria nostalgica e sognante.

Più perplesso che mai decido senza volerlo di cambiare sogno, e sono in aereo, in cabina piloti, in fase di decollo. Fuori nebbia. Non si vede un cazzo. Ora, penserete voi, giacché è un sogno ricorrente potrei per esempio accorgermi di essere in un sogno, così da iniziarne uno lucido, e invece no, sono troppo concentrato sul vivere la mia fobia. 
Il pilota parte col decollo. Visibilità zero.
''Ma come fai a decollare con sta nebbia?'' chiedo un po' preoccupato.
''Tranquillo, routine. Non serve vedere con gli occhi, noi piloti sappiamo vedere con altro.''
''Sarà...'' rispondo pensando che questo mi sta dicendo una marea di puttanate, vedendo pure un po' di tensione sul suo volto.
Ed ecco che sterza bruscamente. Esce di pista. Prato. Entra nella pista a fianco, sfiora un altro aereo in decollo, sterza di nuovo per evitarlo rientrando nella prima pista, si alza leggermente in volo, dice ''No no no non ce la facciamo'' e atterra malamente, rallentando e rimettendosi in posizione di partenza. ''Riproviamo!'' mi dice.
"No, riproviamo i miei coglioni!"
Vorrei morire.
Nebbia nebbia ancora nebbia. Nell'aereo fortunatamente non ci sono io per davvero, ma ci sono due ragazze messicane in erasmus da un nostro amico. Boh! E noi le stiamo proprio portando in aeroporto. Ripeto, boh! Se vi sentite confusi a leggere, figuratevi io che lo vivevo. Comunque sia, siamo fermi in un furgoncino a far benzina. Le tipe scendono un attimo a comprarsi le caramelle in autogrill.
''Meno male non devo prendere io l'aereo.'' dico a Lorzone guardando fuori dal finestrino, in mezzo a tutta quella nebbia...

09/05/14

Ma vuoi che quello guardi proprio me?

Sono fermo in mezzo alla strada, circondato da automobili scassate e pezzi di cemento e vetro che piombano dall'alto. I grattacieli sono sfondati, accasciati l'uno all'altro, e la poca gente corre in cerca di riparo, sono delle ombre urlanti perse nel fumo grigio. Ho il cuore a mille e sento di nuovo la terra che trema... un ruggito mostruoso in lontananza, pelle d'oca. Corri Davide, corri cazzo, corri corri corri corri...

Benvenuti al secondo appuntamento con I sogni distorti.
Ora, non è che tutti i sogni che faccio sono piacevoli e idioti. Alcuni capita siano piuttosto spaventosi, ma raramente mi sveglio di soprassalto col cuore in gola. Altri invece, fortunatamente aggiungerei, sono un misto tra i due, ovvero sono sia idioti sia seri. Quello che sto per raccontarvi ne è un esempio, quindi no, chi s'era già immaginato qualcosa di terrificante resterà (forse) deluso, anche perché il sogno in questione inizia in maniera piuttosto stupida.

Sono nella palestra del mio liceo, stiamo facendo educazione fisica, la professoressa continua a blaterare che ''La corsa è vita'. Ok grazie prof! Sto correndo assieme agli altri, una rottura di palle, e penso che sarebbe proprio divertente correre a testa in giù. Quindi? Quindi salto e mi incollo al soffitto. Bene, vedo tutti capovolti. Gattono un po' per testare la mia presa e poi provo ad alzarmi e correre. Non è che sia proprio semplice rimanere appiccicato là sopra con le suole delle scarpe, deve fare una gran fatica Spiderman...
Ora le pareti della palestra non ci sono più. Sono sempre a testa in giù, ma appeso a un ponte. Sotto di me un fiume enorme, tutt'attorno una città esagerata. Mi stacco dal ponte e lanciando ragnatele lo percorro tutto dirigendomi verso il ''centro'': esatto, sono l'uomoragno, praticamente gli stessi sogni che fanno i regazzini!
Mi dondolo di qua e di là sparando le mie liane appiccicose, volteggiando per aria, osservando il riflesso della mia figura sui vetri delle finestre. Che gran figo! Poi sento le urla, e l'edificio che ho davanti si sgretola come un castello di sabbia pestato da un bambino un po' troppo stronzo. Una figura colossale mi passa rapidamente davanti, sgattaiolando per la città, devastando tutto, rapida e terribile: è Godzilla.

07/04/14

Di quando Maria Sharapova ci straprovava con me.

Inizia oggi la nuova rubrica chiamata: I sogni distorti, che come qualcuno ha notato presenta un (simpatico?) gioco di parole che va a braccetto col mio cognome. Siete pronti per la Sharapova? Via!

Faccio sogni strani, quasi sempre. Faccio pure sogni un po' porni, un po' meno spesso questi, però mi divertono un sacco. M'è rimasto impresso ad esempio il sogno di un po' di tempo fa anche se non è del tutto po'pporno. 
Sto camminando per il centro di Milano, e non chiedetemi come io possa sapere che quella è Milano pur non essendoci mai stato, perché non saprei rispondervi, e insomma camminando per il centro di Milano ci fermiamo in un bar. Il bar è più un pub, molto in stile londinese. Ricordo c'erano le inferriate alle finestre, non che i pub si differenzino dai bar per le inferriate, sia chiaro, era così per dire. Ora noi, cioè io e alcuni amici, e c'è anche mia nonna materna, abbiamo una mappa in mano. Non una mappa del tesoro, ma una mappa/cartina geografica della città. La stiamo guardando perché siamo a Londra. Sì lo so, prima vi ho detto Milano ma questo è un sogno, e in quel momento ero in un pub stile inglese e quindi di conseguenza mi trovavo a Londra, come confermava appunto la mappa. Mica decido io cosa sognare, vi pare?
Fatto sta che dentro al pub c'è un gruppone di persone intente a fare una caccia al tesoro o qualcosa di simile. Sono tutte vestite da boyscout, e io odio i boyscout e le loro divise. A proposito, lo sapevate che MikiMoz era un boyscout? Fermiamoci un attimo a deriderlo. Ahahah... ok fatto. Tornando a noi, i boyscout si incazzano non so per quale motivo e a mia nonna viene fretta. 
''Dai muoviamoci ragazzi!'' ci dice, ''E' halloween dobbiamo uscire da qui e andare fuori a fare dolcetto scherzetto.''. Al che noi usciamo e come dice nonna andiamo fuori a fare dolcetto scherzetto. Ci sono pure i boyscout per il centro di Milano ora, tutti a fare dolcetto scherzetto vestiti in maschera, niente caccia al tesoro, e tutti, come avete letto bene, nuovamente a Milano, in culo Londra. Fermiamo le persone che shoppingano per il centro, chiedendo dolcetto o scherzetto con la mia nonna in prima fila. L'atmosfera è parecchio natalizia, ci sono pure le lucette e i babbi natali e le stelle comete. Poi d'un tratto, fermiamo lei.
''Nonna, anzi no, tu amico, tieni il telefono e scattami una foto con lei poi ti spiego!'' dico all'amico lanciandogli il cellulare con la fotocamera attaccata.
''Excuse me, can i take a photo with you? I'm a your fan, you're fantastic, i love youuuuuuuhhh!'' ululo intanto a Maria Sharapova, la tennista biondissima che mi sorride e si concede a una sessione di foto con me, piccolo fan arrapatissimo. E qui il colpo di scena...
''Ehi, Cervello, che ne dici di uscire con me a cena? Offro io, dai andiamo a farci un giro.'' mi dice.
Resto a bocca aperta, mando a donnine allegre gli altri, saluto la nonna in maniera garbata, e me ne vado con Maria Sharapova a braccetto. Mi parla di lei, del tennis, di quanto odi Serena Williams, quella tennista che non è una tennista ma è un uomo vestito da donna che fa finta di essere una tennista. Le dico che piuttosto è un gorilla travestito da uomo travestito da donna che fa finta di essere una tennista, e lei ride di gusto, mi abbraccia. 
Ci fermiamo in un ristorante all'aperto, è una bella serata stellata. Lei dice di aver freddo, io mi tolgo la felpa e la avvolgo. 
''Vorrei tanto baciarti.'' mi confessa lei. ''Posso sedermi più vicino a te?''.
''Ma certo che si!'' rispondo io, mandrillone.
''E' che ho paura dei paparazzi, sai sono ovunque. Non so se riesco a confidarmi e ad aprirmi con te come vorrei.''.
Non capisco più nulla, sono ingrifato come una bestia, il cuore a tremila, quella è Maria Sharapova, cazzo devo dirlo ad Alessandro Girola che a quello gli piglia un colpo!
Maria si avvicina alla mia bocca, ma non mi bacia. L'ultimo passo, mi dico, devo farlo io. Allora mi avvicino, sento che sto per baciarla, è tutto perfetto e poi...
Luci ovunque, gente che si cala con delle funi dalle cime dei palazzi (ho una mente molto scenografica), cameramen ovunque, Gerry Scotti che arriva con la sua facciona cicciona sganasciando come un beota. Ci sono pure i miei amici e la nonna e i boyscout.
''Sei su Candid Cameraaaaaa!'' mi fa Maria ridendosela di gusto. 
Il mio cuore va in pezzi, io mi sveglio sconvolto, ho appena fatto il peggiore degli incubi. Merda, neanche in sogno posso bombarmi la Masha. Questa vita fa davvero schifo, e io non posso nemmeno vantarmi con tutti gli altri. Vaffanculo!... mannaggia a GerryScotty mannaggia!