04/02/16

Il sogno di Joy

Mimi glielo diceva fin da bambina, perché è da bambini che siamo disposti a credere con tutte le nostre forze ai sogni, a credere in noi stessi. E' una nonna che continua a incoraggiare sua nipote Joy anche ora che il tempo per fantasticare è quasi sparito, rubato da una famiglia problematica, dall'impegno dei figli e da un lavoro nient'altro che necessario.

L'ultimo film di David O. Russell parte proprio con la narrazione di quest'anziana signora, che orgogliosa dell'inventiva dell'intraprendente ragazza trasfigura la tragica banalità del quotidiano in una favola a tratti fastidiosamente delirante. Un po' come il linguaggio che sto utilizzando al momento. Ora la smetto, giuro!
La piacevolezza di una pellicola del genere risiede molto in questo contrasto, che da un lato vede la voce dolce e premurosa di una nonna, dall'altro la mancanza di orizzonti che la realtà ti vomita addosso quando si cresce e si cede ai compromessi. Sì perché Joy, in tutto questo, ha un talento niente male: sa inventare, vede e costruisce con le mani, crea cose utili. E però fa una vita quasi da cani, non ha prospettive, vuole dormire sonni bui e riposanti, al riparo dagli incubi fastidiosi che vengono a cercarla piena di rimorsi.

Ho trovato interessante come si parli appunto di sogno, inteso come aspirazione o desiderio ma anche come semplice visione onirica di quando si va a dormire. Ho notato quello della protagonista brillarle davanti quando era bambina, per poi venir messo da parte e scordato mano a mano che l'età e i contrattempi le si incatenavano addosso. Infine eccolo riemergere inconsciamente, incarnato nell'imbecillità di una telenovelas a prova di demente, che insulta Joy, che pretende un mucchio di perché. Perché hai smesso di sognare? Perché hai permesso tutto questo? Perché hai dimenticato ciò che volevi essere, quel che ti piaceva, perché hai dimenticato me?
Domande che la feriscono come pugnalate, ma che non la uccidono, rendendola rabbiosa, perché si è fatta mettere i piedi in testa, e decisa, perché consapevole delle occasioni sprecate. Nonna Mimi ha sempre avuto ragione e tutti gli altri hanno inseguito i propri destini malandati trascinandosi dietro Joy, obbligandola a sacrificarsi.
Interessante è anche la grandezza delle aspirazioni di cui si parla. Non c'è niente di impossibile, pomposo, altisonante o esagerato. Ci sono i talenti e le inclinazioni di sempre, le passioni che ti spingono ad andare avanti e che ti fanno stare bene. Tutta una serie di qualità che ognuno di noi possiede e che bene o male, nella vita, per volontà propria prima di tutto e anche per l'accidentale accanirsi della sfortuna, mettiamo da parte per inseguire un'utilità piccola così e ottenendo un'infelicità cento volte più grande.

Non vi parlerò di Jennifer Lawrence e di quanto sia bella e brava. Tanto sappiamo che lo è. E nemmeno di regia, fotografia, prove attoriali o che cavolo ne so. Non una parola sulla parte cinematografica per cui solitamente spendo almeno due frasi.
Per me Joy è il film di un sogno, o un talento, che viene ripreso con coraggio e testardaggine da una che se l'era lasciato scappare senza nemmeno farci troppo caso. Un film che mi fa dire di inseguire quel che mi piace fare, grande o ''stupido'' che sia, perché conta solo quello e soltanto quello un giorno potrà fare la differenza.

20 commenti:

  1. Forse devo andarlo a vedere e basta, perché tutto questo sentimentalismo misto ai soliti rimorsi/rimpianti di vita mi fanno venire l'orticaria! Ma forse oggi non so leggere tra le righe, touché!

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    1. Forse sì :D Sai cosa? Ti mette un fastidio addosso in certi momenti che è quasi insopportabile. Impossibile non dire Cazzo, devo fare qualcosa!
      Io per esempio volevo fare un mocio xD (capirai guardandolo)

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  2. Lei bella e brava, confezione buona, ma secondo me troppo convenzionale. Un mezzo peccato.

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    1. Dici? Sarà che non ne vedo molti di film così in genere.
      BBB: bella brava bona! ;)

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  3. Il film di un sogno con una Jennifer Lawrence da sogno.

    Peccato che O. Russell alle prese con la tematica onirica non sia Lynch e il risultato, nonostante le buone intenzioni, sia un po' così così. Comunque sono felice, anzi joyoso, che ti sia piaciuto. ;)

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    1. Eh, c'avesse giocato un pochino di più sarebbe stato mooolto fico. E' solo una piccola parentesi purtroppo. Solo sarebbe diventato un altro film in quel caso.
      Che la joya sia con te! ;)

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    2. Oh la! Finalmente! Sapevo che mi avresti detto delle parole che mi avrebbero convinto! Xke ne ho sentite un po... Noioso..assolutamente brutto e altro. Aspettavo le tue considerazioni. Perché il mio intuito immaginava il film cm lo hai descritto :-)graaaazie vedrò e poi commenterò 😚

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  4. ...sinceramente sono molto molto curiosa di vederlo, non ci sono ancora andata ma sopperirò a brevissimo alla mancanza...
    anche perché ne sto leggendo in modo così incredibilmente discordante!

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    1. Eheh io non avevo idea di quel che stavo per vedere invece. Potrebbe piacerti :)

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  5. Il trailer, tra lo stuzzicante e l'annoying, mi aveva lasciata comunque incuriosita. Grazie per l'opinione sincera, mi hai fatto venir voglia di andarlo a vedere :)

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    1. Opinione molto personale eh! Beh dal trailer nemmeno io avevo capito niente :)

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  6. Andrò a vederlo ho pure un biglietto gratis del cinema

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    1. A me hanno regalato la tessera per vederne 10gratiss... ahh che meraviglia!

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  7. Non ricordo se avevi letto la mia recensione, ma mi trovo d'accordo con Goi e Ford. Diciamo che l'idea che la nonna racconta una sorta di fiaba, e quindi con una visione estraniata, non l'ho colta. Mi è parso semplicemente che i personaggi fossero abbastanza bizzarri. Insomma un film carino ma non eccezionale.

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    1. No, credo di averla persa per strada in effetti.
      Siete un trio malefico! ;)

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  8. Non sono andato a vederlo perché questa settimana per me c'era spazio solo per il nuovo Tarantino, ma è sicuramente un film che vedrò, e la tua rece mi convince. Ma mi chiedo: come mai, in quasi tutti i posti dove palano di questo film, c'è la Lawrence con in mano un fucile?

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    1. Credo sia perché rappresenta quel che accade nel film: lei che riprende in mano la propria vita, anche con rabbia. ;) Almeno la vedo così.

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  9. che bello passare da te e da Moz e leggere di pellicole cinematografiche :)
    Tra l'altro parlate entrambi dei film che voglio andare a vedere al più presto!
    La Lawrence? La adoro in ogni interpretazione (tra l'altro siamo più o meno coetanee) e no, non me la lascio scappare nemmeno qui!

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    1. Ohh che belli questi commenti :)
      Beh poi fammi sapere se ti è piaciuto allora ;)

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