12/10/15

Expo 2015: affamare il pianeta?

Lo scorso giovedì sono stato finalmente anch'io a Expo 2015. Il titolo, come tutti sapete, è Nutrire il pianeta, energia per la vita, e si parla perciò, o meglio si dovrebbe parlare, di alimentazione legata a sviluppo, impatto ambientale e salute. La domanda che mi pongo è: il tema e lo spirito con cui questa esposizione universale nasce, sono stati rispettati?
L'unica risposta che posso darmi e darvi è quella del semplice visitatore, e tale risposta è No.

Arrivando a Expo ho provato diverse sensazioni, molte delle quali totalmente contraddittorie. Anzitutto la curiosità, che era molta viste le grandi aspettative di tutto il Paese per questo progetto monumentale e date le milioni di pernacchie (virtuali e non) con cui tutti noi ci siamo divertiti a sfotterCi sentendo puzza di figura di merda. Ricordate i goliardici eventi su facebook qualche settimana prima dell'apertura, sì? Dopodiché sono arrivati il Niente male, osservando l'organizzazione tutto sommato efficiente nonostante la mole esagerata di gente, e il Cazzo che palle, perché queste code titaniche che vanno dalla mezz'ora (se ti va molto bene) alle quattro ore (Giappone, bel tentativo ma io mezza giornata per te non la spendo) ti distruggono l'anima e i piedi.

Ma insomma, cosa è stato Expo per me? 
Di positivo, ignorando l'enorme ipocrisia di tutto l'evento, ci sono state diverse cose. Tra tutte direi il cibo, che era tanto e giustamente molto diversificato. Aggiungerei pure un po' troppo costoso ma preferisco non vomitare troppa negatività. Ho pranzato con del pollo in salsa rossa (sud coreano) e dell'ottimo ramen, che vi giuro mi ha sollevato il morale dopo la mezza delusione della mattinata trascorsa, fatto merenda con un waffle con mezzo barattolo di nutella sopra, e infine cenato al ristorante giapponese con un po' di sushi, che tra parentesi, non avevo mai mai mai mangiato fino a nemmeno un paio di settimane fa.

E i padiglioni? I contenuti Expo? Sto cazzo di tema sul nutrire il pianeta?
Come dicevo all'inizio, da semplice visitatore (e questo è grave dato che l'evento è appunto pensato per noi che lo visitiamo) il messaggio principale non si nota quasi per niente.
Ho visto, nell'ordine: 
Irlanda, incredibilmente deludente, 
Brasile, una cacata pazzesca abbellita da un ponte in corde che pare rimbecillire le persone portandole a fare minimo due ore di coda, 
Cina, molto bello esteticamente soprattutto all'esterno, suggestivo, ma con contenuti così così e un discreto spettacolo di luci all'interno,
Regno Unito, tema interessante (ma poco approfondito) poiché valorizza l'enorme importanza che hanno per noi e per l'ambiente le api, con una struttura ad alveare che la sera regala un bel gioco di luci,
e infine... Kazakistan, che merita qualche parola in più.
Il padiglione del Kazakistan è stato l'unico tra quelli visti che si è ''guadagnato'' l'attesa in coda. Al suo interno prima un bello spettacolo che ne racconta la storia, tutto disegnato al momento sulla sabbia dalle mani abilissime di un'artista davvero talentuosa; poi un'area ricca di informazioni (presentate coinvolgendo gli spettatori) che spiega le potenzialità del Paese e ne elogia le già affermate ricchezze. C'è pure l'assaggio gratuito di una bevanda tipica. Fa terribilmente schifo ma è il gesto che conta, no? Infine un'esperienza con ''cinema'' in 4d che cazzo... pareva una magia! Insomma, un Paese che fa il suo sporco lavoro alla grande. Intrattiene ed emoziona.

Detto ciò, il tema Nutrire il pianeta m'è sembrato il grande assente, e ripeto, questo giudizio vale per me, per ciò che ho visto io. Magari voi che ci siete stati la pensate in modo diverso. Nel caso, fatemelo sapere nei commenti.
Il fatto è che credevo ci fossero momenti di confronto ed esposizione che spiegassero le innovazioni sia nelle tecniche di produzione del cibo sia in quelle di tutela del pianeta. Speravo fioccassero proposte originali e ambiziose, che lo sguardo verso il futuro fosse alla base di ogni singolo padiglione, che un sentimento di lavoro sinergico su questo tema esistesse.
Invece nulla. Senza citare l'ipocrisia generale che l'evento in sé si porta dietro, quel che ho notato è stato una sequenza di enormi spottoni pubblicitari, ovvero quelli degli Stati stessi, che chiusi nelle loro splendide fortezze ti sparano addosso tutto ciò che di meglio offrono, i loro motivi di vanto. A che pro, questo, lo sappiamo bene, e col nutrimento del pianeta non c'entra proprio nulla.

29 commenti:

  1. Secondo me il tema è stato scelto un po' a caso ed è successo tipo con le feste in maschera dove ognuno alla fine si mette ciò che ha o che trova in casa. Io non ci sono andato ma non ci vedo del marcio nello "spottone pubblicitario". Cioè mi sembra normale che ogni stato cerchi di portare l'acqua al suo mulino e mostrarsi al meglio (più o meno).

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    1. Il punto è che è praticamente tutto ridotto a quello spottone pubblicitario. Quindi perde senso l'evento in sè... poi c'è da dire che ho visto poco dato il tempo, quindi potrei avere un giudizio tutto sballato. Come me però c'è la stragrande maggioranza dei visitatori.

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  2. Anche per me, da quello che ho visto almeno, il tema non è certo stato trattato alla grande...
    Comunque mi sono divertito lo stesso.
    Sarà che ho iniziato la giornata bevendo Guinness allo stand irlandese, per il resto in effetti deludente. :)

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    1. Che stolto sono stato, dovevo iniziare anch'io con la guinnes!!!!

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  3. io penso che il cibo sia stata solo una marginale scusa comune... e nemmeno troppo ben trattata

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  4. Sono d'accordo con te su tutta la linea. Il tema principale è stato perso di vista fin dall'inizio, colpevoli gli Stati presenti, e colpevoli i visitatori il cui unico scopo è stato fin dall'inizio quello di mangiare più che di informarsi.
    Detto questo: i padiglioni tanto son meravigliosi fuori, tanto son deludenti al loro interno e quindi l'Expo si riduce a una bella gita in cui vedere bell'architettura e mangiare buon cibo (io ho assaggiato il crocoburger).

    Una menzione speciale, però, secondo me va ai vari cluster: onestamente la cosa che ho preferito.

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    1. Ecco, io i cluster me li sono persi. Da quanto ho sentito sono stati in parte buoni e in parte pessimi, ridotti a una sorta di "bancarella coi souvenir".
      Cos' è il croco burger??? :)

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  5. io ho beccato 6 ore di fila per il Kazakistan e ho scoperto con sommo disappunto che le cavallette fritte erano solo da esposizione. Una delusione.

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    1. Guarda, io come obiettivo avevo quello di assaggiare insetti. Non ne ho trovati da nessuna parte :(

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  6. Io all'Expo, come già ebbi modo di dirti, non ci andrei nemmeno gratis, e fidati che potrei andarci gratis tranquillamente. ;) Molti miei amici ci sono stati (pagando) e hanno detto anche peggio di te. Per il cinema 4D vado a Gardaland, per cibarmi di cibi non autoctoni vado nei ristoranti a tema, e non amo fare le file nemmeno nei parchi giochi (dove sempre compro il flash-pass) quindi figuriamoci all'Expo. Per me sta bene lì. ;)

    Ispy

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  7. La penso come Ispy. Odio le baracconate in generale. Ma soprattutto odio l’insopportabile food-retorica di expo e dintorni sbattutaci in faccia ogni giorno dai giornali. Basti pensare a quella di oggi: “Un insetto ci salverà”. Crostate di grilli, scorpioni caramellati e ragni trifolati per sfamare il mondo. (Ce ne fosse stato MEZZO, in questi mesi, a ricordare timidamente la soluzione ANTICONCEZIONALE…)
    Si parla di cifre da stanziare per mastodontici allevamenti di tali bestioline. In Italia!
    Dubbio: non è che poi, se il 99% rimane invenduto perché alla gente mangiare ragni fa schifo, ce li ritroviamo tritati a tradimento dentro salsine e ragù?

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    1. Un tema del genere per esempio me l'aspettavo. Una discussione al riguardo, sul futuro dell'alimentazione. Niente di niente.
      Nuovi tortellini di cavallette approvati da Giovani Rana ;)

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  8. Ciao CervelloBacato,
    noi non ci siamo andati. Mai avuta intenzione. Non so spiegartene il motivo. Ci pareva unna solenne presa per i fondelli. Idea nostra eh, beninteso. Sentendo arlare di 7 ore di coda per alcuni stand ci siao dati ragione. Leggendo quello che scrivi tu, ancora di più.
    Non è che abbia ragionne chi sopra ha scritto (Patalice forse) che il cibo era solo una scusa? La prima venuta in mente? Quella che comunque in questa epoca incui tutti sono buoni buoni (????) colpiva di più?
    Perchè se era vero forse anche il cibo offerto ai visitatori doveva costare meno. Chi ci è andato mi ha detto che costava tantissimo!
    Poi, doveva esserci dopo... dopo le spiegazioni di come va il mondo a livello fame... dopo che si proponevanno modi per combattere questa fame.. dopo che.. insomma. Doveva fare da contorno non da attrazione principale.
    Oppure soo sbagliati i visitatori? Oppure la maggior parte di chi è adato a visitare l'expo ha frainteso il motivo per cui si è fatto???
    Uhm... dubbio amletico!

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    1. È proprio come dici. Abbiamo frainteso tutti?! A pensar male si fa peccato ma... io non credo proprio.

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    2. La frase finiva con ... però sovente ci si azzecca! :))
      Non so! I miei sono dubbi. Noi utenti a volte fraintendiamo ma sovente lo facciamo anche per comodità. Sentiamo cosa ci dicono e facciamo di quelle parole legge o quasi.
      In fondo bisogna sempre essere in due, uno che vuol fregare e l'altro che si lascia fregare. O no?

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    3. Ahah sì sì lo so. Ce la diceva il prof di italiano quando qualcuno era assente :)
      Vero, bisogna essere sempre in due, ma in questo caso no, non abbiamo frainteso, sono loro che han fatto i furbi.

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  9. Io ci andrò la settimana prossima e non so che cosa aspettarmi. A dire la verità non ci volevo neanche andare, perché mi sembra che abbiano fatto già anche troppo soldi, poi i miei hanno preso i biglietti e hanno deciso che sarei andata anch'io... XD
    Alla fine darò ascolto alla curiosità e andrò, mangerò cibi di qualche angolo sperduto del mondo in cui probabilmente non avrò mai occasione di andare e rifletterò comunque sul pianeta che abbiamo da nutrire, anche se agli organizzatori di Expo non interessa così tanto.
    Una sola cosa ho già messo in chiaro: solo padiglioni con il minimo possibile di fila!

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    1. Ti dico già che troverai miliardi di milioni di persone... magari vai durante la settimana. Comunque se sono senza fila è perché sono brutti. Tanto vale farne una ma che merita. Se puoi scegli Giappone, Emirati Arabi o Kazakistan. Ho sentito molto interessante Israele invece.

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  10. Non sono ancora stata all'Expo e mi sa che non ci andrò.
    In effetti del padiglione Brasile non avevo capito un accidente, a parte il dettaglio della corda e della fila per salirci sopra. Nel padiglione Giappone cosa c'è di tanto bello da meritare una fila di quattro ore? S'è capito?

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    1. In teoria riescono a parlarti sia del loro aspetto tradizionale sul cibo sia del più innovativo. Intrattiene alla grande con effetti speciali supersonici :) Da come me l'hanno descritto insomma è molto bello.

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  11. Sono andata anch'io all'Expo e concordo sul fatto che molti padiglioni hanno un legame decisamente flebile, per non dire del tutto assente, con il tema "Nutrire il pianeta, energia per la vita". Ci sono padiglioni molto belli e altri decisamente brutti.Alcuni esternamente sono decisamente originali, ma all'interno offrono poco o niente.Molti poi sembrano semplici padiglioni promozionali a una fiera del turismo.Ma tra i (pochi) padiglioni che ho visitato, ce n'è stato uno che credo abbia azzeccato in pieno il concetto. Ed è quello della Svizzera. Il padiglione è formato da quattro torri, riempite fino in cima con acqua, mele, sale e caffè, che i visitatori possono prelevare liberamente. Obiettivo: far sì che gli stessi visitatori, di fronte alla scelta se consumare o lasciare questo cibo a disposizione della collettività, ci pensassero due volte prima di prelevarlo. In pratica è una metafora della limitatezza delle risorse. Per cui se ne utilizziamo in quantità elevate, quelli dopo di noi rimarranno senza.
    (Tra l'altro è di pochi giorni fa la notizia che mele ed acqua sono andati esauriti!)

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    1. Avevo sentito parlare del padiglione della Svizzera ma a causa del poco tempo non ce l'ho fatta. Direi di sì comunque, tema rispettato alla grande!

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  12. Io me lo perderò... ovviamente. Vorrà dire che appena sarò in sesto, visiterò ogni paese e mi gusterò i cibi direttamente nella patria di provenienza. Fanculo alla maggioranza! :)

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    1. Sicuramente il modo migliore, altro che una fiera di stacippa. Qui mangi cibo, lì ti mangi tutta la cultura che hanno ;)

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  13. ... nel padiglione Ungheria si parla di moda e di abbigliamento, che insomma con il nutrire il pianeta c'entra pochino. Però vendono il paté di fegato d'oca (povere bestie).

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