03/02/15

Scrittura collettiva! Pronti? Partenza, via...

Buongiorno cervelli. Come vi anticipavo martedì scorso oggi iniziamo a giocare scrivendo un racconto unico tutti insieme. Prima di lasciarvi all'incipit, da cui voi poi partirete evolvendo (o stravolgendo) la storia, vi do qualche regola da tenere presente, giusto per non creare confusione.

  • Può partecipare chiunque con massimo due interventi, chiaramente non consecutivi, sennò che gusto c'è?
  • Si continua la storia agganciandosi all'ultimo commento postato (maddai!?), e non ci sono limiti di genere: sbizzarritevi.
  • Se postate il continuo di un pezzo e un minuto dopo qualcuno scrive lo stesso seguito, vince il pezzo pubblicato prima (guarderò l'orario). Chi pubblica per secondo dovrà cancellare e riscrivere, mi spiace.
  • Il vostro pezzo non deve superare le 5/6 righe. Nel caso ci siano dialoghi facciamo che potete arrivare anche a 10, dai, insomma non sto a rompervi la palle ma non dilungatevi troppo.
  • Per aggiungere il contributo al racconto iniziate il commento con la scritta RACCONTO.
  • Se volete semplicemente commentare, senza giocare per forza quindi, potete farlo liberamente.
  • Domenica è l'ultimo giorno possibile per poter scrivere, dopodiché stop ai giochi. Il finale, ovviamente, lo aggiungerò io, quindi non perdetevelo, che martedì prossimo, il 10, pubblicherò qui il vostro operato tutto d'un pezzo.
  • Una condivisione sui social, anche nel caso non voleste scrivere e giocare, è sempre benvenuta e di grande aiuto.

E ora, iniziamo sì o no?

''Papàààààà. Paaaapiiiii. Vieniiii?''
''Aspetta due minuti amore, finisco un attimo qui.'' risponde dalla cucina.
''Ma il tè si raffredda! Papiiiiiii, papiiiiii...''
Sua madre entra in camera. ''E allora? Hai finito di fare casino? Papà sta cercando di sistemare il frigo e io devo finire i miei disegni. Viene a giocare dopo!''
''Ma il tè si raffredda.'' sbuffa Camilla alzando la teiera giocattolo.
''Ho detto dopo. E ora gioca un po' in silenzio!''
''Ma uffaaaa!'' grida la bambina sbattendo ripetutamente la teiera per terra. ''E' tre ore che aspetto uffaaaaa!''
Sua madre non ne può più, le da uno schiaffo, poi cerca di levarle la teiera dalle mani. 
''No, no è mia è mia, mamma no.'' piagnucola Camilla tenendola stretta.
''Mollala! Guarda che ti tolgo la televisione sai? Mollalaaa!''
E' una guerra tra madre stressata e figlia incavolata, due gocce d'acqua tanto nell'aspetto quanto nell'atteggiamento. 
''Che cavolo combinate?'' domanda il povero Cristo dalla cucina, costretto ogni giorno ai battibecchi tra le due.
''Basta!'' urla infine Camilla, mollando la teiera e arrendendosi a sua madre. ''Ti odio, vorrei che sparissi!'' 
Qualche minuto dopo Enrico raggiunge la sua piccola in camera, che versa in tutta tranquillità del tè caldo nelle tazzine di plastica. 
''Tieni papi, questo è il tuo tè. E' bollente, appena fatto.'' dice tutta felice porgendogliene una.
''Oh grazie tesoro. Hai fatto pace con la mamma, sì? A proposito, dov'è andata?''
La bambina finisce di versare, appoggia con cura la teiera sul tavolino, ed esclama in un sorriso grande grande: ''Non lo so, adesso però beviamo questo buonissimo tè, dai.''

A voi continuare... 

50 commenti:

  1. Racconto : in realtà Camilla, sa molto bene dov'è la sua acidissima mamma...chiusa, imbavagliata e legata, con i fiocchi rosa delle sue treccine, nel grande armadio del corridoio...

    RispondiElimina
  2. Racconto: Enrico, vedendo che sua moglie non è presente in casa, ne approfitta per abusare di sua figlia. La colpa è tutta di Camilla che ha fatto sparire sua madre con un desiderio.

    Moz-

    RispondiElimina
  3. Risposte
    1. Amo le pieghe tragiche, voglio polizia, sparatorie e bombe a mano per salvare Camilla! Ai posteri questo compito! non deludete un fan di Distretto di Polizia come me, vi prego!!

      Moz-

      Elimina
  4. Racconto:
    "Papà basta ti pregooo".."Smettila di urlare o ti sentiranno i vicini!!".
    * qualcuno bussa alla porta*, * rumore di cintura che si richiude* "arrivo subito! Camilla questa volta l hai fatta grossa!"
    "Avanti Sig. Ronaldo come sta?" "Bene lei? ero preoccupato perché ho sentito Camilla urlare...tutto apposto? " "Sisi non si prroccupi"..."Ok "
    E fu quello il momento in cui Ronaldo, impugnata la sua Glock 45 con silenziatore sparó alla testa del padre, per poi scostare il corpo di Enrico e iniziare a salire le scale per raggiungere Camilla
    - IlMiniLui

    RispondiElimina
  5. raggiunse la piccola e liberò la madre, ma Enrico nel frattempo si era trasformato in uno zombi causa dei batteri contenuti nel proiettile; infatti Ronaldo lavorava per un'industria farmaceutica.

    RispondiElimina
  6. Racconto:
    Carlos sta aspettando il suo collega in auto. ''Finché Ronaldo vede che sta succedendo... io mi faccio una bel cannone!''

    RispondiElimina
  7. Avviso veloce veloce. Vi ricordi di leggere le regole però! Due commenti a testa massimo, e iniziate a scrivere cominciando con ''Racconto:'' altrimenti chi viene dopo di voi si perde.

    RispondiElimina
  8. sballato come pochi Carlos si rende conto di aver rovesciato l'ampolla contenente il virus che trasforma in zombi e comincia la mutazione. Aveva in fatti il pericoloso intruglio sintetico e da li a poco sarebbe uscito per espandere il morbo mordendo chiunque avesse a tiro. nel frattempo Enrico...

    RispondiElimina
  9. Racconto: ...nel frattempo Enrico viene raggiunto da Ronaldo, Camilla e sua madre. Le due donne gridano, Ronaldo si chiede che cazzo stia succedendo, spostandole dietro di se per proteggerle. La piccola grida più forte, allunga una mano e... lo zombie esplode.
    Ronaldo corre fuori di casa, confuso, e nel vedere anche Carlos mutato decide subito di farlo saltare in aria con tutta la macchina.
    - IlMiniLui

    RispondiElimina
  10. Racconto: Nel frattempo, il liquido inizia a colare nelle fogne. Da lì finisce al depuratore, dove si moltiplica indisturbato prima di finire a sgorgare da tutti i rubinetti di Milano.
    Tutto questo mentre l'esposizione universale registra il record di visite del giorno.

    RispondiElimina
  11. Ahahah mo' voglio sapere che cazzo ci facevano sti due imbecilli col virus davanti casa di Camilla mentre si beveva il tè legando la madre come un salame. xD Epidemia zombie trallallà.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il padre era uno di loro, forse? E il primo, poi, non era un vicino di casa?

      Elimina
    2. Boh! Beh leggendo sembra che Enrico stesse pensando fosse un vicino. Poi non specifica però, sicuro lo conosce. Quindi potrebbe esserci dentro anche Enrico... zanzan!

      Elimina
  12. Racconto: sarà la fine per tutta Milano... Milano è persa.... Milano.... Ma... ma.... che mi frega io sto a Roma. Mi sveglio con uno strano sorriso sulle labbra, guardo il vecchio cellulare che mi fa da sveglia ed orologio notturno, le 02:17, ho ancora tempo per dormire, poso il cellulare, chiudo gli occhi, sto per rilassarmi e ....

    RispondiElimina
  13. hahaha siete fuori di testa. peccato che il racconto sia andato a donnine allegre già dopo pochi commenti. mi sarebbe piaciuto partecipare, ma a qualcosa di un po' più serio. comunque rimane un bell'esperimento per farsi due risate.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh, senza dare limitazioni e lasciando libertà di spaziare in qualunque direzione c'è il rischio che si tenda a non sfruttare bene le parti lasciate dagli altri. Però, sicuramente c'è da farsi due risate :D Eddai Alessà, prova pure tu :P

      Elimina
    2. Ho provato a riportalo alla "normalità" ..... ma non funge... :p

      Elimina
    3. E io che v'avevo invitato ad un semplice tè... xD

      Elimina
  14. RACCONTO: Federica abbraccia sua figlia Camilla e la conduce verso la macchina. "Andiamocene, andiamo a prenderci un tè caldo". Arrivate alla casa dei nonni, sul lago di Como,Federica accende la stufa, tira fuori il servizio preferito di sua madre e prepara il tè " E' da tanto che volevo parlarti Camilla, su vieni, ti faccio vedere una cosa". Le porge una scatola di cartone e....

    RispondiElimina
  15. Le limitazioni sono necessarie, ma il fatto è che non mi ci raccapezzo più. Non capisco chi è vivo e chi è mortoP

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Camilla e mamma viva, pare se ne siano andate verso il lago di Como, Ronaldo vivo, e uscendo ha fatto saltare Carlos per aria con tutta la macchina, e infine... Enrico, zombificato e ucciso.. da Camilla probabilmente, con un semplice gesto. Ah già, e nel frattempo qualcuno a Roma, intorno alle 2.07 si sveglia e se ne strafrega di tutto, perché mica è a Milano ;)

      Elimina
    2. ok ma non mi darò pace fino a quando non capirò chi ha legato Camilla nell'armadio!!!

      Elimina
    3. La mamma di Camilla casomai ;) Comunque è cambiato tutto di nuovo!

      Elimina
    4. la mamma era stata legata è chiusa dalla piccola Camilla, si capiva anche dal fatto che aveva usato i nastri delle trecce...mentre il padre era in cucina...dunque la bimbasadica, con complesso Edipo in fase acuta, aveva per ora neutralizzato la madre per avere il papà tutto per se...Moz rende il padre pedofilo....e poi un casino..

      Elimina
    5. Eh già... regazzi, leggete bene chi sta prima di voi, mi raccomando ;) E stravolgete sì, ma con un po' di senno!

      Elimina
    6. oltre che il complesso di Edipo anche munita di una forza sovrumana per una bambina! non convince questa spiegazione. per me c'era un'altra persona in casa!!!
      ecco io avrei continuato da questo punto più che pastrocchiare con tutti i ribaltoni che sono venuti dopo...

      Elimina
    7. Eh, e non sarebbe stato male. Ma qui siamo un bel po' di cervelli, sicché...
      Guarda il lato positivo, era tutto un sogno!

      Elimina
    8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
  16. Ciao Cervello... io ho scritto romanzi e storie, ma fidati, mai difficoltà ho incontrato come in un racconto che devo continuare: non sono personaggi miei e non riesco a dargli un volto, un carattere e una storia di sfondo... non ci riesco proprio. ^^ Però l'idea è bella :)

    Ispy 2.0

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahah non c'è problema. Pare abbastanza complicato in effetti agguantare per bene tutto e dare un senso, figuriamoci con personaggi e storie di più persone.

      Elimina
  17. Avevo scritto una parte del racconto ma in fase di pubblicazione è caduta la connessione! ;_____;

    RispondiElimina
  18. Racconto:
    suona la sveglia.
    Sono le 8 e 30, viola apre gli occhhi e si stiracchia.
    Ripensa al sogno.
    "Oh Amò non sai che ho sognato stanotte, stranissimo!"
    "No dirlo a me, ho sognato Milano invasa da un virus Zombie"!, risponde Pietro
    "Oddio ma è la stessa cosa che ho sognato anche io!"
    "Ma davvero!?"
    "Si il virus Zombie a Milano! Poi c'era l'Expo in pericolo, Expò in pericolo, una bambina seviziata e due coglioni che prima spargevano il virus e poi si ammazzavano tra di loro!"
    "Identico al mio!"
    "Questa cosa mi fa davvero paura lo sai?"

    Rimasero sul letto a fissarsi, increduli che entrambi avessero fatto lo stesso sogno... ad un tratto dalla finestra, affacciata sul Colosseo, entrò un fascio di luce che gli avvolse, un secondo dopo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono un pò più di 10 chiedo venia! :( mommy mi ha rubato il posto ;) allora ho raccordato il tutto!! :D

      Quanto mi piace questo esperimento!

      é un po banale ma ahime non ho il dono della bella scrittura!

      Elimina
    2. Cambio completo di registro! Non ti preoccupare, quale bella scrittura, qui potete fare quel che vi pare e come vi pare :)

      Elimina
  19. Vabè, gioco anch'io! Speriamo di non aumentare il casino!

    Racconto:
    ...Ad un tratto tè, tè dappertutto, tè luminoso e brillante che sgorga dalla finestra. Niente più vista del Colosseo, solo tè, e pareti che si tingono di rosa, plastificandosi.
    ''Amò? Che cazzo succede oddio oddio Pietro oddio brucia!!!'' esclama Viola intrappolata di colpo in quel mondo roseo e tèinoso.
    ''Tieniti...'' risponde Pietro cercando di afferrarle la mano, sballottato qua e là nella claustrofobica stanza curva.
    ''Tieni papi, questo è il tuo tè. E' bollente, appena fatto.'' dice una voce alta e potente, di bambina, proveniente da fuori.
    ''Oh grazie tesoro. Hai fatto pace con la mamma, sì? A proposito, dov'è andata?'' rimbomba in risposta una voce di uomo.
    La camera da letto si capovolge, marito e moglie, immersi nel tè, si avvicinano a una via d'uscita, per poi venir catapultati nuovamente all'indietro prima di raggiungerla.
    ''Non lo so, adesso però beviamo questo buonissimo tè, dai.'' tuona da fuori, di nuovo, la voce di bambina.
    ''Amò?!'' ansima Viola. ''Ma a me me pare de stà dentro na teiera giocattolo sai?''
    ''Porca la puttana stronza... ma che cazzo è? Te faccio leva co' le mani, sali e guarda fori.''
    Viola sale sulle spalle del marito. ''Pietro! Stamo dentro la teiera sì! La teiera della bambina scema der sogno! E mò questo pervertito der padre se sta a sbottonà!''

    RispondiElimina
  20. @Alessandro Armiento
    Abbiamo postato quasi contemporaneamente ma ho tolto il secondo, il tuo... ti ho scritto in hanghout su g+ vai a dare un occhio ;)
    Certo che sto casino giusto quando t'avevo convinto a giocare... che culo! :D

    RispondiElimina
  21. Racconto: I due guardano sbigottiti quell'uomo armeggiare con la lampo dei pantaloni.
    "Fa qualcosa Pietro!" sussurra a bassa voce la donna per paura di essere sentita da quell'orco là fuori.
    "E che posso fà?! Non lo vedi che stiamo dentro ad una cazzo di teiera?!".
    "Non vorrai davvero stare con le mani in mano mentre quello schifo si approfitta di una bambina?!".
    Pietro si guarda intorno. Ma intorno non c'è niente, se non tè. E nemmeno troppo freddo.
    "Cazzo amò, c'hai ragione! Dobbiamo fermarlo!".
    Viola se ne sta in silenzio, mentre il suo uomo prende a calci le pareti di quella prigione inusuale. Continua a guardare quell'uomo e quella piccolina spaurita.
    Ed ecco che l'uomo si gira proprio verso di loro, verso la teiera, con gli occhi pieni di rabbia.
    Lo sente imprecare. Ed eccolo che si avvicina, prende la teiera in mano e....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ohh, brava Misa! Perché continuare a stravolgere? Finalmente si continua in un senso :)

      Elimina
  22. racconto

    ... e ci ficca dentro il pene eretto e pronto a esplodere.

    RispondiElimina
  23. Bell'esperimento ma piuttosto malato direi ;-) Nessuno che prova ad andare avanti? Io non posso ho già usato i miei due commenti a disposizione (potevo fare di meglio ma avevo fretta).

    RispondiElimina
  24. Non vedo l'ora di leggerlo per intero tutto d'un fiato! :)

    Moz-

    RispondiElimina
  25. racconto
    Eiacula nella teiera!
    ''Che schifò amò!'' urla Viola al marito. Sono ricoperti di tè e sperma.
    Qualcuno suona il campanello.
    ''Stai qui in silenzio Camilla!'' dice Enrico scendendo le scale per vedere chi è, con la teiera incastrata al pene aspettando passi l'erezione.

    Bidù

    RispondiElimina
  26. Ciccio lo sai, ti voglio bene e sei il mio migliore amico.. Ma come cazzo si fa a continuare un racconto del genere arrivati a questo punto?!

    RispondiElimina
  27. Siete tutti matti mi sto facendo certe risate assurde vi amo!

    RispondiElimina

Vuoi parlarne? Lascia un commento!
Ti piace quel che hai letto? Condividi sui social!
Non ti piace? Fa' come sopra! ;)