22/02/15

Guidato dai fili

Mi svegliai al rumore del fulmine. Doveva essere caduto in zona. Restai un attimo in silenzio, in compagnia del sonno pesante degli altri e del ticchettio delle gocce sulla tenda. Sgusciai fuori dal sacco a pelo, infilai le scarpe e il k-way, presi la torcia e andai fuori. Un albero, a una ventina di metri da noi, era stato squartato in due dalla scarica. Decisi di vederlo da vicino, spinto da una sensazione.
Avanzai, i piedi sempre più fradici ad ogni passo, guidato dal fascio della torcia e dai flash del temporale che rimbalzavano nella  boscaglia. Raggiunsi il mio albero. Restai a fissarlo col cuore in gola. Davanti all'arbusto, in un cerchio fumante marchiato sul terreno, stava un uomo completamente nudo, e mi osservava. Quell'uomo ero io.
Lo raggiunsi e mi tolsi il k-way e il maglione per coprirlo dal gelo.
"Ha funzionato." disse impassibile.
"Che cosa ha funzionato?" chiesi aiutandolo a ripararsi.
"Il viaggio nel tempo. Dovresti saperlo. Oggi è il  3 marzo 2032, e io sono te, proveniente dal futuro."
Restai senza parole. I miei attuali studi sul viaggio nel tempo avrebbero quindi trovato un senso? La risposta era ovviamente davanti ai miei occhi. Avrei viaggiato nel tempo e mi sarei ritrovato, incredibilmente, proprio qui e ora.
"E tu, quindi... da quando vieni? Dio, non posso crederci. Allora ce la farò davvero!"
Il me del futuro mi guardò tristemente. "Ce la farai, certo. Io provengo dal 4 febbraio 2056. Come noterai, sono un po' più vecchio di te." rispose stringendosi nei vestiti.
"Non di molto però." replicai euforico, notando solo ora gli anni in più sulla sua pelle.
"Il punto è, che non abbiamo inventato il viaggio nel tempo. Non solo quello, almeno."
"Che intendi?"
"Ebbene... mi sento come, costretto. Io credo abbiamo inventato il destino, credo ne abbiamo involontariamente scoperto l'essenza. Questo momento io, l'ho già vissuto anni fa, ma nella tua pelle. Un me dal futuro, proprio oggi, era qui giunto, dove sto io ora, e mi disse le medesime e precise parole che sto pronunciando. Non solo, io stesso a quel tempo agivo esattamente come tu stai ora facendo. È più forte di me e di te, il tempo incede identicamente ad allora, io ripeto azioni già viste, pronuncio frasi già parlate, e tu consumi una vita più e più volte vissuta, da qui al 4 febbraio 2056, forse oltre, intrappolato nelle regole del tempo per non mandare l'universo in frantumi. Non potrai farne a meno."
"Regole... l'avevo teorizzato."
"Lo so. Fortunatamente, d'ora in poi, per quel che mi riguarda, mi sembrerà d'esser libero. Buona fortuna."
Detto ciò, il me del futuro si allontanò nel buio del bosco, e io me ne tornai alla mia tenda, comandato dai fili del tempo, ragionando sul tempo.

12 commenti:

  1. Mi dispiace di dover essere volgare, ma che pezzo di merda quello del futuro ahahah Comunque mi è piaciuto molto, soprattutto il concetto che hai cercato di esprimere, ovvero quello del destino, ma più nello specifico del libero arbitrio.

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    1. Ahah perché pezzo di merda addirittura? Comunque sì, il concetto di viaggio nel tempo (indietro) lo vedo molto molto legato a quello di libero arbitrio, ma mai una volta che in una qualche opera se ne accenni. Boh!

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  2. A me è piaciuto molto invece! "De gustibus non disputandum est"

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  3. E io che mi sono quasi commosso? Vabbè, non faccio testo. Davide, sei un grande anche da nudo. :D

    Ispy 2.0

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    1. Ahah ma non immaginartelo come me il protagonista. Lui è un genio, io un pirla ;)

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  4. Caro mio, un pezzo interessante, hai messo insieme i viaggi nel tempo e il brano di Nietzsche che abbiamo usato un paio di lezioni fa! ;)

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    1. In realtà non ho considerato troppo il brano, ho più usato un'idea che mi porto dietro sempre quando ragiono sul viaggio nel tempo :) Comunque sono curioso di vederlo trasformato in horror.

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  5. Il pezzo è molto bello e intrigante...oltre a Nietzche ci vedo un pò anche di Ritorno al futuro (o sbaglio? ;) ). Mi lascia perplesso il dialogo:davvero se ti trovi il tuo futuro davanti lo lasci andare via così??lui nel bosco e tu in tenda??sarebbe bello poter leggere un dialogo vero...a cosa può portare un confronto tra presente e futuro?cosa è lecito che il futuro riveli?e cosa potrebbe chiedere il presente?...ai posteri (o a te) l'ardua sentenza! ;)

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    1. Grande Giove, ritorno al futuro viene di sicuro in mente, ma non l'ho molto considerato. C'è da dire comunque che al di là delle mie intenzioni il testo poi ha vita propria, e ognuno ci legge e trova messaggi, significati e pure citazioni che io magari non ho proprio considerato. Accade spesso, anzi sempre, e a tutti.
      La relazione tra i due ti sembra innaturale? Un perché c'è, ed è lì nel testo :)

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  6. Inizio che mi ricorda qualcosa... ;)
    Comunque anch'io ho sempre immaginato una cosa simile nell'incontro con un io futuro, il conservare la memoria dell'incontro con se stessi. La storia del paradosso in Ritorno al Futuro non mi ha mai molto convinto...

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    1. Idem, ma non penso abbiano voluto puntare troppo sulla logica del viaggio nel tempo. E' per farsi un po' di risate :)

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