24/12/14

L'amore bugiardo.

L'occhio clinico e preciso di Fincher dona un alone di freddezza a tutta la vicenda di Gone Girl, L'amore bugiardo, nonostante gli eventi si svolgano in piena estate e alla luce del sole. Si respira tensione e nervosismo per tutta la durata della pellicola, che vede Nick Dunne, di ritorno in casa propria, ritrovarsi col soggiorno a soqquadro e con sua moglie Amy sparita nel nulla. Lei non si trova più, è scomparsa, e ben presto il mistero che lui stesso ha inizialmente dato in pasto all'opinione pubblica gli si rivolta contro, portando tutti, autorità comprese, a vederlo come unico indiziato per un possibile omicidio.

A dar sempre maggior peso alle difficoltà del protagonista, e quindi all'interessamento dello spettatore, si aggiungono vari elementi inizialmente tenuti nascosti. A sfondo c'è allora un matrimonio apparentemente perfetto, la coppia che festeggia il quinto anniversario proprio il giorno della sparizione, e una grande affinità tra marito e moglie, che arricchisce l'indagine con indizi più che sinistri, tutti volti a mettere nei guai Nick. E poi c'è chiaramente lui, Nick, un Ben Affleck che interpreta un personaggio a tratti preso dall'ira ma spesso freddo e misurato, addirittura alienato nonostante tutto, molto difficile da capire. E giustamente questo crea il dubbio col quale chi guarda si interroga: ma è lui il vero colpevole, forse un po' sprovveduto nell'architettare il delitto, oppure è la moglie che tenta di incastrarlo? E perché? Non meno importante dunque è la prova dell'attrice Rosamund Pike, la splendida moglie scomparsa, in grado di cambiar volto, da un istante all'altro, a seconda del punto di vista che la vede raccontata. Vale il film, credetemi.
Aggiungiamo poi le micidiali colonne sonore di Trent Reznor e Atticus Ross, con cui si inscenano situazioni dove la tensione la fa da padrona, con crescendi musicali intensi che accompagnano immagini veramente d'impatto (credo ci sia una delle scene più belle che abbia visto), e si mettono in tavola temi forti, primo tra tutti la difficoltà che il matrimonio crea nella coppia, e poi di seguito il tradimento, la complicità, la forza dell'opinione pubblica, la paura e la violenza.

Ci si trova a tifare per uno o per l'altro protagonista. Si giudica, si giustifica, si cerca di soppesare chi abbia veramente la colpa e quanta. E infine si guarda come la costruzione del matrimonio, o dell'amore più in generale, sia tenuta insieme soltanto da un sottile filo di complicità, che non sempre è positiva, anzi, e che comprende quindi delusione, frustrazione, paura e tanto amor proprio. Una visione abbastanza inquietante. Già... direi non ho molta voglia di sposarmi.

14 commenti:

  1. Insomma, è un incubo in abito nuziale? :D
    Chissà se dopo Eyes Wide Shut qualcuno è riuscito a parlare di matrimonio in modo altrettanto degno ;)

    Moz-

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    1. Più o meno. Eyes wide shut devo guardarmelo perché l'ho visto troppo tempo fa e non lo ricordo per niente...

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  2. se già negli ultimi tempi c'era una calo di matrimoni, dopo questo film ci sarà il crollo totale :D

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    1. Esatto! Anche perché se pure batman si trova in difficoltà. ..

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  3. Per fortuna che non auspico al matrimonio nella mia vita... quindi andrò a vederlo per avvalorare la mia tesi. ;)

    Ispy 2.0

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    1. Io però Rosamund Pike me la sposerei.. è troppo bella diavolo!

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  4. Grande film, associabile da certe angolazioni ad Eyes Wide Shut.

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  5. Visto.... è la stessa cosa che ho detto al mio amico che era li con me e che ad Aprile si sposerà.

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    1. Molto intrigante e molto lungo. Peccato che non abbia visto la fine per colpa di mia madre che mi ha fatto uscire dalla sala a 30 minuti dai titoli di coda: si sentiva stanca e voleva andare a letto.
      Poi mi dicono di stare calma...

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  6. La scena dei crescendi musicali e di impatto è quella che penso io, vero?! Ti giuro, stavo male ancora a 40 minuti dalla fine. Ottimo film.

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    1. È quella! Non ci si può confondere. Mi è piaciuta tantissimo!

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