10/11/14

La sabbia di Interstellar

C'è la sabbia che avvolge un'umanità che rischia la fame, ci sono lo spazio e il tempo che si piegano oltre i limiti di quel che l'uomo riesca a capire, e poi ci sono un papà, un figlio, e soprattutto una figlia: Murph.

Papà, perché mi avete chiamato come una cosa brutta?
Non è vero.
La legge di Murphy... 
La legge di Murphy non significa che succederà una cosa brutta, ma che tutto quello che può accadere, accadrà.

Dire che Interstellar è un capolavoro è sbagliato, perché non lo è, così come è sbagliato dire che è una merda, che altrimenti io v'incendio l'auto dopo averci cagato sopra. E' un bel film però, un gran bel film, ma questo pare non bastare quando si parla di Christopher Nolan, forse perché ci si era abituati un gran bene con Memento, Inception, Il Cavaliere Oscuro... The Prestige. Sì, l'ho lasciato per ultimo perché lo adoro alla follia. Non sembra bastare poiché ci si diverte tanto a osannare o smerdare, e soprattutto perché si vive di aspettative che poi non si vogliono accettare quando deluse.
Io non sono deluso eh, chiariamo. E' che ce le avevo davvero altissime, e forse volevo un nuovo film da vedere e rivedere senza stancarmi mai, proprio come quel magnifico scontro tra prestigiatori, in cui convergono magia e scienza, del quale Nolan è l'illusionista supremo.

Interstellar però.
Se non lo avete visto di ragioni per farlo ce ne sono parecchie. Abbiamo un futuro pessimo da cui si parte, ambientazione inquietante che scuote le spalle allo spettatore dicendogli Stai attento, che questa Terra che calpesti con noncuranza non può sopportare la tua ingordigia per sempre. Contesto, motore del viaggio interstellare verso un nuovo mondo per sopravvivere, che si porta dietro primo tra tutti il problema del tempo. Il tempo scorre in maniera diversa quando viaggi a velocità prossime a quelle della luce, ed è ugualmente alterato da forze quali la gravità, e quindi capirete che vicino a un bel buco nero non può essere tutto rose e fiori.
Chi è nello spazio ci appare allora stabile, giacché si segue il suo punto di vista, mentre chi sta a casa, sulla Terra, invecchia molto, troppo rapidamente. Affetti che spariscono, figli che crescono, grandi cambiamenti che sono perduti a causa del tempo, in ogni senso. E poi ecco Hans Zimmer con la sua colonna sonora splendida, un insieme di organi che riempono il vuoto cosmico col loro soffio, come quello di un respiro umano, e a sfondo il ticchettio inesorabile a scandire il ritmo, il controllo sfuggente, il tempo più forte di tutto e tutti. Uau!

Per chi lo ha visto invece, lasciamo perdere ogni inutile preambolo e arriviamo al dunque.
Bello tutto, ok, certo. Ma quel buco nero, quella singolarità, quella cazzo di stanza a tesseratto, che poi è il tesseratto stesso... Ma che roba è?! Ma perché?! Ma sul serio?
Io sono rimasto a bocca aperta, giuro. In primis per la presenza visiva, che supportata dal mistero e dalla curiosità che s'aveva, nonché dall'ansia per la morte, m'ha dato una botta d'adrenalina non indifferente. E poi per il senso di tale apparizione. Si intuiva a inizio del film, soprattutto conoscendo i bei finali stronzi di Nolan, che quel fantasma della libreria sarebbe riapparso verso la fine. Ma in questo modo? Voglio dire... vi è piaciuto? No? L'avete trovato insensato?
Fermo restando che di insensato, o meglio stonato, in un film di fantascienza, c'è di sicuro qualcosa, che altrimenti si chiamava scienza e basta, io l'ho trovato coerente. Una coerenza che si spiega tanto a livello narrativo, come mero espediente per unificare il tutto conducendolo a un bel loop masturba cervelli, quanto a livello fantascientifico, tralasciando ovviamente il fattore Cooper che non si disintegra o stringa o Dio solo sa cosa a causa della gravità. 
Cooper doveva finirci lì dentro, in quella costruzione non aliena ma terrestre, di un'umanità del futuro conscia di come funzioni il tutto poiché in possesso di quei dati mancanti presi proprio all'interno della singolarità, molto tempo prima, da Cooper stesso. Un loop, tutto qui. Un cerchio perfetto che non ha inizio e nemmeno fine, chiuso per natura, o meglio logica, quella della legge di Murphy forse, in cui tutto ciò che può accadere, accade, come la stanza di una figlia confusa tra sabbia e polvere cosmica (accostamento visivo magnifico), delimitata da spazio, tempo, gravità, e amore.

Una trovata originale a mio avviso, inaspettata, degna d'un gran finale che avrebbe lasciato tutti soddisfatti. Avrebbe? Sì, perché pur mettendoci di mezzo le emozioni, gestite magnificamente, pur aggiungendo il solito amore che qui non stanca, e pur snobbando (finalmente) il classico bacio tra lui e lei che esplode a caso senza alcun senso solo perché è la fine della pellicola, c'è il problemino del... Cooper che si salva!
Come? Boh. Perché? Per avere l'incontro tanto agognato con la figlia Murph. E quindi? Quindi niente, occhi in su e vabbè.

E allora, per concludere dando un senso, ne vale la pena di vederlo?
Ma ch'è scherzate? Siete ancora qui a leggere? Andate in sala, bestie!


17 commenti:

  1. Con gli impegni lavorativi e domestici trovare tre ore per la sala è dura, ma spero di vederlo presto!

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  2. Caro Cervello Bacato, io domani tornerò a RIvederlo al cinema! :)

    Ti ho trovato abbastanza critico sul film, nonostante il fatto che tu l'abbia apprezzato molto. Per me questo film è un capolavoro, forse più di inception, poiché qui siamo andati non oltre la mente ma oltre l'universo così come noi lo conosciamo.

    Io non lo definirei un film prettamente fantascientifico, dopotutto buchi neri, wormhole, teoria di Einstein-Rosen sono tutte scienze e realtà astrofisiche esistenti, ed anche il multiuniverso e le stringhe non sono parte di fantascienza e basta... bensì plausibili teorie .

    Il buco nero di Nolan, per la cronaca, è la rappresentazione più fedele e dettagliata mai fatta di questi mostri galattici, che la comunità scientifica ha apprezzato moltissimo insieme ai wormhole.

    Quello che accade all'interno del buco nero, attraversando l'orizzonte degli eventi, non è così "assurdo" come può sembrare, sempre secondo il parere degli astrofisici che hanno visionato la pellicola e che hanno dovuto appoggiare il regista per aiutarlo nelle parti meno comprensibili di esso.

    Io ho apprezzato completamente la pellicola, poi, da amante dell'astronomia e dell'astrofisica, mi son immerso in tutto quello che da anni avrei voluto vedere.

    Le tre dimensioni sono solo quelle che conosciamo, e 5 sono quelle descritte da Nolan che ti hanno mandato nel pallone, ma potrebbero esserne ben 11 secondo dei calcoli degli ultimi anni. ;)

    Ispy 2.0

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    1. Ma infatti come rappresentazione lo sono, ma per quanto riguarda quel che accade, proprio no. Anvhe solo i tre pianeti dovrebbero essere molto più inospitali di così, che poi mi chiedo il senso di andare in un sistema solare con un buco nero al posto del sole, ma tant'è, serviva per il redso.
      Non so, mi è molto piaciuto, ma mi aspettavo più precisione. Inception lo reputo il suo lavoro migliore, e The prestige quello che a gusto mi piace di più :)

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    2. Parliamo di tre pianeti che appartengono ad un altro universo, e per una teoria dei mondi abitabili questi sono rari ma ci sono. Noi in questo film dobbiamo spingerci oltre, poiché molte teorie scientifiche in questa pellicola diventano fatti - come attraversare un wormhole o l'entrare in un buco nero senza essere distrutti, che oggi come oggi, appunto, rimangono teorie plausibili ma non certe.

      Il buco nero viene rappresentato oltre l'orizzonte degli eventi, che gli astrofisici hanno apprezzato non poco: dopotutto i buchi neri, dopo la scoperta di Hawking, sono diventati il più importante oggetto di studio della materia.

      Il sistema solare con un buco nero al posto del sole: il pianeta seguiva l'orbita del buco nero, ma un sole doveva pur esserci visto la luce del giorno ben visibile dal pianeta - comunque era indispensabile ai fini della trama.

      Inception, dal canto suo, è molto più assurdo come concetto, anche se molto più vicino a noi umanamente: si parla di sogni. Ma è più assurdo condividere un sogno o finire in un buco nero?

      Nolan è così, o lo si ama o li si odia... la mia fortuna è che sono un appassionato del mondo onirico e dell'astrofisica, e da qui ho apprezzato Inception e Interstellar, che stasera tornerò a rivedere al cinema. ;)

      Ispy 2.0

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    3. Tranquillo, io per ora lo amo :) Però The prestige è invincibile :P

      P.s Ecco sì, la luce c'era, magari era un sistema a due soli di cui uno schioppato.

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    4. AHAHAHHA! :)

      Ispy 2.0

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  3. Non ho potuto leggere tutto il post perché citi troppe cose e devo ancora vederlo^^

    Moz-

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  4. Me so letto tutto...... ma lo vado a vedere ugualmente, anzi ora mi hai quasi convinto che vale la pena (non sono un amante dei film solo perchè di tizio o caio... ) :p

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  5. Cacchio l'avevo scartato e ora mi hai incuriosito!!!!!!!!!

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    1. Vai vai, per forza! E spero tu non abbia letto il post fino alla fine...

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    1. MOlto bene :) Ti aspetto qui a parlarne così puoi leggere la seconda parte del post, quella tutta spoilerosa :D

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  7. Visto ieri solo perché il tipo che mi piace lo voleva vedere (motivazione di un certo livello proprio), comunque sicuramente la visione ha superato le mie basse aspettative, tuttavia non mi ha neanche pienamente convinta, non so spiegare ancora perché, ho bisogno di metabolizzare ulteriormente, in generale però il film mi ha angosciata parecchio e sono uscita dal cinema che mi sentivo "svuotata", non so spiegare meglio la sensazione XD

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    1. Eheh, sì non male come motivazione :)
      Già, lascia sensazioni strane, forse non riesce a convincere tutti pienamente. A me è successo ad esempio, ma avevo veramente delle aspettative interstellari quando sono entrato.

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