17/06/14

Quelli del palazzone

Inizio con un giugno 1999. Suona Mambo n. 5 di Lou Bega, compleanno di una nostra amichetta, una dolce e carissima ragazzina che fa parte dei Quelli del palazzone. Io avevo otto anni, la canzone mi piaceva da pazzi, e ricordo vagamente di quel compleanno nel mitico palazzone, dove abitavamo noi, dove ne abbiamo trascorse altre mille di quelle feste, dove ho passato tutta l'infanzia con i Quelli del palazzone.

Quelli del palazzone passavano i primi giorni dopo la scuola a giocare fino a sera inoltrata, quando il sole tramontava e il cielo era ancora rosa. Correvano in bici su e giù per gli scivoli per le macchine, con le mollette e un paio di carte dei pokemon attaccate ai raggi delle ruote per far finta che fossero moto rombanti. Giocavano a nascondino, Quelli del palazzone, sfruttando ogni stramaledetto buco dell'immenso casermone per nascondersi, mentre il povero disgraziato di turno contava a occhi chiusi sul lampione. Magari questo riusciva pure a trovarli tutti eh, ma poi l'ultimo stronzetto di turno faceva ''Un due trè libera tutti!'' e si doveva contare dall'inizio.

Quelli del palazzone non facevano giochi d'acqua, ma combattevano vere e proprie guerre nucleari con super liquidator, canne dell'acqua, secchi e gavettoni che la maggior parte delle volte esplodevano in mano ancor prima di lanciarli tanto erano gonfi. Quelli del palazzone, sempre verso sera, s'improvvisavano cacciatori e partivano a catturare maggiolini, quegli insetti simili a mosconi o api che volavano nel parco di fronte casa e sembravano goderci pure loro nel farsi prendere. Si sfidavano a tedesca poi, sulle porte troppo grandi per dei bambini, col portiere che rimaneva lì un'eternità prima di riuscire a parare qualcosa, e facevano ''moto cross'' con le bici, nella cava dove anni dopo sarebbero nati i campi da basket e pallavolo. D'inverno ci si nascondevano pure lì dentro, tirando palle di neve alle macchine in strada, scappando quando qualcuno si fermava e scendeva per urlargli dietro.

Scoprivano l'evoluzione dei videogiochi i Quelli del palazzone, da un Sega Mega Drive a uno Snes tarocco, allo Snes vero e proprio alla Playstation, con quella demo di Tekken 3 che aveva due personaggi in croce con cui si passavano i pomeriggi a scazzotarsi, guardando i video dei protagonisti iper muscolosi e dicendo ''Da grande anch'io diventerò muscoloso come quello!''. E si scambiavano le carte dei Pokemon, giocavano coi pupazzetti dei Pokemon, e poi con quelli di Dragonball, e con le moto, e con le Mini 4WD, con qualcuno che convinceva qualcun'altro che il tubetto del grasso poteva essere usato anche come dentifricio, mentre dall'altro lato un Quello del palazzone scambiava un Charizard 120pv per un Caterpie 40pv grazie a chissà quali giochetti mentali Jedi.

Quelli del palazzone si rincorrevano con Ciapaciapa e Rialzo, tiravano pallonate prendendosi i richiami da chi stava negli appartamenti perché non si doveva far casino, pestavano mostri invisibili nei giardinetti, scappavano dal Babau cercandolo nel cesso o in qualche armadio. Si sfidavano con gli skateboard nelle discese, e coi pattini e pure con i monopattini (la moda cambia, si sa), poi baciavano le belle ragazze alla tv prendendo la scossa, registravano la propria voce in cassetta e la riascoltavano, cercavano i calendari con le donnine nude nei garage degli altri, festeggiavano ancora i compleanni, litigavano e poi facevano pace. Pian piano, Quelli del palazzone crescevano.

Ad alcuni di crescere capitava prima, tutto all'improvviso, mentre ad altri invece, la vita riservava la fortuna di restare senza pensieri per molto più tempo. Qualcuno poi andava via, qualcun altro di nuovo arrivava, qualcuno tutt'oggi è ancora lì, tra il parco e il piazzale, vicino al Montecio, la collinetta boscosa a cui ogni anno si dedica una sagra proprio di fronte a i Quelli del palazzone. Con le musiche da ballo (roba da vecchiii), coi canti dei bambini, con i tavoli sotto agli alberi e il profumo d'estate che sta arrivando.

A settembre poi, Quelli del palazzone guardavano i fuochi d'artificio dall'alto, lo spettacolo che segnava la fine dell'estate, ogni estate. E poi ricominciavano scuola ancora una volta, di anno in anno, con nuove amicizie, nuove canzoni, nuovi sogni, finché non passava il tempo e si cresceva, e i giorni spensierati e felici dell'infanzia andavano via senza nemmeno accorgersene.
Di tutto questo allora restano i ricordi, e immutabile e immenso sempre lui: il palazzone. E chissà, per questo, quanti altri ne verrano di Quelli del palazzone.

34 commenti:

  1. Che dolcezza..
    Tenero Ricciolo!

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  2. Bellissimo. Sono i ricordi più belli questi e tutti dovrebbero avere un'infanzia del genere.

    Però 8 anni nel 1999? Piccolino <3

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    1. Ho avuto un gran culo ad avere un'infanzia così, anche perché eravamo parecchi bambini ad abitare lì.
      1991, la prossima volta cercherò di nascere prima ;)

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    2. Ahahahahaha! No, no va benissimo. Ero io che ti facevo più grande (per come scrivi!).

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  3. In un certo senso ho vissuto un'esperienza simile, avendo vissuto in un palazzo per tutta la mia infanzia e anche per qualche anno della mia adolescenza, anche se negli ultimi tempi non era più la stessa cosa: durante gli anni delle medie abbiamo progressivamente smesso di frequentarci... Però quei giorni di gioco in giardino da piccola sono davvero uno dei miei ricordi più belli. Felicità pura, data proprio dall'assenza di pensieri e problemi.

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    1. Idem, pian piano ci si è allontanati, ho pure cambiato casa, non chissà che distante ma ecco, si fanno nuove amicizie. È bello avere bei ricordi :)

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  4. Generazione diversi, ma in fondo uguali.
    Io invece dei Pokemon avevo Holly e Benji, Ken ed i Cavalieri Dello Zodiaco ed altri giochi un po' più stantii come un,due,tre stella, strega comanda colore ecc.ecc. ma le emozioni erano più o meno le stesse.
    Gran bel post. ;-)

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    1. Oh beh, anche da noi Holly e Benji, sono io che l'ho sempre cagato poco non amando il calcio. E ken lo guardavo prima di andare all'asilo uoachoaaaah!!!!
      Grazie Pirkaf;)

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  5. Come dico sempre, anche se siamo di epoche differenti, le sensazioni e il vissuto dell'infanzia sono pressoché gli stessi per tutti.
    Ok, magari alcuni non hanno avuto i videogames, ma c'era dell'altro.
    Grandissimo post, che mi farà tardare il mio di un paio di mesi che sennò pare brutto :p

    Moz-

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    1. Ahah Moz, pare che sei stato bimbo nel 1800 con sto"epoche differenti" xD Comunque si, i bambini son sempre bambini, per fortuna.
      Come preferisci, io comunque ti denunzierò per plagio ;)

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    2. Moz se ti denunzia ;-) per plagio fammelo sapere che io denunzio lui. ;-)
      OH sono più vecchia e i post di questo tipo li ho scritti prima. :-P

      Vantaggi dell'età!

      Ora a vado, la cariatide qui presente deve fare il sonnellino pomeridiano.

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  6. e' che mi hai fatto venire una certa malinconia....
    non lo so perchè. sarà il tempo nuvoloso. sarà che ho freddo. bho.
    però la malinconia per quei tempi lì c'è tutta :)

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    1. Più che altro ci accorge che il tempo passa... e non ci si gode mai il momento.

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  7. ...ma...ma...ci sono anche io nella foto! Ma come diavolo è possibile??? O.o

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    1. Ma infatti io mi chiedevo... ma che sia l'Anna quella?!?! Ma noo, impossibile... E inveeeece. Si vede conoscevi la Nicole :) La foto me l'ha passata lei.

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    2. Si cavolo!! Eravamo insieme all'asilo a S.Tomio! Oddio è assurdo...e comunque non mi smentivo mai, ero incazzosa anche in questa foto! ;D

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  8. Bellissimi ricordi, il settembre è sempre stato il Gennaio di noi ex studenti no?

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  9. Mi sono un po' commossa.

    E' bello avere questi ricordi (anche se io sono un tantino più vecchia di te) ed è per questo che l'estate per me è speciale.

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    1. L'estate è sempre piena di bei ricordi per tutti mi sa, così come l'infanzia :)

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  10. Ti sei dimenticato che una volta quel charizard 120pv l'ho ritrovato in una bustina dove, andandola a comprare, ripetevo "ti pensi se in una bustina ritrovo chaizard?" xD bel racconto! E le avventure con crash bandicot?? CTR fino alle 22, orario da uomini maturi a quell'età.. E chi correva sotto il palcoscenico della festa del montecio! Senza pensieri, giochi.. Sono convinto che non c'è animo più nobile di quello di un bambino..

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    1. No amico, non ho dimenticato quella tua botta di culo, ma la mia invidia mi ha impedito di scriverne :P
      Hai ragionissima, puri e splendidi!

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  11. Avevo 23 anni nel 1999 -.-

    A parte questo, mi hai scatenato un sacco di ricordi...

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  12. Rimpiango di essere cresciuta in un condominio in cui, a parte me e mia sorella, le persone più giovani erano i miei genitori.
    Sono capitata sul tuo blog per caso, da quello di patalice. Bellissimo questo post, mi ha emozionata. Divento ufficialmente tua follower!

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    1. Ciao Chiara, benvenuta allora :)
      E' un peccato non avessi tanti marmocchietti nel tuo palazzone, perché per quanto brutti siano i palazzoni diventano uno splendido posto per giocare quando sei bambino :D

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