27/11/13

Sogno un futuro con un sogno.

''Secondo te, perché alla nostra età siamo ancora qui, e non via, da qualche altra parte, a fare quel che sognavamo da piccoli?''
''Perché quel che sognavamo da piccoli è troppo difficile da realizzare.''
''Dici? Ma non dicevano che Nulla è impossibile se davvero lo si vuole? Naaa... io credo che le potenzialità ci siano tutte, sono proprio i sogni che mancano. Non ne abbiamo di voglia di impegnarci, perché in fondo non lo desideriamo davvero quel qualcosa.''
''Stai dicendo che...''
''Sì, siamo senza sogni.''

Spesso mi guardo intorno e vedo una marea di giovani, dai 18 ai 30 anni (pure voi  siete giovini, non vi preoccupate), perfettamente coscienti di quello che vogliono dalla vita, ma col ''solo '' problema di non sapere come raggiungerlo. Questi personaggi sono perciò arresi, sconfitti, schiacciati al pavimento da 8 o più ore di fabbrica o da un lavoro che fa loro cacare e che li tiene nell'attesa, a lanciare fuori dalla finestra quella fottuta bussola che pare essersi rotta proprio ora che ce n'era bisogno. Lottano con tutte le forze, studiano e si fanno il coolo, tentano di mettere via due soldi di merda tra un impiego pagato in nero e uno con continui contratti che scadono e si rinnovano con la rapidità di uno starnuto, sperando nell'opportunità che quel ''come raggiungere il sogno'' arrivi.

Forse è questa che ci serve?
Spesso mi guardo intorno e vedo però anche un altro tipo di giovani. E sì, pure qui ci stanno i 30enni, siete giovani pure in questo caso non vi preoccupate sù! A differenza dei primi però, pur essendo in una situazione del tutto simile, questi non è che non conoscano il modo per  afferrarli, quei sogni, è che proprio non capiscono quali cazzo siano!
Io rientro, chi l'avrebbe mai detto, nella seconda categoria, quella dei ragazzi perduti che non hanno la più pallida idea di dove siano e di dove vogliano andare, e confrontandomi con alcuni amici mi sono accorto che pure loro, in realtà, non sanno bene che cosa vogliono dal futuro. Magari intraprendono una strada di studi, gettano le basi per avere qualcosa che gli pari il culo nel momento in cui dovesse arrivare una tempesta di canguri ingrifati che se li vogliono bombare a pecorella (questa credo sia una delle migliori similitudini mai fatte), ma nonostante questo non hanno per nulla le idee chiare, perché privi di un sogno, una passione da realizzare. Il tapparsi il culo per l'eventualità di un clima caratterizzato da marsupiali arrapati che piovono dal cielo e ti si vogliono fare insomma, non è considerabile come aspirazione di vita, ma solo come ripiego in caso la statica situazione attuale dovesse decidere pure lei di andare a donnine felici.

Impossibile, dirà qualcuno di voi, tutti hanno un sogno nel cassetto, tutti hanno uno scopo da raggiungere nella vita. Beh, io dico che non è cosi, e credo anzi che qui ci abbiamo cresciuto con l'idea che avere sogni sia la via migliore (se non unica) per evadere dal nostro guscio e diventare finalmente adulti, realizzati, indipendenti e magari pure felici, soltanto si sono scordati di avvertirci di dover scegliere con attenzione cosa sognare.
Consentitemi una precisazione, posso? Ma certo, 'sto posto è mio! E' vero, un sogno piccolo o grande, volendo, ce l'hanno tutti. Il problema è che a realizzarli, i sogni, non te lo insegna davvero nessuno. Chi ha piccoli desideri, piccoli nel senso di molto vicini alla realtà fisica e lavorativa in cui si trova a vivere, può farcela, diciamocelo. Chi ne ha di piu grandi invece, sogni magari ritenuti stupidi proprio per l'esagerata dimensione di culo che si deve possedere (perché qui mica te lo dicono che il culo in questa storia c'entra eccome), non solo si ritrova deluso e spaesato, vuoi per le reali opportunità a sua disposizione vuoi per l'eterna crociata di ''lascia stare, le tue sò cazzate pensa a un lavoro serio'' portata avanti da chi gli sta attorno, ma finisce col ritenersi stupido da solo, e a ben vedere, aggiungerei io.

Perché non venitemi a dire che diventare imprenditore di una grande azienda è qualcosa che se ci credi ce la fai, o che fare lo scrittore e viverci delle parole che scrivi, se davvero hai talento, è possibile, e un bel giorno cacerai bigliettoni da 500 come la Rowling.
Spesso questi sono son scambiati per sogni.
Certi desideri, certe speranze di vita, sono troppo enormi e troppo difficili perchè una persona normale ce la possa fare. E badate bene, non è un insulto essere normali, o mediocri, è solo la realtà dei fatti. Se non credete a ciò che dico allora spiegatemi perché non state vivendo il vostro più grande sogno in questo momento! Beh, ve lo dico io: perché siete mediocri, incapaci poichè non abbastanza all'altezza dei vostri desideri, e non per ultima (perché questa è una costante che chi l'ha avuta non l'ammette di certo), non avete a disposizione un'abbondante dose di culo, che quella purtroppo fa metà del lavoro, assieme ai soldi, chiaro, ma non fatemi tirar fuori pure sta cosa.
Il punto è che sognare in grande, nel contesto e nella realtà in cui ci troviamo, non ha senso. I grandi sogni sono irrealizzabili e stupidi, tant'è che noi stessi, quando ci chiedono di raccontare il sogno nel cassetto, ci sentiamo coglioni a dire ''vorrei fare l'astronauta, o il cantante, o il conduttore televisivo'' (sparo questi esempi perché archetipi dell'idea di sogno in grande), e rispondiamo con un ''avere una casa mia, estinguere il mutuo, fare una famiglia, magari riuscire a viaggiare ogni tanto, un televisore più grande, un impiego fisso così posso morire in pace e senza rotture di minchia continue''. Accendiamo insomma la modalità ''ridimensiona le tue aspirazioni, coglione!''. 

I grandi sogni noi non li abbiamo più, ce ne siamo privati da soli, e non sappiamo dove sbattere la testa. Quelli piccoli invece, non poi così lontani da ciò che siamo, sono tutto un altro paio di maniche. Non li si perde di vista, li si ha proprio lì ad un tiro di schioppo, ma tavolta nemmeno loro arrivano, o quando lo fanno, infine, non ti danno quanto ti aspetteresti, non ripagano tutta la speranza che avevi investito.
La scelta finale dunque è: resto subito a bocca asciutta, non capendo un cazzo di quel che voglio nella mia vita e lasciando che la vita scelga per me, o sogno più in piccolo, scelgo l'alternativa di serie B o C, magari riusciendoci, magari no, ma con l'alta probabilità di ritrovarmi sempre con la bocca asciutta ma un pochino meno di prima, magari addirittura felice, perché inaspettatamente mi realizzo?
Io, in tutto questo, non so che fare, e sogno un futuro con un sogno, non per forza di seria A, e nemmeno di serie B. Basta sia uno, basta averlo.

Mi rivolgo a voi più giovincelli: ce l'avete voi un sogno da seguire, o siete persi e un po' spaesati, in dubbio su cosa fare del vostro futuro?
A voi invece che siete un po' piu grandicelli chiedo: siete contenti e soddisfatti della strada che avete preso? Avete avuto sogni, momenti di confusione, avete scelto la strada che volevate percorrere? O magari, perché no, state ancora sognando, o ancora cercando?

16 commenti:

  1. Per i sogni grandi a volte necessitano qualità innate che purtroppo non si hanno o sono troppo faticose da acquisire, in poche parole siamo mediocri e aspiriamo a qualcosa di super . Io credo di essere fortunata perché sto arrivando dove voglio, a volte è difficile essere costanti, ma dalla mia ho sempre puntato a qualcosa che era nella mia natura. E certo: mi piacerebbe anche saper correre la maratona, ma so che ho seri problemi a correre per più di 6 minuti, quindi magari non sono un fenomeno di resistenza e me ne faccio una ragione, magari impegnandomi migliorerò, ma escludo a priori di raggiungere l'eccellenza...
    Forse il senso è fare sogni affini alle proprie capacità e migliorare passo per passo con tanto impegno... Tanti piccoli passi fanno un sogno grande.

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    1. Probabile tu abbia ragione, e dato che ce la stai facendo ti auguro tantissssima fortuna cara Clyo :) Purtroppo per certi sogni è vero, servono talenti che o si hanno o non si hanno.

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  2. Io me la lavoro da quando ho 19 anni.Da un po' prima ho smesso di in seguire i sogni,per dedicarmi ad un approccio più zen.Ora ho un'impresa,dei dipendenti e i soldi per fare ciò che mi piace (Bere,fumare,mangiare,leggere, quando posso e voglio viaggiare).E senza aver mai desiderato nient'altro di quello che potevo permettermi dall'oggi al domani.

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  3. sai cosa c'è Cervellino Bacatino?
    che a tutti, giovani più o meno tali, manca la dedizione, la pazienza di far crescere un sogno.
    io sono un fulgido esempio, sono una che vuole tutto e subito...
    ma i sogni hanno bisogno di spazio, di terreno fertile, di passione e di serenità totale, per poter divenatre cose vere e proprie...
    oggi desidero, domani vorrei già ottenere...
    cercando spazio per non essere più [totalmente] così mi sto dando davvero un gran da fare...
    e speriamo di poter essere esempio di un sogno fatto e realizzato

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    1. Eh, pure io vorrei tutto subito. A volte mi chiedo però se manca dedizione e pazienza perché non è davvero quello il sogno e non ci si crede abbastanza o semplicemente per una questione di carattere personale, magari a causa di una sorta di "pigrizia". Mmmah

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  4. Cervy, come mai questo post così disilluso?
    Innanzitutto evita le battute sui trentenni perché siamo vivi e scalcianti, nonostante ci siamo trovati inculati con 4 dita da questa situazione di merda.
    Ma io, che sono anche giovincello, ti dico: sognare in grande? Perché no, ma restando coi piedi per terra. I sogni fanno sempre bene, e magaci ti ci puoi avvicinare.
    I sogni comunque devono essere fatti su misura per il mo(n)do in cui vivi.
    Ciao, babysquillo!^^

    Moz-

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    1. Sognare in grande ma restando coi piedi per terra. Non ouoi darmi del disilluso uscendo poi fuori con questo ossimoro! :P
      Sono d'accordo invece sul fatto che debbano essere fatti su misura. Eee... Le battute sui trentenni, sai, pensavo proprio a te xD

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  5. Sai cosa? E' tutto un circolo: se vuoi studiare, ci vuole anche del lavoro, perchè sennò come li paghi gli studi? Vendi il culo?
    Se vuoi lavoro devi anche studiare. E ri siamo lì.
    "I soldi non fanno la felicità". Ma col cazzo! Dimmi dove vai senza, come vivi, come mangi.
    Finite le superiori ero indecisa su un sacco di facoltà. Filosofia, lingue, psicologia. Lasciai perdere perchè non volevo far spendere soldi inutilmente ai miei, perchè no, non navigo nell'oro. Abbiamo quel poco che ci consente di vivere dignitosamente e i miei non mi hanno mai fatto mancare nulla.
    Troverò lavoro, dicevo. E iniziò la crisi. E in crisi ci andai anch'io. Perchè non trovavo nulla da potersi definire lavoro effettivo. E anche oggi, non trovando nulla perchè la maggior parte degli offerenti vuole gente con esperienza, con l'hccp (e quello lo paghi fior fiori di soldi), inglese perfettissimo, e non so da che parte rifarmi. La gente pensa che mi sia adagiata sugli allori, ma non sa quanto rimugino dentro. Quanto, a volte, mi sento inutile.
    Sogni? No, ormai non ne ho più. Non saprei che rispondere al riguardo. Ti pare una società in grado di realizzare sogni? La società contemporanea mi ha destabilizzato talmente tanto che non ho più un obiettivo. E c'è chi ci nasce e lo porta avanti con determinazione. E non mi resta che invidiarli. E incrociare le dita per me e per chi è nel caos come me.
    Saluti, Chiappe d'Oro.
    AHAHAHAHA. NO.

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    1. Misa, siamo nella stessa barca pare, più o meno. Incrociamo le dita sì, e speriamo che c'arrivi na bella botta de chiappe d'oro! ;)

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  6. Secondo me non ci sono sogni "piccoli" o "grandi". Io penso che ognuno desideri qualcosa più di qualcos'altro, e che cerchi di impegnarsi per ottenerlo. Magari per qualcuno è avere una famiglia, per un altro diventare un calciatore di serie A. Non si può quantificare il valore di un sogno.

    Io ho un lavoro che mi piace, non è quello che avrei immaginato, ma mi da soddisfazione e mi permette di realizzare i miei desideri (che sono piccoli, ma per me importanti). Fino a qualche anno fa ero la "poverina che non ha trovato il lavoro per cui ha studiato", adesso sono "beata te che un lavoro ce l'hai".

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    1. Beh si può dire che ti sia andata abbastanza bene allora! A questo punto spero di trovare il desiderio giusto, che quel "beata te che un lavoro ce l'hai" non è il massimo della positività.. Che bella situazione che stiamo vivendo eh? XD

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  7. Sono la Marty, per farti capire, e mi firmerò sempre con Ma, ricordalo.
    Dopo questa breve introduzione posso darti come vivo io questi miei fottuti 24anni.
    Volevo fare neuropsichiatria o psichiatria in generale ma era a numero chiuso ed essendo nata di Venerdì 17 secondo te potevo rientrarvi?
    Ho optato per Economia perché amo stare al centro dell'attenzione, per diventare magari un manager brillante. E cosa sono finita a fare? L'impiegata sotto pagata presso uno studio commerciale. -.-
    Non ci vado perché ho finito di studiare, ma perché da 5 anni mi mantengo agli studi. Lavoro e studio per cosa poi? Per una laurea che non terranno di conto perché non sono abbastanza figa o abbastanza raccomandata? Esatto.
    Ma non dispero, continuo a lottare.
    Sono sicura che se ci è stato permesso di nascere è perché uno scopo lo avevamo, nel bene o nel male che sia.
    Ti abbraccio.

    Ma. ❤

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    1. Ciaooo Ma :) Grazie di aver condiviso col bacato un po' di te ;) Vedi, hai fatto la domanda che mi pongo anch'io: lavoro e studio, ma poi? Cosa ci sarà? Cosa voglio soprattutto? Ahhh che età e momenti strani i nostri. Abbbracccioneee

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